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Alessandro si unisce all'accusa, puntando un dito contro Victor. «È sempre così con te, ci sono sempre problemi quando sei di mezzo. Forse è meglio se te ne vai, non abbiamo bisogno di gente che crea incidenti di proposito.»

Victor, esasperato, sbatte un pugno contro un tronco vicino, lasciando uscire tutta la sua frustrazione. «Siete tutti impazziti? È stata una maledetta coincidenza! Non mi metterei mai a fare una cosa simile di proposito, soprattutto con delle trappole del genere!»

Daciana si mette tra Victor e il resto del gruppo, difendendolo apertamente. «Non è colpa sua! Victor stava solo cercando di aiutarci, e nessuno ha costretto Gennaro ad avvicinarsi tanto! Smettetela di incolparlo per ogni cosa che va storta!»

Aiko annuisce, sostenendo Daciana. «Esatto, ragazzi, questa è stata solo una sfortunata coincidenza. Non possiamo continuare a saltare a conclusioni senza motivo, soprattutto in una situazione come questa.»

Samantha incrocia le braccia, il viso contratto dalla rabbia. «Non mi interessa se è stato un incidente, Victor è un problema per questo gruppo, e non è la prima volta che succede qualcosa quando c'è lui in mezzo. Dobbiamo prendere una decisione, è troppo pericoloso tenerlo qui con noi.»

La discussione si fa più animata, con Alessandro che insiste: «Dobbiamo cacciarlo, è una questione di sicurezza. Non possiamo continuare così.»

Victor si volta verso di loro, la voce carica di rancore e sfida. «Se davvero pensate che io sia un pericolo, allora siete più stupidi di quanto pensassi. Non mi allontanerò solo perché qualcuno ha bisogno di un capro espiatorio per sentirsi meglio.»

Samantha si avvicina, il volto distorto dal disprezzo. «Non è questione di capro espiatorio, Victor. È questione di fiducia, e tu l'hai persa.»

Victor si allontana dal gruppo, frustrato e amareggiato, seguito da Daciana e Aiko che cercano di consolarlo. I tre si siedono vicino a un vecchio capanno, lontano dagli sguardi ostili degli altri. Daciana cerca di convincere Victor a non prendere le accuse troppo sul personale, ma lui è visibilmente provato.

«Non so quanto ancora posso resistere qui, Daciana,» ammette Victor, con lo sguardo perso nel vuoto. «Non sono io il problema, ma questi pregiudizi... è come se fossi un estraneo anche qui, con tutti voi.»

Daciana lo guarda con preoccupazione, ma anche con una determinazione che non vuole lasciare trasparire. «Noi siamo con te, Victor. Lo sai, vero? Non sei solo.»

Nel frattempo, dall'altra parte del campo, il resto del gruppo discute animatamente, diviso tra chi vorrebbe dare un'altra possibilità a Victor e chi è deciso a cacciarlo via. Samantha è la più intransigente, spingendo per una decisione drastica.

«Non possiamo più permetterci di essere clementi,» insiste Samantha, rivolta agli altri. «Se succede ancora qualcosa, la prossima volta potrebbe andare peggio.»

Alessandro, pur condividendo i sospetti di Samantha, è meno convinto. «Forse dovremmo solo essere più cauti e tenerlo sotto controllo, ma buttarlo fuori... non so se è la soluzione.»

La discussione è interrotta da un rumore improvviso proveniente dal bosco. Un fruscio, seguito da un gemito lontano che risuona nell'oscurità.
«Cos'è stato?» chiede Kofi, cercando di guardare oltre gli alberi, ma l'oscurità è impenetrabile.

Samantha si irrigidisce, cercando di scorgere qualcosa tra le ombre. «Qualcuno è là fuori,» sussurra, con un tono di voce che non nasconde il nervosismo.

Alessandro prende una torcia e si avvicina cautamente al limite del bosco, seguito da Anastasia. Quando illuminano l'area, vedono qualcosa di sconvolgente: un animale morto, una volpe intrappolata in una delle trappole che avevano costruito, ma qualcosa non quadra. Le ferite sull'animale sembrano troppo profonde, quasi innaturali, come se qualcosa di più feroce e aggressivo l'avesse attaccata dopo che era rimasta imprigionata.

«Non può essere stata solo la trappola,» mormora Alessandro, visibilmente turbato. «Qualcosa... o qualcuno l'ha finita.»

La paura si diffonde rapidamente, insinuandosi nelle menti dei ragazzi. L'idea che ci sia qualcosa di sconosciuto e pericoloso che si aggira attorno a loro li colpisce con forza.

Tornano al campo, cercando di mantenere la calma, ma l'incertezza cresce.

Victor, Daciana e Aiko si uniscono al resto del gruppo e subito percepiscono il cambiamento nell'aria. Samantha, con un sorriso teso, non perde occasione per rilanciare le accuse.

«Ecco il risultato delle vostre trappole,» dice, puntando il dito verso Victor. «E se la prossima volta non fosse un animale, ma uno di noi?»

Victor si alza in piedi, stanco delle continue provocazioni. «Non è la trappola il problema. Siamo noi. Questo posto sta tirando fuori il peggio di tutti.»

Il gruppo resta in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri.

La notte cala, portando con sé un silenzio opprimente.

Confini oscuri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora