16. partenze

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«dammi un bacio» disse lui porgendole la guancia.
Si alzò sulle punte e gli diede un bacio.
Andrea era già partito da qualche settimana, prima a Coverciano e poi direttamente in Germania. Dušan era rimasto qualche giorno in più per stare con lei, ovviamente non glielo aveva detto, ma lui lo sapeva.

«non devi partite?» lui la alzò da terra.

«mhnn si in realtà» allacciò le gambe attorno al bacino di lui e lo guardò negli occhi «parto domani quindi oggi voglio stare con te. Tutto il giorno.»

«e cosa vuoi fare?»

«assolutamente niente, voglio stare con te a non fare niente.» lei gli accarezzò il viso dolcemente.

Si ritrovavano a casa di lei, lui stava camminando con lei in braccio verso il divano. «mamma mia che uomo forzuto!» lui rise e lei gli accarezzò le braccia.
Fece naso naso sulla guancia di lei e poi sul collo lasciandogli dei baci.
Lei chiuse gli occhi. Lui la mise sotto di lui sul divano.

«metterai la mia maglia ogni tanto?» lei sorrise e gli baciò il collo.

«certo e tiferò per te» lui le prese il viso e la accarezzò dolcemente per poi guardarle le labbra.

«allora sicuramente vincerò» lei sorrise

«ti auguro di arrivare secondo a noi ovviamente» lui le fece il solletico facendola ridere

«oh quindi io sarei un secondo?»

«tu sei un-» rise più forte e lui la guardava

«ti ho mai detto quanto sei.. antipatica?» lei rise e lui guardò dolcemente il suo viso. «ehi.. se vinco voglio che vieni a festeggiare con me» lei annuì, lo guardava negli occhi sorridendo.

«appena finiscono voglio portarti in un posto speciale» lui annuì e le accarezzò il viso

«dove mi porti?»

«non te lo dico» lui si nasconde nel suo collo facendola ridere.

«abbracciami.» lei lo strinse tra le braccia e gli accarezzò i capelli, dalla bocca di Dušan uscì un gemito roco che soffocò sulla pelle di lei facendole sentire un calore strano nel petto nella pancia. Le mani di lui la accarezzavano sotto la maglia facendole venire la pelle d'oca.
Si addormentarono quel pomeriggio. La sera a svegliarsi era stato lui, ordinò la pizza mentre lei dormiva sul suo petto. Le accarezzava i capelli con dolcezza. «principessa?» iniziò a baciarle i capelli «sveglia piccola» lei aprì gli occhi «ciao principessa » sorrise lui e lei sorrise guardandolo «ho ordinato la pizza » lei gli prese il viso e gli baciò più volte la guancia.

«grazie Du» lui la mise sopra di lui «mi sdebiterò con te» gli accarezzò il petto «questa sera» le accarezzò i fianchi e suonarono alla porta.

«mhn quanto odio il fattorino della pizza!» rise e scese da lui

«pago io» sorrise

«vado io bella» la superò andando verso la porta prese le pizze e la raggiunse «ecco per la mia principessa!» disse facendola arrossire. Cenarono ridendo lui la abbracciava, pizzicava e lei era divertita da lui.

Finita la cena lei si allontanò per poi tornare con un bikini bianco striminzito e un costume per lui. «indossalo!» lui la guardava attentamente, Dušan si allontanò in bagno per poi tornare da lei. Gli prese la mano e lo guidò nell'altro bagno, quello con la vasca che era un po' piena, c'era la schiuma e delle candele profumate

«cos'é?»

«un bagno caldo per te così ti rilassi bene bene » lui le sorrise

«ah che cosa non ti inventi! Potevi semplicemente chiedermi di fare la doccia con te, avrei accettato » lei rise entrando in acqua bagnando il suo corpo «questo dovrebbe rilassarmi?» disse guardandola e entrò dentro la vasca tra le sue gambe. «questo costume mi piace» lei iniziò ad accarezzargli i capelli.

ci sono le stelle || Dušan Vlahović Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora