" E poi hai bisogno di un'amica, di quell'amica che senza bisogno di parole o gesti ti capisce, di quella pronta a difenderti poi a sgridarti, quella che non ti giudica ma ti ama"
Cit.Era il giorno della partenza, Isabelle e Thomas dovevano partire per l'Italia e festeggiare il Natale con amici.
Fortunatamente Isabelle aveva fatto in tempo a comprare i regali per tutti compreso quello per Thomas.Era nel mondo dei sogni, sognava il giorno delle sue nozze. Stava percorrendo la lunga navata incorniciata da un lungo tappeto rosso e alla fine del percorso c'era l'unico uomo che avrebbe mai amato. Era bellissimo, raggiante come mai con i suoi capelli sempre disordinati e provocanti. Aveva gli occhi più verdi del solito. Mancava così poco a raggiungerlo ma sembrava non arrivarci mai, no. Riusciva ad afferrargli la mano
«Tesoro stringimi» la incitava Thomas ma più si avvicinava e più lui si allontanava.
«Thom fermati!» gli urlò e cominciò a correre, sempre più veloce fino a svegliarsi di botto.«Tesoro calmati» il suo petto faceva su e giù, si guardò intorno. Era nella sua stanza con Thomas che la guardava preoccupato «Come ti senti?» le chiese il ragazzo porgendogli un bicchiere d'acqua «Bene ora..» replicò dopo aver bevuto l'acqua.
«Il tuo vestito è arrivato» Isabelle si raddrizzò guardando allarmata Thomas «Tranquilla non ho visto niente..» fece un sospiro di sollievo «Abbiamo due ore per prepararci» le disse baciandole la pancia.
Controvoglia Isabelle si dovette alzare e i due innamorati decisero di farsi un bagno insieme.
Dopo mezz'ora di acqua calda, fecero la colazione migliore del mondo, era un regalo da parte di Consuelo che lo stesso giorno sarebbe partita per il perù. La Willows Enterprise, avrebbe chiuso il giorno dopo per la vigilia di Natale e tutti sarebbero tornati a casa.
«Tesoro, il tuo abito è nel mio ufficio, ti conviene levarlo prima che lo veda» Isabelle non se lo fece ripetere due volte e corse a mettere il suo abito dentro l'armadio nascosto.***
«Signori, mancano dieci minuti all'atterraggio» disse la hostess. Mancava poco all'arrivo, non vedeva l'ora di incontrare i suoi amici.
Esattamente dieci minuti dopo, il jet della società atterrò all'aeroporto di Milano.
Scesero e Thomas si diresse verso una Range Rover nera, esattamente quello splendore di macchina dell'anno prima.***
«Ma questa casa è fantastica! Thom quando l'hai affittata?» erano in una villa in periferia di Milano, era la casa di campagna dei suoi sogni.
Tutto il pavimento era in parquet, era composto da due piani, il muro era in mattoni che davano l'aria di rustico.
La cucina era grande come quella di Villa Willows ma completamente in legno. Isabelle amava da matti quel tipo di casa, la sua casa in Australia era così, tutta rustica. Forse era quello l'unico ricordo bello del suo passato.
Thomas fece fare un giro completo della casa fino ad arrivare ad una stanza vuota.
«Com'è questa è vuota?» chiese Isabelle curiosa. Thomas si avvicinò a lei e le prese il viso dal mento per guardarla dritta negli occhi «Sai, sapevo che questa era la casa dei tuoi sogni e volevo farti un regalo di Natale in anticipo.» Isabelle capì tutto.. «Thom non mi dire che hai comprato questa casa»
Il ragazzo le regalò uno dei suoi sorrisi illegali e la ragazza non poté fare a meno di rubargli un bacio che da tenero che era, diventò avido.
«Tu mi fai sentire una principessa. Nessuno mi ha mai trattata così in vita mia.» Isabelle scoppiò a piangere
"Ormoni scatenati mode on" pensò Thomas che la calmò baciandole la testa.«Questa è la stanza per i nostri due marmocchi, almeno fino a quando non cresceranno. Saremo noi ad arredarla a nostro piacimento.» ad Isabelle le si illuminarono gli occhi e senza saper cosa dire baciò il suo uomo di nuovo.
Trascorsero la giornata a disfare le valigie e a godersi il momento in quella casa di campagna.
Il giorno dopo sarebbero andati a trovare gli amici.
«Che ne dici se andiamo a cena fuori?» chiese Thomas ad Isabelle e lei annuì tranquillamente, non le erano mai importate le cose materiali, voleva semplicemente stare con il suo uomo.
«Preparati che tra un po' usciamo»
Isabelle corse a prepararsi e per la prima volta usufruì della vasca che aveva uno stile antico.
Dopo aver indossato un lungo abito color beige scese e trovò un Thomas più che affascinante con in dosso una camicia e con sopra un polo grigio.
«Sei incantevole» le disse aiutandola ad indossare il giubbotto «Anche tu» gli disse Isabelle lanciandogli un bacio.
Uscirono per fredde strade di Milano che in confronto a Manhattan era il paradiso. Non si sentivano in continuazione quei assordanti clacson del cavolo, non c'era smog e gas dappertutto e la gente non era maleducata.
La coppia camminò mano nella mano per le vie dello shopping più importanti per un window shopping, decisero di andare al ristorante a piedi per godersi a pieno la città.
Dopo una rilassante passeggiata si fermarono davanti a "Delizie del Palato". Il locale era molto moderno, le luci erano sgargianti e variavano dal rosso al blu, la musica di sottofondo era house, un po' sgradevole ma niente di eccessivo. Tutti mangiavano e chiacchieravano facendo il minimo rumore, in un certo senso sembrava di stare in biblioteca.
Un cameriere fece accomodare Isabelle e Thomas ad un tavolo vicino all'acquario dei pesci.
«Oh Thom questo posto è bellissimo!» esclamò a bassa voce Isabelle guardandosi bene intorno.«Vero? Me l'ha consigliato Iliana, ha aperto la settimana scorsa.» disse Thomas guardando la sua donna con occhi sognanti. Era bellissimo vederla sorridere, faceva sorridere anche lui.
«Thom ora che ci penso dobbiamo addobbare la casa» disse Isabelle fissando il suo uomo «Lo faremo domani» subito dopo fece al cameriere segno di venire a prendere le ordinazioni.La cena era stata fantastica, Isabelle e Thomas avevano riso tutto il tempo e progettarono piani per il loro futuro. Pensare che a breve sarebbero diventati una famiglia fece accapponare la pelle a Thomas. Era così felice, orgoglioso e innamorato.
Dopo un desser a dir poco sublime, uscirono dal locale e sempre a piedi tornarono a casa.
«Thomas ho i piedi doloranti.» mugolò Isabelle fermandosi, che stupido che era stato, si era scordato che la sua donna era incinta e per di più di due bambini, dove assolutamente prendersi cura di lei e non farla stressare. Mancava poco al parto e la madre doveva essere in forma, così Thomas prese a mo' di sposa Isabelle che presa alla sprovvista emise un gridolino «Ma sei matto?» gli chiese e lui sorrise soffrendo in silenzio. Isabelle non era più una leggera piuma di una volta.
Tornati a casa si fecero un bel bagno caldo insieme fatto di coccole e carezze e andarono a dormire abbracciati.La mattina dopo Isabelle si svegliò con una fitta allo stomaco e un dolore atroce alla schiena. "questi bambini mi uccideranno" pensò.
Thomas le era addosso come una sanguisuga e per non svegliarlo dovette restare in mobile. Ad un tratto sentì una specie di rombo nello stomaco proprio dove la mano di Thomas era appoggiata. Ma certo erano i bambini!
Per la prima volta aveva vissuto quel fantastico momento in cui, quello che hai dentro si fa sentire.
«L'hai sentito?» le sussurrò Thomas all'orecchio, "allora era sveglio" pensò la ragazza «Sì.. non è bellissimo?» chiese emozionata la ragazza e Thomas le baciò la spalla nuda per poi alzarsi. «Tu resta qua io ora torno» Thomas uscì dalla stanza e Isabelle ne approfittò per parlare con i bambini.
«Ehi bimbi, oggi vi ho sentiti.. che emozione, vi amo così tanto... Vi prego di smetterla di causarmi tutto questo mal di schiena, oggi devo comprare l'albero di Natale. Il vostro babbo è così buono. Spero che gli assomiglierete. Se sarete femminucce a una di voi darò il nome Shannon in onore della mia migliore amica. Mi manca così tanto... Lei ora è in cielo con il vostro fratellino o sorellina... Ci custodiscono dall'alto! Sono le nostre stelle...» Isabelle non si accorse che Thomas era allo stipite della porta e aveva ascoltato tutto «Ehi» gli sussurrò la ragazza «che facevi?» le chiese Thomas facendo finta di non sapere «Parlavo con i due marmocchi» un sorriso affettuoso «Sarai una mamma fantastica» disse Thomas posando il vassoio con la colazione sul comodino «E una ottima moglie» aggiunse Isabelle giocherellando con in suoi capelli ramati «E un'ottima moglie» ripeté Thomas ridendo e Isabelle a seguirloN/A
Ma non è tutto incredibilmente romantico?😻 Che ne pensate?
Domanda del giorno: secondo voi questa storia avrà un lieto fine? Comments!CAPITOLO REVISIONATO
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Everlasting(3)||Love Trilogy||
ChickLit"Tutto alla fine andrà bene. Se non va bene, non è la fine" Cit. (Questo è il sequel di Everlasting(2)||Love Trilogy) Sono passati ormai due mesi dalla morte di Barbara McGreen e Laurel O'Connor. I due innamorati posso vivere la loro storia amore m...