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Tornati a casa, i ragazzi chiedono subito a Daciana e Anastasia se vogliono unirsi a loro.

«Va benissimo, ma prima dovrei andare al bagno. Il problema è che in questa casa non l'ho trovato. Non mi rimane che andare fuori,» dice Daciana.

«Che schifo, come un cane!» critica Samantha, guardandola con disgusto.

«Beh, non ha tutti i torti, io prima sono andato fuori,» interviene Alessandro.

«Sì, ma come fa senza carta igienica? Dai, è assurdo!» ride Samantha, cercando di mascherare il suo disagio.

«Immagino che tu l'abbia già scoperto, giusto?» risponde Daciana con un mezzo sorriso, mentre Samantha rimane zitta, evitando il suo sguardo.

«Va bene, comunque vado. Aspettatemi qui,» dice Daciana, uscendo dalla casa per cercare un posto dove fare i suoi bisogni.

Appena fuori, nota il cielo grigio e minaccioso, come se stesse per piovere. Il vento agita le foglie degli alberi e, con ogni passo, la casa sembra allontanarsi sempre di più. La paura la assale, specialmente all'idea di incontrare di nuovo la figura inquietante del fienile. Il cuore le batte forte e ogni rumore sembra amplificato. Con lo stomaco stretto dall'ansia, si dirige verso un angolo appartato e si accovaccia, ma la paura le fa impiegare più tempo del dovuto. Quando finalmente si rialza, corre verso la casa senza voltarsi, con i brividi che la percorrono tutta.

Si avvicina alla porta con il cuore che batte all'impazzata e il fiatone. «Okay ragazzi, ho fatto. Possiamo andare. Prendo solo un bicchiere d'acqua.»

Dopo aver bevuto, escono e si avviano verso il villaggio, nonostante l'inquietudine che aleggia nell'aria.

Mentre camminano lungo il sentiero deserto e abbandonato, sentono un rumore provenire dagli alberi. Si fermano, con i brividi che scorrono nelle vene. A un certo punto, sentono una voce avvicinarsi sempre di più; la cosa li terrorizza, e non sanno chi aspettarsi, ma poi notano la vecchia signora che avevano visto in precedenza.

«Di nuovo voi? Cosa cercate?» chiede lei.

Aiko, facendo un grande sforzo, risponde con voce tremolante: «Abbiamo molta fame e cerchiamo del cibo. Sa come aiutarci?»

«Beh, vedete quella casa laggiù?» indica col dito un edificio in lontananza. «Lì c'è qualcuno che potrebbe aiutarvi, ma non ama molto gli estranei. Se volete rischiare, potete provare.»

L'anziana si allontana subito, e loro la seguono con lo sguardo finché non scompare tra i boschi, come se avesse paura della loro presenza.

«Ragazzi, cosa facciamo? Seguiamo il consiglio di questa svitata?» chiede Kofi.

«Beh, direi di sì,» risponde Daciana, guardando tutti con disagio e osservando la casa in lontananza.

«Non stiamo qui a farci troppe domande, ragazzi. Andiamo e basta. Ormai dobbiamo rischiare un po'.»

Il resto del gruppo annuisce, pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo, anche se i loro occhi sono pieni di paura. Chissà cosa li aspetta e chi è la persona che abita in quella casa, ma una cosa è certa: non sarà una passeggiata. Questo posto è un mistero, e tutto qui sembra portare presagi oscuri. Non resta che svelare ogni dubbio e affrontare ogni difficoltà in gruppo, affinché si riesca ad uscire da qui il più presto possibile.

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