risolvere guai

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Dopo un oretta abbondante, finalmente apre gli occhi. Sono sinceramente sollevato. Ci guarda tutti, confusa.

I:"Cosa è successo?"

N:"Beh ecco credo sia colpa mia. Ti stavo placcando e credo di aver perso l'equilibrio e esserti caduto sopra. Hai perso coscienza, credo tu abbia sbattuto la testa sul prato.."

mi guarda malissimo. Beh me lo merito. Poi si guarda.. guarda la gamba e la flebo.. poi guarda me e i suoi figli. Sta sicuramente pensando a come uccidermi e a farla franca. Non so neanche che dire. È suo figlio a rompere il silenzio.

E: "Mamma, so già a cosa stai pensando. Ai miei fratelli penseró io. In hotel credo che martina e luke siano in grado di gestire tutto per qualche giorno anche senza di te. Ora vedi solo di riposarti."

Lei sembra soppesare le parole del figlio. Non sopporto questo silenzio ma non so che dire.

F:"Si e noi faremo la nostra parte, assistendoti finchè non starai meglio. Ci sentiamo in colpa, vero Nicoló?"

Ringrazio Dio di avere un amico intelligente. Lo guardo, guardo ilaria e annuisco. Alla fine la mia idea era questa.

I:"Vi ringrazio, ma non penso di aver bisogno di aiuto."

Ha proprio un bel caratterino non c'è che dire. Anche se non vuole aiuto, glielo daremo lo stesso. Ma la capisco. È indipendente ed è fiera di esserlo. Vedo edoardo contrarre la mascella. Poi le
risponde

E:"Oh invece si, per i prossimi giorni non puoi alzarti dal quel letto. Ordini del medico"

I:" e sia" acconsente, probabilmente capendo che è una battaglia persa visto il tono perentorio di suo figlio " Adesso vorrei riposare, potreste lasciarmi sola?"

"Vabene" diciamo tutti in coro.

Lascio la stanza e con gli altri ci allontaniamo.
Poi peró ci ripenso. Devo scusarmi coi suoi figli. È rimasto solo edoardo. L'altro ragazzo ash, credo, ha portato via i piú piccoli prima. Il ragazzo probabilmente mi odia e ha ragione, ho ferito sua madre.

N:"edoardo giusto?" Lui si volta, mi guarda male ma annuisce. Almeno ho azzeccato il nome.
N:"volevo scusarmi ancora.. sono veramente mortificato, non sarebbe dovuto accadere. Comunque ero sincero prima. Per qualsiasi cosa contate pure su di me.."

E:"grazie, ma penso di sapermela cavare.."

N:"nel caso, sai dove sono"

Piú di cosí non posso fare. Chiamo federica e le racconto tutto. È un po' incazzata ma non posso darle torto. Poi mi passa le bambine. Mi mancano come l'aria quando non sono con me e non vedo l'ora nasca il numero 4. Manca cosi poco ormai... nom ho fame, ma se salto la cena il preparatore mi uccide. Così faccio una doccia al volo e raggiungo gli altri. Appena varco la soglia del ristorante il mister mi viene incontro.

S:" nicoló, esattamente cos'è che hai combinato oggi?"

N:"beh ecco, io e i ragazzi volevamo fare 2 passaggi in vista della partita, ilaria era al campo coi suoi figli e abbiamo deciso di unirci.. solo che beh involontariamente le ho rotto una gamba"

S:"cristo nicoló. Da adesso tu oltre ad allenarti la aiuterai e sia chiaro PROVA A FAR SCHIFO IN PARTITA e a farci perdere e io e i tifosi vorremmo la tua testa è chiaro? Domani stai con lei. Da dopo domani ti alternerai."

N:"ai suoi ordini mister"

Mi incammino verso il tavolo dove ci sono gli altri. Fede mi guarda e ride. Vorrei ucciderlo. Ma sinceramente sono stanco. Appena finisco di mangiare, vado direttamente a letto. Imposto la sveglia presto, voglio portare la colazione a ilaria domattina. Poi crollo nel mondo di morfeo.

Alle 8 sono già in piedi. Mi lavo al volo e scendo al ristorante. Mangio qualcosa, saluto gli altri prendo un vassoio e mi reco da ilaria. In realtà non ho la.minima idea del se lei vorrà vedermi o se mi lancerà la colazione dietro. Avrebbe ragione. Busso alla porta ma nessuno mi risponde. Forse dorme ancora. Apro piano la porta e mentre mi volto vedo che apre gli occhi. Merda e adesso che le dico? Vabbe improvviso.
Sta donna mi rende insicuro, mi fa sentire un idiota.

N: "Oh ecco ti ho portato qualcosa per fare colazione.. non sapendo cosa preferisci ti ho portato un po' di tutto" dico tutto di un fiato. Tra poco neanche ho respirato. Mi guarda.

I:"Grazie, nicoló sei stato molto gentile. Andrà benissimo. Non hai allenamenti oggi?"

N:"Beh si. Ma il mister mi ha detto che devo rimediare al mio casino. Quindi mi ha esonerato dall'allenarmi. Oggi saró a tua completa disposizione"

I:"E sia"

Finisce di mangiare la colazione e vedo che prova ad alzarsi. Probabilmente le gira la testa perchè rischia di cadere a terra. Mi precipito al suo fianco e la sorreggo. Mi indica il bagno. La accompagno e la lascio appoggiata al lavandino. Poi esco letteralmente di corsa dalla stanza. Ho bisogno di aria. Ne approfitto per chiamare federica e sentire come sta. Mia.moglie mi rassicura di stare bene. Dopo una buona mezz'ora decido di rientrare nella stanza.
La trovo distesa a letto, già sistemata. Non sapendo che fare e percependo anche il suo disagio e il suo imbarazzo,l'unica cosa che mi passa per la mente è chiederlo a lei:

N:"Allora, cosa facciamo oggi?"

TU NON SAI QUANTO TI AMO ~ NICO POV~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora