3. Ritrovo

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8 anni prima

"Nicolas ridammi il mio quaderno!"

"Se lo vuoi vieni a riprendertelo... Ah già senza il tuo fratellone non puoi farmi niente!"

Mentre piango e cerco di afferrare il mio quaderno Nicolas e tutti gli altri miei compagni ridono di me.
All'improvviso vedo arrivare Paul che si mette davanti a Nicolas per intimorirlo.

"Ridalle il quaderno!"

Nicolas mi pone il mio quaderno.

"Scusami."

Paul il più tranquillo, il più silenzioso ma anche il più temuto dai ragazzi della classe è venuto in mio soccorso.
Tutte le ragazze gli sbavano dietro, ma in fondo hanno ragione è così bello...

I miei compagni smettono di ridere per iniziare una lunga e fastidiosa cantilena.

"A Paul piace Adelaine, a Paul piace Adelaine..."

Mi metto a correre non voglio sentirli. Ancora una volta sono riuscita a mettermi in imbarazzo davanti a lui.

Qualche settimana dopo l'accaduto lui se ne va da scuola perché i suoi genitori hanno deciso di trasferirsi a Parigi per lavoro.

Da allora non lo vidi più.

9 settembre 2013

"Volevo ringraziarti per quella volta, sai non ne ho mai avuto l'occasione."

"Di niente, era la cosa giusta. Sei cambiata molto sai?"

"Si lo so, me lo dicono spesso. Così tu lavori qui?"

"Già e mi dovrò prendere cura di te per l'intera settimana."

"Iniziamo allora!"

18.30

Esco dal lavoro e vado in cerca di una palestra per fare selkie.
Dopo averne trovata una ed essermici iscritta, vado a fare shopping.

Torno a casa con un'enorme quantità di buste ed, ovviamente, arrivata al mio piano, inciampo e cado rumorosamente a terra rovesciando il contenuto di esse sul pavimento del corridoio.
Dietro di me si spalancano le porte dell'ascensore e da esso esce Michel.

"Aspetta, ti do una mano..."

"Grazie mille..."

"Com'è andato il primo giorno di lavoro?" dice aiutandomi a raccogliere gli oggetti caduti a terra.

"Bene grazie. Domani ti va di accompagnarmi al corso di cucina? Non so ancora come ci si arriva."

"Certo, a che ora?"

"Alle 6.45. Sai vorrei essere là un po' prima per non arrivare in ritardo il primo giorno."

"Va bene, ti ci porto io inviami l'indirizzo dopo."

"Ma io non ho il tuo numero di telefono..."

"Giusto, tieni il mio biglietto da visita è il numero di cellulare, non puoi sbagliare a domani ciao!"

"Grazie, ciao."

Apro la porta ed inizio subito a sistemare la spesa, ceno e vado a dormire.

Suona la sveglia, sono le 6 e in questo momento vorrei solo dormire.
Faccio colazione ed esco di casa.
Non ho idea di cosa bisognerebbe portare ad un corso di cucina così non ho preso nulla.

Vedo Michel che mi aspetta a fianco dell'ascensore, lo raggiungo e scendiamo assieme.

Mi insegna una scorciatoia abbastanza semplice e appena arriviamo lo ringrazio ed entro nell'edificio.
Nel corridoio ci sono una trentina di persone circa.
Sinceramente non me ne aspettavo così tante.
Ci portano in una grande stanza, mi ricorda quelle enormi sale usate dai cuochi che partecipano ai programmi TV.
Ogn'uno di noi prende posto ad una diversa postazione. A fianco a me c'è una ragazza di circa 23/24 anni alta bionda con gli occhi azzurri.
Mi guarda sorridendo e mi porge la mano.

L'ammiratore segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora