L'ammiratore segreto

27. Altra settimana

"Ciao..." dico chiudendomi alle spalle la portiera dell'auto di Nathan.

Entro nel mio appartamento e Rose mi corre incontro.

"Dai Rose non mi va di giocare..." dico chiudendo a chiave la porta.

Dopo aver cacciato la borsa sulla poltrona e appoggiato il cappotto sul tavolino, mi butto di peso sul divano intenzionata a rimanerci fino a domani.
Rose, che fino ad ora mi era stata a fianco, se ne va ma poco dopo torna cercando di trascinare il mio pigiama. 
Lo lascia e si siede in parte ad esso. Mi tiro su, prendo il pigiama e accarezzo Rose.
Lei salta sul divano, di fianco a me e resta lì a fissarmi come se si aspettasse qualcosa.
Metto il pigiama, mi risiedo e Rose si sdraia a pancia in su in attesa di qualche coccola.

7 ottobre
Sento la sveglia in lontananza ed istintivamente apro gli occhi.
Il salotto era esattamente come la sera precedente.

Mi alzo e vado in camera a spegnere la sveglia che segnava le 8.10 e a prendere un vestito qualsiasi.
Vado in cucina, dove Rose sta già aspettando davanti alla sua ciotola.
Le metto qualche crocchetta nella ciotola e vado verso il frigorifero per prendere il latte.

"Ciao Rose fai la brava!" le dico chiudendo la porta di casa.
Mi avvio per il solito tragitto che ogni giorno faccio per andare al lavoro e penso a quanto la vita sia monotona senza qualcuno che te la stravolge.

Entro nel mio ufficio e finisco a compilare alcuni documenti che avevo lasciato nel cassetto della mia scrivania. 

10.26

"Ehy Adelaine, ti disturbo?"

Porto lo sguardo su Eloïse che ora si trova di fronte alla mia scrivania.
"No, dimmi pure..."

"Eccoti dei documenti da archiviare."

"Oh, grazie." dico sarcastica.

Lei accenna un sorriso che svanisce per rispondere.
"Ah, ti aspetto nella mensa per la pausa pranzo..." dice andandonese senza dirmi nient'altro.

12.00

Arriva finalmente la pausa pranzo e vado nella mensa dove stranamente non c'è molta gente.
Mi avvicino ad tavolo vuoto e ci sistemo sopra la borsa.

"Eccomi..."

Mi volto e faccio segno ad Eloïse di sedersi.

"Che volevi dirmi?"