Nuova conoscenza!

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Pov Carmen

Mi svegliai perche qualche raggio di sole rifletteva nei miei occhi. Mi alzai e vidi che James era affianco a me, solo all'ora mi resi conto che avevamo dormito vicini vicini. La cosa mo fece venire un sorrisino, poi sentii delle voci chiamare il nostro nome fuori dalla grotticella. Mi faceva un po male la caviglia, ma riuscivo a zoppicare. Uscii fuori e i prof, appena mi videro, mi vennero incontro dicendomi «stai bene?» «beh, io credo di si..» «dov'é James?» «dentro la grotta» li feci entrare e svegliammo James. Tornammo all'albergo e ci sedemmo all'androne, poi la prof di matematica prese parola «credo, sia meglio avvisare i vostri genitori!» «no, se lo farete mia madre non mi fará piú venire a nessuna gita!» li implorai io. I prof si guardarono in faccia e poi annuirono «e va bene, non diremo nulla! Ma tu non ti allontanerai mai piú da sola, chiaro?» annuimmo io e James, poi tornammo ognuno nelle proprie camere. «allora, cos'é successo?» «come te lo devo dire Jenni? Non é successo nulla!» «ma dai, non me la dai a bere!» «pensa quello che vuoi, non so che dirti!»

Toc-toc

«aspetti visite?» «no!» andai ad aprire ed era James. «Jennifer lasciaci soli» «okk» uscí dalla camera. «che c'é?» «non devi dire a nessuno del mio comportamento! Da adesso ritorna tutto normale: tu la solita indisponente ed io che ti provoco!»e senza darmi neanche il tempo di replicare che se ne andò. Proprio non lo capisco, prima si preoccupa per me e poi titorna il bad boy di sempre. Decisi di farmi una passeggiata, anche se avrei disubbidito ai prof. Mi piaceva non rispettare le regole. Mentre passeggiavo ero con la testa nelle nuvole,per questo, mi scontrai con qualcuno. «non potresti stare attento quando cammini?» «si, scusa. Anche se sei tu che mi sei venuta addosso. » sapevo di aver torto, perciò stetti zitta. «Comunque mi chiamo Luke, tu sei?» «Carmen, Carmen Parker. Sono in quella stanza» dissi indicando laia camera. «che coincidenza, siamo vicini di stanze!» «eh giá!»quell' incontro mi faceva ricordare quello con James, maledetto quel giorno. Non potevo cadere e affocare nell'acqua, piuttosto che fare la passeggiata del secolo? Gli sorrisi, inizai ad innervosirmi. La cosa era anche un pò ovvia, dato che ero davanti ad un bel ragazzo. Alto, i capelli biondi, occhi verdi e la pelle dorata. «a-a-adesso devo andare. Il prof mi chiama. Ciao» «aspetta, ci scambiamo i numeri? Sai per non perderci di vista..» «certo!» ci scambiammo i cellulare e ognuno segnò il proprio numero sul telefono dell'altro. Poi riprese il suo telefono e mi scattò una foto. «é stato un piacere conoscerti, ma ora devo andare.» «va bene, ci si vede!» ero stata contenta di aver fatto una nuova conoscenza, ma mi faceva strano, visto che l'ultimo ragazzo che ho conosciuto é stato James.

Neanche il destino li separeráDove le storie prendono vita. Scoprilo ora