Cena

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Nicoló si avvicinó a Ilaria e iniziò a chiamarla.. lei era presa da chissà quali pensieri che neanche se ne accorse. Poi lentamente si giró verso di lui. Nicolò percepì la sua agitazione, e stranamente era agitato anche lui, smorzò la tensione, era bravo a dissimulare le sue reazioni, con una domanda:
"Signora Ilaria, mi scusi ma lei non cena?"
Lei lo guardò per un istante interminabile e cercando di mantere il controllo gli rispose:
"Ehm, io, no.. aspetto che voi abbiate finito e dopo che mi saró assicurata che tutto sia a posto forse riusciró a mangiare qualcosa anche io.."
N:"Oh, andiamo non sia sciocca, venga a mangiare con noi" cercó di dirlo con un tono di voce rassicurante e divertito, sorridendo. Cercando di metterla a suo agio.
Lei parve titubare ma alla fine si decise a seguirlo. Nicoló cercó di comunicare ai suoi amici la situazione, invogliandoli a dire qualcosa per metterla a suo agio. Grazie all'esperienza sul campo a quanto pare lo capirono perché dimash disse:
"Emh allora, suvvia mangi qualcosa anche lei, è tutta la sera che sta li a guardarci, non moriamo se si concede 10 minuti di relax"
Nicolò la vide tirare un sospiro e soppesare la situazione. Si sentiva a disagio anche lui senza motivo e non voleva darlo a vedere. Per fortuna i suoi amici erano piú calmi di lui. Iniziarono a farle domande.
"Allora lei gestisce questo hotel da sola? Da quanti anni?" Disse frattesi.
I:"Io si, lo gestisco da sola da quando ho divorziato 8 anni fa.., l'hotel prima era un semplice bed and breakfast, ma io ho deciso di ampliare i miei programmi includendoci parte della mia casa"
"Quindi lei vive qui tutta sola?" Chiese kristian
I:"Beh si, vivo qui, ma non da sola.. con i miei 5 figli"
A nicoló manca poco andò il suo pezzo di pollo di traverso. Non si aspettava tutta quella sincerità, e sicuramente non si aspettava avesse dei figli e un matrimonio fallito alle spalle.
K: "Ma sembra giovanissima.."
I:"Lo sono, ma non cosi tanto"
Il tavolo piombó in un silenzio strano e imbarazzante. Nicoló avrebbe voluto dir qualcosa ma non sapeva cosa. Ilaria Finí il suo pollo e fece per alzarsi, ma calha intervenne subito: "se ne va di già? Ci detesta proprio per scappare cosí velocemente" disse ridendo.
I"Io, ehm no, in realtà è che vi ammiro tanto. Sono una vostra tifosa e tutto questo mi sembra surreale. Comunque ho un hotel da gestire, devo restare professionale. Ho delle cose da sbrigare e vorrei riuscire a dare la buonanotte ai miei figli prima di mettermi a dormire"
Nicoló rimase sbalordito ma lesse dell'imbarazzo sul suo viso e decise di metterla a suo agio, o almeno di provarci:
"Oh e così lei è tifosa eh? Bene a sapersi. Le va se ci diamo del tu? Alla fine passeremo tanto tempo insieme"
Sperava tanto accettasse ma non sapeva perchè. Quella donna la incuriosiva.
I:" e sia. Diamoci del tu, tanto oramai la professionalità è andata. Io mi ritiro comunque, ho delle cose da sbrigare, voi se volete restate pure nella sala, i miei collaboratori saranno a vostra disposizione e per qualsiasi cosa ricordatevi del campanello nelle vostre stanze, arriveró subito è collegato con la mia casa. Buonanotte"
Cosí dicendo si alzò e se ne andó.
N:"allora ragazzi che facciamo adesso?"
F:"andiamo in camera tua no? Avevi promesso un festino"
N:"si ma non urlare che il mister ci uccide"
H:"io ci sto"
D:"anch'io"
K:"idem"
N:"sentite anche matteo e basto"
F:"vabene"
N:" da me tra mezz'ora"
Nicoló andó al bar dell'hotel e prese diverse birre, una bottiglia di vodka, del rum, del vino e del gin. Poi salí in camera.
Poco dopo arrivarono gli altri. Iniziarono a giocare a birra pong. Poi passarono a obbligo e verità. Poi a kings cup. Si divertirono tantissimo, ma nicoló dopo poco perse la cognizione di ció che stava accadendo. Era con i suoi amici, erano giovani e si stavano divertendo.
Non si rese conto nemmeno di addormentarsi. Anzi non sapeva come si era messo a letto. Aveva solo dei ricordi sfocati. Quando riuscì ad aprire gli occhi peró notó ilaria e federico ancora in camera sua. Merda. Che cosa era successo quella notte? Doveva chiederglielo. Il prima possibile.
Neanche il tempo di realizzarlo che Ilaria era già corsa fuori dalla stanza. Avrebbe chiesto a federico e poi si sarebbe scusato con lei di sicuro.
La stanza era un vero porcile.
Con federico,iniziarono a rimettere tutto a posto e poi si recarano agli allenamenti.
La testa gli scoppiava ancora.
Doveva ricordarsene la prossima volta che decideva di ubriacarsi che non era una brillante idea.

TU NON SAI QUANTO TI AMO ~ NICO POV~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora