21.

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"Sei riuscito a togliermi le lacrime dal viso regalandomi un sorriso"
Cit.

«Diamine Thomas te lo faccio salire su per il culo, voglio quello vero!» Era in un grande negozio e stavano cercando l'albero giusto. Thomas voleva un albero imponente ma sintetico mentre Isabelle voleva un albero imponente ma vero, scattò una discussione e gli ormoni parlarono per Isabelle ma poco dopo Thomas si arrese e la futura Mrs. Willows tornò a essere il dolce agnello.
Comprarono quindi, un albero alto due metri vero con gli addobbi blu. Avevano tutto per la casa, mancava la spesa e i regali di coppia per gli amici.
La sera avevano una cena a casa di Francesca e il venticinque a pranzo sarebbero venuti i loro amici da loro e la sera del venticinque sarebbero andati tutti da Jack per un party annuale di Natale mentre il ventisei tutti di nuovo a casa loro.
A Capodanno, sarebbero andati tutti a Mantova per un evento ufficiale, era la sorpresa di Thomas per gli amici di Isabelle.
Ci sarebbero stati attori e cantanti famosi provenienti da tutto il mondo e grazie a Steve McQueen un regista americano, aveva ottenuto l'invito.
Dopo aver comprato tutto, Isabelle e Thomas passarono al bar "Pegaso" a far visita agli amici.
Appena varcati la soglia, Isabelle avvistò il signor Lombardi che parlava o meglio discuteva con  suo figlio e deviò per avvicinarsi al bancone dove trovò Amedeo.
«Ame!» esclamò e il ragazzo che era impegnato con i piatti alzò il volto «Isabelle, non ci credo!» il ragazzo oltrepasso il bancone a U ed andò ad abbracciare la sua vecchia amica italiana «Mi sei mancata tantissimo. Buon Natale» le disse facendo cerchi immaginari sulla schiena. Quando si staccarono, Amedeo si rese conto che non era sola «Ehi Thomas, benvenuto» gli disse stringendogli la mano «Quando siete arrivati?» chiese il ragazzo alla coppia «Ieri mattina» rispose Thomas cordialmente.
«No ma chi si vede in giro! Buone feste!» esclama una quarta voce che tutti riconobbero: il sign. Lombardi.
«Signor Lombardi! Buon Natale!» Isabelle l'abbracciò e lui la strinse forte forte «Come stanno i bambini? Quanto manca, partorirai qui?» tutte domande in una volta «I marmocchi si comportano abbastanza bene. Dovrei partorire a Marzo a casa» disse Isabelle toccandosi istintivamente la pancia.
«Wow.. un attimo che faccio venire Jack.» dopo aver urlato ben tre volte come un forsennato, il ragazzo dagli occhi color  pece uscì. «Ehi! Isabelle, Thomas! Buon Natale» si avvicinò e con riluttanza li abbracciò «Allora, come vanno le cose?» gli chiese Thomas cercando di rompere il ghiaccio «Non ci si può lamentare ma non fa per me.. ho già progettato il mio futuro e di certo non resterò qui» disse Jack sicuro di se e guardando il padre che poco dopo se ne andò. Forse era quello l'oggetto di discussione precedentemente.
«E che piani hai?» chiese Isabelle «Ho i risparmi degli ultimi cinque anni. Dopo il vostro matrimonio mi vorrei fermare un attimo per vedere la situazione lì. Voglio diventare un barman professionista in un locale rinomato non qui» disse guardandosi intorno e Isabelle gli sorrise. Le ricordava molto lei qualche anni fa quando aveva deciso di trasferirsi in America. «Te lo auguro» gli disse sorridendogli e lui ricambio con un "grazie".
Francesca non c'era, aveva il giorno libero così Isabelle decise di mandarle un messaggio per chiederle di uscire a fare le ultime compere

Da: Isabelle Johnson
A: Francesca Placentini

Francesca avevi intenzione di dirmi che non eri al locale?
Dove sei?!

Xx
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Dopo aver preso una camomilla calda in presenza dei suoi amici, decise di andare. La schiena le faceva troppo male e aveva sonno.
Una volta saliti in macchina, arrivò la replica dell'amica.

Da: Francesca Placentini
A: Isabelle Johnson

Scusa ero impegnata... ehm sono a casa di un'amica.. ehm ci vediamo stasera da me! Ti voglio bene!

Ps: smetti di mandarmi queste X non le sopporto

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Isabelle sorrise al ps e si lasciò cullare dalla calda atmosfera in macchina e si addormentò come un angioletto e non poté fare a meno di sognare di nuovo il giorno delle sue nozze.

***

«Si sta bruciando il tacchino!» esclamò Francesca correndo in cucina «Che rimbambita... che me dite di un po' di musica?» Amedeo si alzò e accese lo stereo e una melodiosa canzone fuoriuscì dalle casse era "Let it snow" di Michael Bubblè.
«And since we've no place to go, let it snow, let it snow, let it snow» canticchiò Thomas all'orecchio della sua donna abbracciandola «Sarebbe fantastico..» sussurrò accucciandosi di più a lui.
«È pronto. Sedetevi tutti.» fortunatamente la tavola era proprio in salone quindi dovevano alzare le chiappe dal divano per metterle sulla sedia.
La tavola era stata apparecchiata molto bene per sette con tovaglioli e posate rosse.
Mangiarono un delizioso tacchino ripieno accompagnate da originali patate dell'Emilia Romagna, insalata di pasta, l'unico fallo era stato il vino molto scadente secondo Thomas che fortunatamente aveva portato con se, un buonissimo vino italiano ovvero l'Amarone della Valpolicella.
«Alla salute!» tutti bevvero tranne Isabelle che si limitò alla Coca-Cola.
Dopo aver mangiato, chiacchierarono molto, raccontando qualche aneddoto «Aveva la dentiera nella borsa.» esclamò Flavio e Jack si piegò dalle risate.
Francesca guardò l'orologio, mancavano cinque minuti a mezzanotte così in fretta e in furia, si appostarono fuori intorno al falò creato per mangiare i marshmallows*

«Cinque, quattro, tre, due, uno... Buon Natale!» si abbracciarono tutti a vicenda scambiandosi i regali portati e bevendo altro vino e dando un vero e proprio inizio alle danze.
«Buon Natale Belle» disse Jack porgendo una scatoletta ad Isabelle che lo prese e gli sorrise. Lo aprì e trovò un ciondolo molto particolare, stile indiano tribale. Aveva molti colori sgargianti «È un ciondolo porta fortuna» disse Il Ribelle cercando di decifrare la sua espressione.
«Ma è fantastico! Grazie Jack» esclamò la ragazza abbracciandolo e lui le lasciò un bacio in fronte. «Anch'io ho qualcosa» Isabelle estrasse dalla tasca del pantalone una busta argentea e Jack aggrottò la fronte  «Ma non dovevi..» Isabelle scosse la testa «Ti dovevo tutto»
Jack aprì la busta e all'interno trovò un modulo di iscrizione da mille dollari ad un'accademia per barman a New York.  Aveva chiesto un piccolo favore a Thomas.
Jack pianse come un bambino e abbracciò Isabelle «Non sai quanto sono felice, è il regalo migliore. Ti voglio bene, americana.» la strinse così forte e pianse sulla sua spalla.
«Devi ringraziare Thomas, l'ha pagato lui» il ragazzo con ancora gli occhi bagnati si avvicinò a Thomas e lo abbracciò forte «Grazie amico»
Dopo una serata semplicemente fantastica, era ora di andare. Amedeo si era strafatto d'erba infatti avrebbe dormito da Francesca e Flavio era ubriaco.
«A domani da noi, non portate il vino» disse Isabelle salutando tutti. Appena misero piede fuori, cominciò a nevicare.
«Let it snow, let it snow, let it snow» urlò a squarcia gola Isabelle felice. Stava nevicando ed era accanto all'uomo che amava. Una volta saliti in macchina guardò il suo uomo e lo ringraziò «Perché mi ringrazi?» le chiese
«Perché sono felice come mai, perché tu mi rendi speciale e felice, perché oggi é stato un giorno perfetto e tutto grazie a te» Thomas la baciò con amore «Ti amo, Garred» gli disse sorridendo perché sapeva che lui odiava quel nome «Sei pessima ma ti amo tanto anch'io» la baciò di nuovo ma con veemenza, anche lui era così felice. Aveva trascorso la serata migliore della sua vita accanto a l'unica donna che avrebbe per sempre amato.

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