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"Scoprimi adesso prima che lo faccia qualcun altro"
-Haruki Murakami

Avevano trascorso delle bellissime vacanze a Milano in compagnia di amici ma era ora di tornare a casa. La sera prima ovvero a Capodanno avevano festeggiato con i fuochi d'artificio e spumante a gogo a Modena dopo una serata gala. Gli amici di Isabelle si erano comportati benissimo e si erano vestiti stupendamente.
Isabelle aveva dato a Thomas il suo regalo di Natale a casa ovvero: un grande telo che la ritraevano nuda con un velo in testa e le mani sul pancione e una serata hot con tanto di completino e manette. Quella sera Thomas era stato il suo schiavo e si era eccitato tantissimo. Ovviamente il telo andava custodito al nascosto perché solo lui poteva ammirarlo quando voleva. Invece lui ad Isabelle aveva regalato una serenata direttamente cantata da lui con l'arpa.
Da piccolo il padre lo avevo costretto ad imparare a suonare uno strumento e lui scelse l'arpa perché lo trovò uno strumento difficile ma affascinante ed erano proprio quelle caratteristiche che lo affascinarono ma all'età di diciassette anni smise promettendo a se stesso di non suonarla più.
Era il giorno della partenza ed erano tutti in aereo ovvero: Isabelle Thomas, Francesca, Rebeca, Jack, Flavio e Amedeo.
Erano tutti elettrizzati specialmente Jack, non faceva altro che parlare e riparlare delle sue aspirazioni e obbiettivi. Isabelle era crollata sul sedile insieme ad Amedeo mentre Francesca ascoltava la musica, Rebeca leggeva una rivista di moda, Flavio mangiava e Thomas faceva il sudoku.
Dopo otto ore di viaggio, atterrarono all'aeroporto di New York e la prima cosa che fece Jack fu baciare l'asfalto americano.
Salirono tutti in limousine elettrizzati e si diressero verso Villa Willows, avevano un matrimonio da organizzare.
Siccome la villa aveva cinque stanze, ognuna aveva la sua.
Disfecero le valigie e nel frattempo Consuelo preparò le crep per tutti.
Thomas aveva molto lavoro da fare così corse in azienda ad aiutare Patrik. In serata doveva andare alla location con Isabelle per le prove.
Fortunatamente Michel aveva organizzato tutto per filo e per segno non tralasciando niente.
Dopo aver mangiato le crep con i suoi amici, Isabelle decise di portarli in giro per New York così salirono sulla Jaguar e sfrecciarono per le strade di Manhattan.
Fecero shopping, comprarono di tutto e di più.
Verso sera si fermarono al Mohito, tutti volevano andare in discoteca tranne Isabelle ma per accontentarli ce li porto, più tardi li raggiunsero Thomas e Patrick.
Gli amici di Isabelle si scatenarono in pista mentre lei si limitò bicchieri e bicchieri d'acqua.
Verso le due del mattino, Thomas decise che era decisamente ora di andare via. Era arrabbiatissimo con gli amici di Isabelle, lui lavorava e non poteva permettersi di stare sveglio fino a tardi, Isabelle era incinta ed era ovvio che non poteva stare dietro ai suoi pazzi amici in più aveva un matrimonio alle porte e sua moglie doveva stare bene.
Amedeo e Francesca erano ubriachi, Jack stava limonando con due finte bionde e Flavio era ancora in pista a ballare. Grazie all'aiuto di Patrick, riuscì a caricare tutti in macchina e lì portò nelle rispettive stanze.
Stremato si fece un bagno caldo, prese una sigaretta e dopo anni aspirò la nicotina, la sua amante eterna. Quando si sentiva male gli basta fumare e tutto passava. Amava il bruciore che gli provocava alla gola era così eccitante. Si sentì pazzo in quell'istante.
Dopo un bagno rilassante si lavò i denti per togliere l'acido che gli lasciava il fumo e andò in camera da letto. Si stese accanto alla donna che era accucciata in posizione fetale e l'abbracciò posando le mani sul pancione.

La mattina seguente Isabelle si svegliò con un forte mal di testa, ricordava la sera prima, non aveva bevuto ma lo stress era tanto...

Gli inviti al matrimonio erano stati distribuiti da Michel a tutti e tutto era finalmente pronto. Avevano ingaggiato una band del Texas, erano molto bravi e Isabelle li aveva ascoltati in tv. Giornalisti e fotografi erano stati inviati a quest'evento che sarebbe comparso dappertutto, sarebbe stata una cosa in grande.
Quella mattina alle dieci, Isabelle aveva le prove con le amiche per la sorpresa a Thomas e a pensarci mugolò dallo stress. La testa le faceva così fottutamente male.
Alla fine si alzò dal letto, Thomas non le era accanto probabilmente era andato a lavorare.
Si diresse verso il bagno e si fece una doccia calda, indossò un felpone bianco di lana e un pantalone largo nero.
Scese in salone e sentì l'odore di bacon.
Quando si fermò al salone, vide la tavola apparecchiata e i suoi amici che si abbuffavano. "Strano si sono svegliati presto!" Pensò Isabelle
«Giorno sudditi, ho notato che vi siete svegliati presto.. mi fa piacere.» prese posto a capo tavola e tutti la guardarono straniti «Che c'è?» chiese Isabelle aggrottando la fronte. «Sono le dodici e tu dici presto?» La camomilla che stava bevendo le andò di traverso, aveva le prove per le dieci ed era in ritardo di due ore!
Senza finire la colazione, prese la mano alle ragazze e le tirò fuori casa «Restate qui, chiamerò Thomas. Noi abbiamo la prova abiti. Ciao» corse verso la macchina e sfrecciò via verso la palestra "Freedom"
«Ma che problemi hai? Io stavo mangiando!» le urlò contro Francesca «Avevamo le prove per il balletto alle dieci!» le urlò contro tenendo lo sguardo sulla strada «Bastava chiamarle e posticipare!» si intromise Rebeca. Isabelle cercò il cellulare ma si rese conto che non ci era uscita così prese quello della macchina e chiamò Thomas.
«Isabelle dove sei?»
«Thom sto andando in centro con le ragazze. Chiama Iliana e dille che stiamo venendo»
«Okay ora concentrati sulla strada. Ti amo ciao»
«Ciao»
Dopo quindici minuti, si fermò davanti alla grande insegna "Freedom" le aspettavano sgrida, rimproveri e dure prove.

***

«È troppo stretto» Isabelle, Iliana e Franca avevano già comprato gli abiti precedentemente. A quanto pare quello di Rebeca era troppo stretto quindi la sarta dovette scucirglielo e ricucirlo al momento, trascorsero due ore girandosi i pollici ma per una buona causa.
Era ora di andare a viziarsi un po', Franca portò tutte le donne in un centro estetico per manicure e pedicure, massaggio rilassante e una maschera di fango. Una pura goduria per ogni donna.
Verso sera andarono tutte da Iliana per una serata esclusivamente per donne, Isabelle era stanca morta e per poco non dava di matto, doveva assolutamente sfogarsi con qualcuno così decise di scrivere alla sua ancora.

Da: Isabelle Johnson
A: Thomas Willows

Thom sto morendo, qui parlano di stupidaggini e io sono incredibilmente stanca, sarà la seconda bottiglia di succo di frutta che finisco per lo stress... Non ce la faccio più
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Fortunatamente la replica non ci mise tanto ad arrivare.

Da: Thomas Willows
A: Isabelle Johnson

Amore mio ti vengo a prendere, non ti puoi stressare! Le tue amiche mi fanno incazzare perché lo sanno che sei incinta.
Ora vengo. Iliana compresa.
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Poco dopo arrivò Thomas e con la scusa che aveva un importante appuntamento a cui doveva partecipare anche Isabelle, la portò via.
«Grazie, stavo decisamente morendo» disse Isabelle sbuffando, lentamente si addormentò sul sedile e una volta arrivati a casa, Thomas per non svegliarla, la portò a mo' di sposa fino in camera, le levò i vestiti e la coprì.
Anche lui si cambiò e abbracciato alla futura moglie si addormentò sognando il giorno delle sue nozze.

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