Cap 36

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Il tempo sembra rallentare, mentre il soldato si avvicina ad Alexander con la spada tesa.
Lui non se ne accorge.
Allungo la mano in avanti mentre la bocca mi si apre in un grido silenzioso. E non mi accorgo del braccio di mio fratello che si stacca dalle mie spalle.
Quello che Dow fa dopo è un movimento che io non sarei mai capace di riprodurre.
Quasi non lo vedo in realtà, lo scatto che lo porta davanti al soldato; so solo che questo un attimo prima sta puntando Alexander, e subito dopo mio fratello ha fatto incrociare le loro lame, e con una rotazione del polso fa volare in aria quella del nemico, afferrandola lui e usandola per staccargli la testa in un movimento fluido.
Mi si afflosciano le ginocchia e cado in terra, mentre ricomincio a respirare.
Un soldato mi vede e cerca di approfittare della situazione caricandomi. Dow gli tira la spada in testa prima che possa anche solo avvicinarsi a me.
-Lux vieni qui!- urla.
Alexander sentendo una voce così vicina si gira di scatto, sempre con la spada in mano e gli occhi chiusi. Dow gli blocca il polso prima che possa fare danni.
-Buono ragazzo- gli dice secco.
La pozione che mi ha dato Alexander ha avuto un successo incredibile. Mio fratello è ritto in piedi senza sforzo, la spada in mano e lo sguardo fiero. È il guerriero che conosco.
Jeis alza la testa dai nemici che sta affrontando e lo vede. In due balzi è da noi.
-Jeis- Dow abbassa la spada e appoggia la fronte sul muso del lupo. -Amico mio, che ti hanno fatto?- chiede teneramente.
Sorrido. Mi erano mancati.
Mi rialzo in piedi e corro verso di loro, prima che qualcun altro mi prenda di mira.
Appena arrivo sento il bisogno di afferrare la spalla di Alexander, per verificare che c'è, è ancora vivo, è ancora con me.
Lui si irrigidisce, poi in qualche modo pare riconoscere il mio tocco. -Lux?-
-Mi sembra ovvio- rispondo, cercando di tenere la voce ferma. -Altrimenti ti avrei già affettato. Ci è mancato poco, comunque. Se non fosse stato per mio fratello..- mi interrompo, incapace di dirlo. -Non farmi mai più uno scherzo del genere. Ho avuto paura-
Lui ammorbidisce la sua espressione e posa una mano sulla mia. -Scusami piccola. Non volevo farti preoccupare-
Trattengo le lacrime.
Ho passato troppe cose con Alexander in questi giorni per permettermi di perderlo. Non posso perderlo. Non lo sopporterei.
Senza parlare di cosa proverebbe poi Ashton..
Un ringhio mi riscuote. Ashton! I soldati con le lance lo hanno chiuso contro un muro, e lo stanno pungolando. Lui si dibatte, ma non riesce a liberarsi.
-Ashton!- Esclama Alexander, girandosi di scatto verso la direzione da cui proviene il ringhio. Ma accecato non può fare nulla.
Io estraggo la spada.
Nive è semplicemente più veloce.
Con un balzo piomba alle spalle dei soldati, e ne azzanna due prima che questi abbiano il tempo di reagire. La formazione si rompe ed Ashton salta fuori, mettendosi subito davanti alla piccola che nel frattempo è stata raggiunta da altri soldati.
Che stanno cercando di circondare anche noi. Alexander mi sta ancora tenendo la mano. Dow nota subito la situazione.
Si stacca da Jeis all'istante, risollevando a spada, pronto a combattere.
-Lux, non c'è tempo! Dai un emostatico al tuo amico- esclama serio, dal momento che sono ancora attaccata ad Alexander -Le ferite sulla testa sanguinano molto, così anche se si pulisce continuerà ad entrargli sangue negli occhi e in combattimento sarà inutile-
Parla con tono autoritario, deciso. Non è mio fratello in questo momento. È il capitano Dow, l'orgoglio dell'armata bianca.
Faccio come mi ha detto, mettendo un emostatico in mano ad Alexander. Poi affianco Dow, impugnando la spada a mia volta.
Lui mi rivolge un piccolo sorriso affettuoso. -Fammi vedere com'è migliorata la mia pazza sorellina, che ha affrontato l'impero nero per me-
Io sorrido. E obbedisco. Salto in avanti brandendo la spada, roteando la mia arma contro i soldati nemici. Accanto a me mio fratello.
Dow è straordinario. Copre alla perfezione ogni mia mancanza, e si muove con un'abilità e una destrezza che non potrei neanche sognare.
Ho sempre saputo che era bravo. Ma capisco solo ora quanto si sia sempre in realtà trattenuto nell'allenarsi con me.
In pochi minuti ci riuniamo in un unico gruppo con Ashton e Nive, e Alexander si è ripulito gli occhi dal sangue.
Capisco che qualcosa non va quando mio fratello inciampa, e sebbene resti in piedi la sua presa sulla spada sembra perdere vigore.
Impallidisco. L'effetto della pozione sta terminando.
Scambio un'occhiata con Alexander, che conferma la mia opinione.
-Dobbiamo uscire di qui! Subito!- esclama.
Vedo gli occhi di mio fratello saettare freneticamente in cerca di una via d'uscita, una qualche soluzione.
Per poi fermarsi.
Seguo la direzione del suo sguardo e vedo un ragazzo con i capelli rossicci, con un'espressione dura e l'uniforme più elaborata rispetto agli altri.
Ho appena il tempo di notarlo. Con un ultimo, disperato scatto Dow si fa strada fra i soldati nemici e si porta alle spalle di quel ragazzo, circondandogli il braccio con il collo e posandogli la lama sulla gola.
-Adesso basta!- urla, autoritario.
-Fermi! Calate le armi!- gli fa eco una voce tonante pochi secondi dopo -Quello ha mio figlio!-
E i soldati si immobilizzano.
Ci mettiamo qualche secondo a realizzare cos'è successo. Mi guardo attorno, circospetta, vedendo che i nemici hanno smesso di attaccarci.
Dopo il cozzare delle lame e i rumori della battaglia, questo silenzio carico d'attesa è quasi irreale.
Lentamente, alzo la testa.
A urlare è stato un uomo con i capelli rossi ormai brizzolati, e i tratti somatici incredibilmente rassomiglianti a quelli del ragazzo che Dow sta tenendo in ostaggio. La parentela fra i due è inequivocabile.
L'uomo si sporge dalla balaustra a cui è affacciato con occhi spiritati. Ha l'aria da comando.
Con un brivido, realizzo che dev'essere il direttore della prigione. E mi ricordo quello che ha detto la guardia tricheco, che era direttamente il figlio del direttore a occuparsi di Dow.
Quindi il ragazzo che mio fratello sta minacciando..
È il suo carceriere.
Mi sale un immediato moto d'odio nei suoi confronti, e stringo più forte la spada. Lo ucciderei.
Il direttore invece si rivolge a Dow con voce furente.
-Maledetto. Dannato! Come osi prendere in ostaggio mio figlio? Con quale coraggio? Con che diritto? Lascialo!-
-Non mi sembra che vi siate fatti queste domande quando pensavate a come trattare me- risponde mio fratello, impassibile.
-Tu eri il mio prigioniero!-
-E adesso suo figlio è il mio- ribatte Dow -È la guerra, direttore-
L'uomo sta quasi schiumando di rabbia, ma lui non lo calcola più. Un fischio e Jeis è al suo fianco.
Mentre monta, a fatica, costringendo il figlio del direttore a seguirlo, non vola un fiato.
-Lux- dice poi, invitandomi a raggiungerlo.
-No- Alexander mi ferma mettendomi una mano sulla spalla -Il tuo lupo è stanco quanto te. Tre persone sarebbero troppe. Lux verrà con me-
C'è uno scambio di sguardi silenzioso, poi mio fratello annuisce. D'altronde Alexander ha ragione. Non voglio far sforzare Jeis.
Monto sul lupo nero dietro il mio amico, con Nive che subito ci si affianca. Jeis chiude la cucciola dall'altro lato.
Ora che l'effetto della pozione è finito, noto che di nuovo mio fratello fa fatica a mantenere una postura eretta. Il figlio del direttore, davanti a lui, non fiata. Ha un'aria impaurita, eppure in qualche modo riesce ancora a conservare uno sguardo fiero.
Ci avviamo verso il cancello dell'uscita in silenzio, senza che nessuno osi fermarci.
-Te la farò pagare cane!- urla ancora il direttore -Giuro che te la farò pagare!-
Nessuno di noi si gira.
Una volta oltrepassato il cancello, i lupi iniziano a correre per le strade, Ashton in testa.
Rischiamo di far ribaltare una carrozza elegante, e mentre i cavalli si impennano noto per un attimo al suo interno un uomo con il volto rubizzo e folti baffi neri, prima che questi si ritiri lontano dal finestrino.
Ma non mi importa. Non ci faccio caso.
Non faccio caso più a niente. Sono semplicemente troppo felice per badare a qualsiasi cosa.
Ho un solo pensiero in testa.
Ci sono riuscita. Mio fratello è libero.
Possiamo tornare a casa.

Wolf's Knights - BrothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora