Cap 21

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Sono seduta in una vasca da bagno strofinandomi il corpo con forza.

Alexander non ha fatto troppe storie nel lasciarmi andare, ma ha insistito che prima mi facessi il bagno e che aspettassi che i miei vestiti fossero asciutti, a meno che, parole testuali, "desiderassi andarmene in giro indossando un informe sacco di patate".

Storco il naso. Volendo avevo un cambio, ma in effetti non mi andava di usarlo già il primo giorno, rimanendo poi senza nulla in caso di problemi più gravi.

E così, sto perdendo altro tempo.

L'unica cosa positiva è che Nive può giocare con Ashton ancora un po'.

I due si sono affezionati davvero molto, e incredibilmente in fretta.

Mi passo la spugna sulla schiena, riflettendo. Dev'essere stato proprio il lupo nero quello che ho visto quando, insieme a Dow, mi dirigevo verso l'accademia.

Su questo mio fratello aveva torto, che non esistono lupi neri viventi. Ashton in qualche modo deve essersi salvato dalla strage.

Ma il motivo per cui lui e Alexander vivono in questa casa sperduta, addirittura nel regno dei neri, rimane un mistero. Probabilmente è legato alla profezia.

Quando tornerò indietro con Dow e Jeis, potrei davvero considerare di fermarmi qui per un po'. Per Nive, e per provare ad avere una risposta a tutte queste domande. Ma ora ho fretta.

Esco dalla vasca e mi friziono con una spugna, poi mi rimetto i miei vestiti.

È bello avere addosso qualcosa di diverso da una camicia da notte ballonzolante.

Mi riallaccio anche le armi.

Poi scendo, tornando in cucina.

L'unica presente è Nive, che mi da il bentornato con uno scodinzolio festoso. Sta mangiando voracemente e di gusto il pollo che ho avanzato. Accidenti, io avevo ancora fame.

Con sorpresa però, vedo che Alexander deve essere riuscito a salvarmene un pezzo, perchè è su un piatto diverso sul tavolo. Sorrido e lo addento.

Intanto guardo orgogliosa la mia partner; non è più la gracile palla di pelo che ho visto la prima volta che sono entrata nella Nursery, che quasi bisognava imboccare per costringerla a mangiare più di un paio di bocconi. Adesso è una cucciola in ottima forma, e anche se la dolcezza negli occhi rimane immutato, fra forse un paio di mesi sarà già più che in grado di portarmi in groppa, alla pari dei suoi compagni di giochi.

E probabilmente anche Jamal si pentirà di averla scartata, un giorno. Ne sono certa.

Finisco di mangiare e mi alzo, lasciando una grattatina sotto il mento alla cucciola che chiude gli occhi beata.

Poi vado a cercare Ashton e Alexander. Esco dalla porta della cucina senza far rumore, più per abitudine che per nascondermi, e arrivo all'esterno. Sul momento non li vedo, quindi decido di fare un giro attorno alla casa.

Scopro dove sono grazie alla voce arrabbiata e preoccupata di Alexander, che spicca netta anche se si capisce che sta cercando di tenerla bassa.

-Non puoi essere serio- dice, vibrante -È una follia!-

Faccio per girare l'angolo ma mi blocco, vedendo il ragazzo in piedi davanti al lupo, i pugni serrati e il capo chino. Non riesco a vedergli gli occhi perchè mi dà le spalle. Ashton invece è accucciato davanti a lui, ma nonostante questo la sua posa non appare affatto rilassata.

È serio e attento, e tiene il muso rivolto verso l'umano. Solo per un attimo alza lo sguardo verso di me, ma non fa altro segno per rivelare che si è accorto della mia presenza.

Al contrario, fa un mugolio dolce ma pressante nei confronti di Alexander.

Capisco di essere arrivata nel mezzo di una conversazione importante e privata e subito faccio per andarmene, non volendo ascoltare di più. Ma le parole successive del ragazzo mi fermano.

-Certo, lo so anche io che se le lasciassimo andare non durerebbero un giorno- dice questo, esitante -Però.. Da qui a fare un rischio simile..-

Il verso del lupo si fa ancora più incalzante, e il biondo sospira. -Vuoi farlo per Nive, si. Ho capito. Ma perchè?-

Impietrisco. Stanno parlando di noi, mi sembra evidente. Ma c'è un altro particolare che mi lascia ancora più perplessa.

Alexander sembra capire quello che dice Ashton. Ma capirlo sul serio.

In genere, un cavaliere può cogliere dei segnali che il suo partner gli invia. Come risposte positive o negative a una domanda, gioia oppure pericolo. Un cavaliere più bravo e più in sintonia con il lupo, come Dow, riesce a cogliere maggiori sfumature da dettagli quasi impercettibili, come ad esempio la direzione da cui arriverà una minaccia dal movimento di un orecchio.

Quello che sta facendo Alexander invece, è diverso. Per lui ogni verso o movimento del lupo nero sembrano avere una voce e un significato più che preciso, come se fosse davvero in grado di comprendere e comunicare nella lingua dell'animale. Non ho mai visto nessuno fare una cosa del genere.

Onestamente, non lo credevo neanche possibile.

Nel frattempo Ashton si produce in una specie di mormorio di gola.

Il ragazzo alza la testa stupito, e gli cadono letteralmente le braccia.

-Mi stai dicendo che lei è... Oh- scuote la testa incredulo, senza terminare la frase, e poi ripete -Oh-.

Sto friggendo di curiosità. Si parla della mia partner.. Voglio sapere di cosa si tratta. Però non posso farmi avanti e chiederlo, o Alexander saprebbe che ho origliato. E sono più che sicura che non la prenderebbe gran che bene.

In un certo senso, avrebbe ragione. Anche se parlano di noi.

Il ragazzo si passa una mano sulla fronte, e fa scorrere lo sguardo in giro come riflettendo. Mi nascondo subito dietro la casa per paura che mi veda.

Quando poi torna a parlare, la sua voce è diversa. Quasi dolce.

-D'accordo allora- dice, con un mezzo sorriso -Se è così importante per te non posso certo fermarti. Però so che sai che quello che ci ha detto di voler fare Lux è quasi un'impresa suicida. Nessuno è mai riuscito a liberare un Loro prigioniero. Quindi dimmi solo.. Ci hai pensato bene? Hai valutato tutti i rischi? Sai bene cosa ci farebbero se scoprissero della tua esistenza.. Dopo tutto quello che abbiamo già passato per sparire. Ne sei assolutamente sicuro?-

Non ho bisogno della comprensione di Alexander per capire il significato della risposta del lupo. È un verso deciso, sicuro.

E assolutamente affermativo.

Il giovane sospira -E sia, allora. Facciamolo. Non sarai stato certo tanto folle da sperare che dopo tutto questo tempo insieme ti lascerò andare da solo così...-

Mentre Ashton lo ripaga con una sonora leccata, decido che è il momento di rientrare in casa.

Trovo Nive che ha finito di nutrirsi, e mi aspetta pazientemente seduta vicino al mio zaino. Mi accovaccio davanti a lei.

-Di' un po'- le chiedo -Ma tu lo sai cosa sei per Ashton?-

I suoi occhi sembrano quasi brillare di gioia, mentre lei ripete quel mormorio di gola che ha fatto il maschio prima. Purtroppo, però, al contrario di Alexander io non so dargli un significato.

Come ad averlo evocato, improvvisamente il ragazzo appare sulla porta. Sulle spalle porta uno zaino simile al mio.

-Sei pronta?- domanda, in tono incolore. E poi, vedendo che sto fissando il suo zaino, dice un'altra frase.

-Nel caso te lo stessi chiedendo, io e Ashton veniamo con voi-

Wolf's Knights - BrothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora