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«È lui, il signore della casa. Con il viso inespressivo e gli occhi vuoti, si avvicina a Samantha con una lentezza inquietante. "Samantha..." la voce del signore della casa è bassa, quasi un sibilo. "Il tempo sta per scadere. Siete tutti in trappola, e solo uno potrà trovare la via d'uscita. La pergamena... è la chiave. Ma non tutti ne sono degni."

Un sorriso inquietante si dipinge sul suo volto, Samantha si sente gelare il sangue. "Che cosa vuoi dire?" riesce a chiedere, la voce tremante. L'uomo non risponde, si limita a fissarla, prima di voltarsi e scomparire di nuovo nell'oscurità della cantina.

Samantha rimane immobile, il respiro affannoso mentre cerca di dare un senso alle parole del signore della casa. "Solo uno potrà trovare la via d'uscita..." continua a rimbombarle nella mente, alimentando un'ansia crescente. Non sa, però, che quelle sono solo menzogne, il signore della casa la sta ingannando, in realtà tutti possono attraversare il portale.

Con il cuore in gola e la mente scossa, si gira rapidamente e corre su per le scale, i suoi passi riecheggiano vuoti nel silenzio opprimente della casa, deve trovare la pergamena, usarla prima che lo facciano gli altri. La paura di fallire la spinge a muoversi velocemente, il sudore freddo le bagna la fronte, mentre ogni ombra che vede sembra osservarla, e ogni angolo nascosto può celare un pericolo.

Arrivata in cima alle scale, si ferma per un attimo, il respiro corto. La gola le brucia, sente la bocca asciutta, decide di andare a prendere un po' d'acqua. Scende silenziosa verso la cucina, dove un secchio pieno d'acqua è posato sul tavolo, ancora colmo grazie a Aiko e Anastasia, che lo avevano riempito dal pozzo poco prima. Prende un bicchiere e lo immerge nell'acqua, bevendo con avidità, le labbra secche che finalmente trovano sollievo, mentre il freddo liquido le scende giù per la gola.

Mentre beve, lancia uno sguardo alle mele lasciate sul tavolo, raccolte più tardi dal gruppo. Ne afferra una, mordendola lentamente, i suoi occhi sempre attenti a scrutare ogni angolo buio della cucina. Ogni ombra sembra più grande e minacciosa di quanto sia in realtà, ogni suono amplificato dall'eco della casa vuota. Mastica lentamente, con il cuore che non accenna a rallentare, mentre la sensazione di essere osservata continua a opprimerla.

Dopo aver finito la mela, Samantha si avvia verso la stanza dove dormono le altre ragazze. Cammina cauta, cercando di non fare rumore, i suoi passi quasi impercettibili. Prima di rimettersi a letto, si ferma alla finestra. L'oscurità fuori è impenetrabile, ma il bagliore della luna crea delle sagome ambigue tra gli alberi, ombre che sembrano muoversi, avanzare. Inclina la testa, aguzza la vista, il cuore le batte forte mentre cerca di capire se è solo la sua immaginazione o qualcosa di più sinistro.

Una leggera brezza scuote i rami degli alberi, un suono che di giorno sarebbe insignificante, ma che adesso la fa sobbalzare. Respira profondamente, poi si gira e torna nel letto, le altre ragazze dormono profondamente e lei non vuole svegliarle, ma il suo sonno sarà leggero e pieno di incubi, con la mente che continua a riflettere su ciò che ha visto e sentito, su quello che il signore della casa ha detto.»

Confini oscuri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora