7. una pasta veloce

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Arrivati nella casa di Dušan Elena gli fece subito i complimenti.

«è davvero stupendo qui»

«vieni ti faccio vedere..» la guidò tra le camere.

«devo dire niente male!»
Dopodiché le passò la fotocamera e lei sorrise
«oh finalmente!» la prese in mano e la accese iniziando a guardare le impostazioni, lui prese il manico della borsa dalla sua spalla e lo fece scivolare verso il basso «grazie» disse distrattamente lei leggendo ancora le impostazioni.  Dušan appoggiò la sua borsa sul mobile all'entrata

«guarda che puoi metterti comoda»

«grazie» si sedette sul divano e lui la raggiunse mettendo un braccio sulla spalliera del divano girandosi verso di lei

«allora, mi insegni?»

«certo che si» disse guardando lui «allora da qui si accende» lui la guardò ridendo

«questo lo so» rise anche lei

«va bene va bene, all'inizio è meglio imparare con questa modalità qui» lui la guardava «ora qui ti metto una griglia» dice indicando lo schermo e mettendo la griglia «è come una guida se per esempio..» lei parlava e lui la ascoltava guardando lei, e precisa e semplice nelle spiegazioni. «che ne dici? Vuoi provare a scattare?»

«solo se posso scartarla a te la prima foto »

«ehm ecco » arrossì lei «non è meglio iniziare con un oggetto?»

«il fotografo sceglie il soggetto »

«va bene accetto a patto che la tieni per te»

«ne sarò tremendamente geloso» lei lo guardò «okay voglio un sorriso solo per me» lei arrossì e si mise le mani in faccia facendolo ridacchiare «no dai, bene però» le scattò una foto «togli le manine » quando furono spostate scattò la foto.

«anche io te ne voglio scattare una» le passò la fotocamera e lui fece una Smorfia, lei scattò e poi scattò di nuovo quando lui rise. «devi esercitarti con gli oggetti, poi i passaggi e poi le persone »

«ne facciamo una insieme?»

«va bene» prese la fotocamera e la puntò verso di loro dando le spalle a lui che si avvicinò a lei sorridendo, lei sentiva il suo respiro sul collo e sulla guancia. Sorrisero e lei scattò.

«posso postarla?» chiese d'impulso

«non so se è la cosa giusta da fare» disse lei

«giusto» disse lui cambiando espressione

«ho un idea però!» disse lei andando verso la sua borsa, tornò con una penna «dammi la mano» lui le porse la mano nelle sue piccole e lei iniziò a disegnarci sopra.

«che cos'è questo?»

«sei tu questo!» lui rise

«cosa?» si sporse per vedere il disegno «ma dai non si capisce!» disegnò il nove sulla maglietta facendo delle strisce

«contento?» lui ridacchiò annuendo, la guardava non poteva farne a meno. La trovava bellissima, mentre lei evitava il suo sguardo, troppo timida per reggere il confronto. «tocca a te» gli passò la sua penna rosa con i cuoricini e lui iniziò a disegnare

«guarda che non sono bravo come te»

«allora ti insegnerò anche a disegnare»

«cos altro ti piace fare oltre alla fotografia e il disegno?»

«ti starai immaginando una ragazza dagli hobby semplici, trucchi, unghie capelli..» lui le teneva la mano mentre con l'altra disegnava.

«non è così?»

ci sono le stelle || Dušan Vlahović Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora