32. morsi e pulizie.

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Era nuda tra le sue braccia.

Era nuda tra le sue braccia.

Poteva farcela, non era niente di che era solo nuda tra le sue braccia, nel suo letto.

Dušan aveva la testa appoggiata sul suo seno entrambe le braccia attorno a lei e dormiva tranquillo, anche lei lo stava abbracciando, gli accarezzava i capelli. «tu non mi senti Dušan ma io penso di amarti» sussurrò piano piano.

Lui dormiva tranquillo e lei aveva il cuore che batteva all'impazzata, gli accarezzava i ricci. Ah se solo avesse avuto il cellulare con se gli avrebbe scattato una foto da tenerla come ricordo. Lui era bellissimo, era stato così delicato e premuroso con lei.. 
Gli accarezzò i capelli e la schiena per circa un'ora poi lui iniziò a svegliarsi.

«buongiorno amore» le disse con voce roca facendole vibrare il basso ventre.

«buongiorno Duci» alzò lo sguardo verso di lei

«dormito bene signorina?» lei annuì «anche io» la avvicinò a se tirandola con una leggera pressione facendola ridacchiare. Lei gli prese il viso e iniziò a baciarlo.

«ciao» sussurrò lei

«ciao» le sorrise lui, la mise sotto di lui leggermente, lei realizzò di essere nuda abbracciata a lui e di aver fatto l'amore con quel Dio greco e arrossì «che c'è signorina?»

«niente» gli accarezzò il viso «sei bellissimo» lo baciò

«anche tu lo sei piccola, questa mattina un pochino di più»

«e perché le altre mattine non lo sono?»

«sta mattina è un nuovo inizio visto che ora sei mia!» lei arrossì e lui le accarezzò la guancia con dolcezza «se hai impegni oggi puoi cancellarli. Tu rimani con me»

«cosa dobbiamo fare oggi»

«oggi stiamo a letto e facciamo l'amore tutto il giorno » lei rise

«ma dai come te la tiri? Duri tre secondi con me»

«dove hai detto che dobbiamo farlo? In cucina sul tavolo, in giardino poi?» lei arrossì

«contro la vetrata in salotto»

«anche contro il frigorifero lo facciamo amore» lei rise

«si?»

«si, pure sulla lavatrice!» lei rideva abbracciandolo, lui le accarezzò il viso. «non ti va amore mio?»

«appena svegli voi uomini non avete problemini lì sotto?» lui la guardò

«ora ti faccio vedere che problemi ho» disse mettendola sotto di lui per farle il solletico mentre lei rideva come una bambina. Iniziò a baciarla lentamente. «guarda tu questa monella guarda!» lei rise scappando via e si mette in ginocchio sul letto.  «dove vai»

lei gemette sentendo un leggero dolore nelle parti intime portandosi una mano sul basso ventre «cazzo Dušan!» lui rise e lei gli tirò addosso un cuscino «che ti ridi»

«vieni che ti do i bacini e ti passa» gattonò verso di lui

«penso che non possiamo più fare l'amore»

«amore è perché non sei abituata.. vedrai che poi-»

«du sei grande è questo il problema »

«ti devi abituare perché è anche tuo ora» lei arrossì e si nascose sotto il cuscino

«dušaaaan! Ma basta! Che mi dici!» lui rise accarezzandole la schiena, dopo le spostò i capelli e iniziò a baciarle tutta la pelle. «che fai?»

«hai tanto male?»

ci sono le stelle || Dušan Vlahović Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora