Confini oscuri

49.

Samantha esce dalla casa del signore, l'oscurità ormai completa mentre si incammina lungo il sentiero che la condurrà alla casa in cui ha vissuto con gli altri, i suoi passi sono rapidi, quasi furiosi, mentre rimugina su quanto appena accaduto.
Ha orchestrato tutto alla perfezione, gli altri sono ormai fuori gioco, rinchiusi e drogati, ora è solo questione di tempo prima che possa attraversare il portale e tornare nel mondo reale, lasciandosi tutto questo incubo alle spalle.

Il silenzio del bosco la avvolge, ma Samantha non si lascia intimorire, sa esattamente dove andare. La casa è a pochi minuti di distanza e, una volta lì, sarà libera.

Arrivata davanti alla porta della vecchia casa, il cuore le batte forte. Il portale deve essere ancora lì, pronto ad aprirsi. Si spinge dentro, decisa a non perdere altro tempo, ma non appena entra nel salotto, si ferma bruscamente.

Victor e Daciana sono lì, seduti, i loro volti duri e decisi. Non sembrano sorpresi nel vederla.

«Pensavi davvero che saresti riuscita a farla franca, Samantha?» chiede Daciana, con uno sguardo gelido.

Samantha rimane immobile per un attimo, incredula. «Come... come avete fatto a tornare qui?» sussurra, stringendo i pugni.

Victor si alza lentamente. «Abbiamo i nostri metodi. Non ci sottovalutare.»

Il suo viso si contorce in una smorfia di disgusto. «Ma certo... due rumeni che pensano di essere più furbi degli altri. Pensavate davvero di fermarmi?»

Daciana fa un passo avanti, furiosa. «E cosa c'entra essere rumeni? Questa è la tua scusa per lasciarci indietro?»

«Esatto! Io odio i rumeni, mi fate tutti schifo. Rubate, fate crimini e siete come bestie perché in Romania vi insegnano a comportarvi da selvaggi» grida con il viso rosso di rabbia. «Non ho intenzione di farmi fregare da voi due. Non permetterò a voi di tornare in Romania, io sarò l'unica a tornare nel mondo reale, e voi resterete qui! Perché dovrei dividere la mia vita con due sporchi rumeni?»

Victor la fissa con occhi fiammeggianti, ma mantiene la calma. «Samantha, sei completamente fuori controllo.»

«No, Victor, sono realista!» risponde Samantha con voce acida. «Voi due siete sempre stati un problema, come tutti i rumeni nella mia vita. Adesso vi sbatterò fuori dalla mia vita per sempre.»

Con uno scatto improvviso, Samantha si dirige verso il portale, che emana una debole luce al centro della stanza. Sta per attivarlo, ma Victor e Daciana agiscono all'unisono. Victor la blocca, afferrandole il braccio con forza, mentre Daciana si frappone tra lei e il portale.

«Non lo farai,» dice Daciana con voce ferma.

Samantha, furiosa, cerca di liberarsi. «Non potete fermarmi! Non ho intenzione di restare qui con voi due!»

«Non è giusto che a salvarti sia solo tu, e soprattutto non noi per la nostra nazionalità» dice Victor, stringendole il braccio con ancora più forza. «Perché c'è l'hai tanto con noi rumeni? Che ti hanno fatto i miei connazionali?»

«Lasciatemi sporchi rumeni !» urla Samantha, cercando disperatamente di raggiungere il portale. «Non potete impedirmi di tornare a casa»

Daciana, con uno sguardo determinato, si avvicina di più. «E tu non puoi impedirlo a noi!»

Samantha, vedendo ogni speranza sfumare, scoppia in una risata isterica. «Vi odio entrambi. Non voglio avervi intorno. Voi non meritate di tornare, io sì!»

«Non ci lascerai qui» dice Victor, la voce ferma ma con un tono di preoccupazione crescente. «Non puoi pensare di fuggire da sola.»

«E non puoi credere che noi due resteremo indietro per il tuo egoismo!» aggiunge Daciana, il volto teso.

Samantha, presa dalla frustrazione, si spinge indietro, cercando di guadagnare spazio per scappare. «Non ho bisogno di voi, non ho bisogno di nessuno!»

Nel mentre, un improvviso tremolio attraversa il pavimento, le luci del portale iniziano a pulsare, creando un'atmosfera di confusione. Victor e Daciana, spinti dalla loro stessa determinazione, si avvicinano ulteriormente a Samantha, ma è troppo tardi, il portale emette un forte rumore e si espande.