Anonimo!

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Sabato!

É sempre sabato, sabato!! Yeahh! Perche sono cosi felice? Perche é sabato! So che un'altra ragazza,al posto mio, con una vita che va a rotoli, un padre che si é comportato da verme e una vita piuttosto noiosa non sarebbe cosi felice. Che ci posso fare, sono fatta cosi: felice nonostante tutto. Scesi a fare colazione e vidi un post-it attaccato al frigorifero con su scritto -vado a fare la spesa, torno presto.

La mamma-

Lasciai in pace il biglietto e mi preparai la colazione. Vidi nella dispenza un preparato per cioccolata calda e mi misi all'opera. Dopo aver bevuto la cioccolata stavo per andare a posare la tazza nel lavello, quando bussarono alla porta. Posai la tazza e mi diressi verso la porta d'ingresso, pensavo fosse la mamma, ma mi resi conto che si era portata le chiavi, e che quindi non poteva essere lei. Aprii la porta e trovai una scatola a forma di cuore con un bigliettino appoggiato sopra. Mi sedetti a terra e lessi il biglietto- se fossi un fiore, farei di tutto per tenerti in vita.

Anonimo- sul biglietto c'era scritto 'X Milena' perciò capii che era per mia madre. Mi guardai intorno, per vedere se c'era qualcuno, ma non c'era anima viva. Mentre pensavo questo, ero ancora seduta sulla soglia della porta, arrivò mia madre «che ci fai qui fuori?» «ehm...» «dai, entra che fa freddo!» le ubbidii. Una volta dentro casa, mia madre si accorse della scatola «e questa? Hai un'ammiratore?» «direi che lo hai tu!» «io? Fa vedere» prese il biglietto e lo lesse, poi lo strappò «hei, ma che fai?!!» «questo é tuo padre!» «ma come lo sai?» «lo immagino!» poi andò in cucina e gettò anche i cioccolatini lasciando solo la scatola. «guarda» gli feci notare che c'era l'indirizzo e-mail scritto sotto il coperchio della scatola. Andammo verso il computer e digitammo il suo nome, lo trovammo e gli scrivemmo 'ciao' lui era online 'ciao, vedo che hai ricevuto il regalo' ' si, l'ho ricevuto' io scrivevo, fingendomi la mamma e lei mi stava vicino a guardare cosa gli scrivevo. 'Spero ti sia piaciuto' 'certo, mi é piaciuto molto. Davvero pensi ciò che hai scritto nel biglietto?' 'si, lo penso davvero...' mia madre si lasciò andare, capí come funzionava e si mise a chattare con quell'uomo. Era la prima volta che la vedevo sorridere dopo due giorni, di solito si rinchiudeva in camera e piangeva tutto il giorno, anche la notte la sentivo singhiozzare. Ero felice per lei e preparai io il pranzo. Verso le 13:45 la zuppa era pronta e la chiamai. Mentre si sedeva notai che aveva un sorriso splendido,che passava da un orecchio all'altro.

Neanche il destino li separeráDove le storie prendono vita. Scoprilo ora