Cap 19

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Mi sveglio di scatto, con un gran mal di testa. Che è successo?

Mi ricordo di essere passata con Nive attraverso il confine, poi il campo dei fiori e...

Oddio! I fiori. Il loro profumo doveva emettere qualche sostanza stupefacente.

-Nive!- esclamo, tirandomi seduta di scatto.

Un giramento di testa mi fa ricadere su un letto.

Ma che ci faccio poi su un letto? Mi guardo intorno, mettendo a fuoco. Sono in una stanza quadrata di legno, abbastanza piccola, con lo spazio per il letto, un comodino e la scrivania.

Per terra c'è un tappeto fatto a mano, e nell'aria si sente un penetrante odore di menta.

Dalla finestra filtra luce arancio. Sgrano gli occhi. Non può essere già il tramonto..

Ma dove sono? Come a rispondere alla mia domanda, la porta si apre.

Un ragazzo entra, con uno sguardo accigliato.

-Ah- commenta, senza dare intonatura alla voce -Ti sei svegliata-

Sbatto un paio di volte le palpebre, mettendolo a fuoco.

Deve avere qualche anno più di me; ha i capelli biondo platino scompigliati come gli aculei di un istrice e gli occhi neri come il carbone, ma profondi come un pozzo.

-.. Dove sono?- chiedo -Chi sei?-

Lui inarca un sopracciglio. -Non ti hanno mai detto che è da maleducati chiedere il nome senza presentarsi?-

-No- ribatto scontrosa, per puro spirito di contraddizione. In realtà Dow me lo avrà ripetuto qualche centinaio di volte, ma questo tizio non può saperlo.

Lui si limita a inarcare il sopracciglio -Beh, il nome è secondario, io tanto so giá qualcosa di te, quindi parto avvantaggiato: sei imprudente, sconsiderata, non ascolti, non hai un minimo di riconoscenza. E russi.-

-Io NON russo!- esclamo, punta sul vivo. -E neanche tutte le altre cose che hai detto-

-Ah no?- lui mi guarda fisso e improvvisamente sembra arrabbiato. -Di' un po', hai idea di come si chiamano i fiori su cui hai deciso di schiacciare un pisolino??-

Mi incupisco e abbasso gli occhi.

-.. No- rispondo.

-Si chiamano fiori della perdizione. il loro profumo inibisce i sensi e la volontà di colui che lo ascolta e lo rende succube di sé. Fortunatamente sui lupi non ha effetto. Se tu non avessi ignorato i richiami della tua partenr non saresti stata assoggettata, non ti ha insegnato nessuno che devi sempre prestarci attenzione? Se non avesse chiamato aiuto saresti ancora lì. Grazie al cielo ci ha trovato e siamo riusciti a portarti qua, ma tu non hai idea del rischio che ho corso anch'io per prenderti dal mezzo di quel dannato campo. E se non ti avessi tirato fuori sai cosa sarebbe successo?-

Lo chiede con un tono tale che non ha bisogno di darmi una risposta, ci arrivo da sola. Se non mi avesse trovato nessuno, restando in quella specie di coma indotto dal profumo senza nutrirmi in nessun modo, sarei morta.

Rabbrividisco. Che fine stupida. E tutto perchè non ho prestato attenzione ai segnali di Nive. Inizio a capire perchè questo ragazzo si è fatto un'opinione di me così negativa. Probabilmente anche io mi sarei fatta un'idea simile di me stessa.

-.. Hai ragione sono stata una stupida- ammetto, sorprendendolo. -Ero di fretta e non ho riflettuto sulle mie azioni e sugli eventuali rischi. E non ho ascoltato Nive. Ho visto quei fiori così belli... E non ho pensato che anche la bellezza può essere fatale. Ho dimenticato di non fermarmi alle apparenze, anche se mio fratello me lo dice sempre. Sono stata una sciocca, e ho quasi perso tutto. Avrei dovuto saperlo che tutto in questo regno è pericoloso...-

Wolf's Knights - BrothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora