Minho quella sera si addormentò praticamente subito, era sfinito dalla scuola ma era anche ancora incredulo: aveva incontrato di persona la band che aveva appena visto in live.
Nonostante lui non fosse un fan sfegatato tanto quanto Hyunjin quell'incontro fece scattare qualcosa dentro di lui, un senso di vicinanza.
A lui non erano mai piaciute le band, o per lo meno, aveva paura di rimanerne deluso, aveva paura di idealizzare il proprio idolo come la persona migliore del mondo e che poi si rivelasse tutto il contrario, ma nel momento in cui si trovò Han Jisung davanti agli occhi in quel cafè capí che per lui e la sua band...ciò non valeva, per la prima volta non voleva dubitare di qualcuno.
Passó una settimana e Minho aveva ormai iniziato a seguire quotidianamente gli aggiornamenti sul profilo Instagram della band, Han aveva annunciato pubblicamente della loro partecipazione all'evento di Natale di cui parlavano al cafè.
"Che guardi?" Hyunjin comparse dietro a Minho durante l'intervallo
"Han ha annunciato che parteciperanno all'evento di Natale e che i biglietti saranno rilasciati il 1 Dicembre"
"E che vuoi fare, ci andiamo? Dovrebbe essere una festa di Natale dove saranno presenti altri gruppi emergenti, anche se ormai hai occhi solo per lui, magari troverai altri gruppi che ti piacciono" Hyunjin propose all'amico
"Beh si...forse" Minho arrossì leggermente e Hyunjin lo guardò con gli occhi spalancati
"Cavolo ti sei preso proprio una sbandata eh..." li mise una mano sulla spalla
"È il mio...idolo? Lo ammiro, è pura ammirazione"
"Mhh? Sicuro?" Hyunjin voleva stuzzicarlo ancora un po'
"Si! Completamente sicuro!" Minho spense il telefono e si dirise in classe, Hyunjin lo inseguì e gli mise una braccio intorno alle spalle
"Comunque questo pomeriggio ti va di venire a fare i compiti da me? Non ho capito matematica e tu sei bravo, magari potresti spiegarmela"
Minho ci riflettè per qualche secondo e poi accettò la richiesta dell'amico.
Dopo scuola come deciso i due andarono direttamente a casa di Hyunjin, per strada si fermarono a prendere del cibo d'asporto per pranzo, passarono un pomeriggio tranquillo studiando matematica, e in un attimo si fece sera.
"Bene...allora ci vediamo lunedì a scuola" Minho uscì da casa di Hyunjin con lo zaino in spalla
"Si! A lunedì!"
Quella sera sembrava fare ancora più freddo degli altri giorni, ma per fortuna il meteo non metteva neve.
Minho indossò le cuffie e iniziò ad ascoltare come di consueto, Hold My Hand dei RoseBlood, e poi si trovò a passare davanti a quel cafè, il cafè dove li avevano incontrati la settimana prima, non sapeva se quel giorno fosse stato un caso però, la sua testa urlava solo una cosa: fermati là.
Come se non avesse più il controllo delle sue gambe iniziò a camminare verso il locale ed entrò, loro, lui non c'era, ma nonostante questo si sedette comunque e ordinò una cioccolata calda.
La sorseggiò con calma scrollando instagram come sempre, e poi, anche se gli pareva impossibile, il destino sembrò riunirli ancora una volta.
La campanella della porta del locale suonò, un ragazzo, berretto grigio, occhiali da vista, felpa grigia come i pantaloni che indossava e giacca di pelle, non lo aveva riconosciuto subito ma quello era Han, Han Jisung, a momenti si soffocava con la cioccolata calda ma doveva comportarsi normalmente, lo guardò per un attimo ma poi distolse lo sguardo e tornò a guardare il cellulare, inizialmente Han non lo notò, ma quando è destino, non si può evitare un'interazione.
"Ci rincontriamo eh?" Han approcciò Minho al tavolo dove era seduto levandosi il berretto che indossava, lasciando in vista i suoi capelli castani leggermente ricciolini
Minho non sapeva cosa dire
"S-si...beh...ehm- ciao?" Si era maledetto in 700 lingue in quel momento, ma Han vedendolo così impacciato non potè fare altro che ridacchiare
"Scusami se rido...ma davvero nessuno ha mai reagito così nel vedermi, mi fa piacere" disse con un sorriso sgargiante, Minho sentì dei razzi partirgli nello stomaco
"Perdonami, sono nervoso, nel senso...non è perché sei tu ma sono sempre nervoso nel parlare con chi non conosco" Minho disse senza guardarlo negli occhi, probabilmente stava arrossendo e non voleva farlo notare, poi sentì il suono della sedia di fronte a lui spostarsi
"Allora che ne dici di parlare e conoscerci? Così la prossima volta non sarai più nervoso" Han si sedette di fronte a lui, Minho si sentiva schiacciato dalla sua presenza, in senso positivo
"C-con piacere!" Disse, in realtà forse lo urló anche un po' troppo e ancora una volta Han rise
"Senti non voglio mentirti...questa sera sono venuto quì perché ero sicuro che ti avrei incontrato" il tono di Han cambiò, passò da simpatico a serio in un attimo
"C-cosa? Tu sei venuto quì...per me?" E per la prima volta i loro occhi si incrociarono direttamente e Minho non potè fare altro che sorridere, stavolta quello che abbassò lo sguardo fu Han
"Scusa davvero non voglio sembrare uno stalker...però!-"
"Non preoccuparti! A-anche io! Sono passato davanti al cafè per caso e mi sono fermato quà nella speranza di vederti!" Minho parlò velocemente e ciò lasciò Han di stucco.
Nella testa di entrambi risuonava una domanda: perché voleva incontrarmi?
Questa domanda non avrebbe avuto una risposta da ambe le parti, non c'era una ragione, qualcosa li aveva spinti a desiderare di rivedersi.
"H-ho saputo che vi esibirete all'evento di Natale..." Minho cercò di portare avanti la conversazione
"Lo hai visto?! Già sarà bellissimo! Non ci pagheranno nemmeno per questo evento ma stare sul palco per me è abbastanza!" Han si lasciò trasportare e poi si calmò un attimo realizzando che forse stava esagerando
"Scusami è solo che...suonare in live mi rende felice e non posso reprimere questa felicità"
"Perché ti scusi? È positivo, non è giusto reprimere le proprie emozioni" Minho parlò seriamente al cantante e gli occhi di esso si illuminarono
"Comunque...io e il mio amico verremo al concerto"
"Tu e Hyunjin?" Han disse senza pensare, ovviamente non voleva che Minho sapesse che li aveva stalkerati su instagram fino alla settimana prima, ma ormai era fregato
"Lo conosci?" Minho chiese curioso
"N-no...non voglio sembrare un maniaco ma per caso io e gli altri dopo il live della settimana scorsa ci siamo ritrovati a guardare i vostri profili su instagram, quindi sappiamo come vi chiamate"
Minho si sentì ancora di più bruciare lo stomaco dall'emozione, i RoseBlood avevano visitato i loro profili Instagram?!
"A-ah beh nessun problema, mi fa piacere che tu sappia come mi chiamo, mi sentivo...estremamente distante sapendo che io posso sapere tutto di te e della tua band attraverso social e fan page, ma che tu dei tuoi fan non sai quasi nulla"
Han sorrise
"Avvolte è meglio non sapere tutto dei propri fan... non è così fantastico come sembra, avere delle persone che ti acclamano, insomma lo è finché sei su un palco però..."
"Immagino che anche per strada ti fermino" Minho lo interruppe
"Inizialmente non accadeva mai, ma recentemente sempre più persone, soprattutto ragazze mi seguono per strada riconoscendomi, insomma mi fa piacere che mi apprezzino ma alcune sono davvero...mi mettono ansia"
Gli occhi di Han sembrarono spegnersi quando disse quell'unica parola: ansia
Minho aveva notato che quella conversazione probabilmente pesava al ragazzo di fronte a lui
"B-beh, in realtà ho una domanda" Minho disse timidamente, Han lo guardò aspettando di sentirla
"Tu e la tua band andate a scuola vero? Come fate a gestire tutto?"
Han si aspettava qualsiasi domanda ma non questa, solitamente i fan chiedono sempre: quando il prossimo singolo? Oppure sei fidanzato? Invece lui voleva sapere della scuola
"Beh in realtà è difficile gestire tutto, ma grazie a Chris- insomma il nostra manager, ci sta aiutando davvero tanto"
"È bello sapere che ci sia qualcuno che supporta il tuo successo eh..." Minho sei perse nei suoi pensieri per qualche secondo e poi continuò
"B-beh...in ogni caso io tra poco devo tornare a casa, mi ha fatto piacere parlare con te...davvero tanto" Minho arrossí e stavolta non si nascose, il cantante sorrise
"Perché lo dici che se fosse un addio?" Han rise
"Beh...sei un emergente rockstar, non credo tu abbia tempo per nuove...amicizie"
Han tirò fuori il cellulare e aprí il suo profilo privato su instagram e lo mostrò a Minho
"Questo è il mio profilo privato, puoi seguirmi qui, è il profilo che uso per parlare con gli amici e per la famiglia"
Minho tirò fuori il cellulare e non ci pensò due volte, mandò la richiesta al cantante che subito la accettò
"Non farti problemi a scrivermi, insomma, mi fa piacere"
Tutta quella serata per Minho sembrava un fever dream, i due pagarono e uscirono insieme dal locale, ed, ennesima coincidenza del destino, dovevano percorrere la stessa strada
"Anche tu abiti di là?" Minho chiese senza sembrare troppo invadente
"Non io, il nostro manager, in queste serate dormo sempre da lui"
La testa di Minho non funzionava ormai da quando avevano iniziato a parlare, e nel suo subconscio partí una vocina che diceva "relazione segreta con il manager" ma erano solo sue paranoie che si scrollò subito di dosso
"Non torni a casa? Abiti lontano?"
"Abito a circa 20 minuti a piedi da quí, però non mi va di tornare a casa"
C'era un tono di malinconia in quella frase che Minho non riusciva a comprendere, ma non voleva spingersi troppo oltre.
Camminarono insieme, per la maggior parte del tempo in silenzio e poi il primo ad arrivare a destinazione fu Han
"Bene, allora ci vediamo, Minho" gli porse la mano, Minho esitò nel stringerla ma poi si fece avanti
"Si, ci sentiamo"
Si salutarono col sorriso, un fan incredule di aver parlato con il suo nuovo idolo, e un emergente rockstar che finalmente aveva trovato la persona che probabilmente poteva bilanciare perfettamente le sue esigenze: supporto e affetto.
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A suon di musica |Minsung|
Fanfiction"Hai altre frasi preferite da cui prendere spunto?" Jisung cercò di portare avanti la conversazione "Non è una frase in particolare ma...è un sentimento" "La tua voce è il mio suono preferito" sussurrò Minho senza distogliere lo sguardo "Grazie..." ...