-Non se ne parla-
Dow si passa una mano fra i capelli, ora lavati e pettinati. Indossa dei vestiti di Alexander, che gli vanno un po stretti. E sembra quaai il solito Dow.
-Lux, dobbiamo partire- insiste -Siamo stati fermi troppo a lungo. Non possiamo rischiare che qualcuno ci scopra-
-Non sei ancora guarito fratello!- protesto -Non possiamo muoverci, rischiamo una ricaduta-
Lui sospira. -Lux, sto bene. Non dico di fare chilometri, ma almeno spostarci di poco, per sicurezza. Jeis è d'accordo-
Alexander è seduto di lato e si lascia scappare una risatina.
Lo fulmino. -Che c'è??-
-Oh, niente- dice lui, sarcastico. -Solo che è un piacere vederti discutere con qualcuno testardo quanto te, per una volta-
Lo fulmino ancora una volta.
Il figlio del direttore ridacchia. -Non ha tutti i torti sapete? È un vero spasso-
Nonostante sia un prigioniero, sembra non riuscire a capire che deve stare zitto. Forse in circostanze diverse lo avrei trovato anche gradevole. Ora lo odio e basta.
-Stai zitto Derek- ringhia mio fratello.
Francamente, un po' mi ha stupito il fatto che sapesse il nome del suo carceriere. É qualcosa di sbagliato.
Lui scrolla le spalle -Okay, okay. Piuttosto ragazzi, avete intenzione di continuare a litigare ancora per molto? Perchè l'ora di pranzo è già saltata e sto iniziando a morire di fame-
-Abbiamo qualcosa più importante a cui pensare dei tuoi problemi di stomaco- replica Dow.
Il ragazzo alza un sopracciglio. -Dico, io ti ho mai fatto saltare un pasto?-
Chiede in tono di rimprovero.
Mio fratello si sforza non poco per non saltargli alla gola.
-Perchè non stai zitto?- consiglio io.
Lui sospira. -Siete ingiusti lo sai?- commenta -Dopotutto io gli ho salvato la vita, al tuo fratellino. Che fra parentesi, ha ragione. Dovremmo muoverci da qui-
Io e Dow lo guardiamo, stupiti.
-Come sarebbe che gli hai salvato la vita?- sbotto, nello stesso momento in cui mio fratello esclama -Mi stai dando ragione?-
Lui alza gli occhi al cielo, indolente -Allora.. Si, gli ho salvato la vita e si, ti sto dando ragione. Ora che ne dite se primo, mi date davvero qualcosa da mangiare e secondo, ce ne andiamo da qui? Che ci crediate o no non ci tengo neanche io a rivedere mio padre. Che poco ma sicuro ci sta cercando. Quindi sarà il caso di muoverci, siamo fermi da troppo tempo-
Qualcosa, nei suoi occhi e nel suo tono, mi dice che è serio. Ma non posso fidarmi di lui. Non dopo le ferite che ho visto su mio fratello.
Ed è stato lui a fargliele.
Prendo un respiro.
-Va bene, ci muoviamo- decido -Ma senza correre. Faremo una marcia lenta, e appena ho il sospetto che tu inizi a stillare anche solo una goccia di sudore di troppo ci fermiamo a tempo indeterminato-
Dow sospira con una mezza risatina. -Va bene piccola. Il capo sei tu-
-Puoi dirlo forte che lo sono- borbotto, divertita a mia volta. Ma sono seria.
Mio fratello deve stare bene. Non voglio vederlo più soffrire.
Lui percepisce i miei pensieri e mi lascia un bacio sulla fronte, dolcemente. -Lux, sto bene. E tutto questo grazie a te. Non c'è più bisogno che ti preoccupi per me piccola-
Annuisco, mordendomi le labbra.
Lui sorride e mi scompiglia i capelli, come ha sempre fatto, come sarà sempre.
Mio fratello è inconfondibile.
Sale su Jeis con un movimento fluido, ma non riesce a nascondere del tutto la smorfia di dolore che gli provocano le ferite. Mi incupisco.
Anche se dice di star bene, ce ne vorrà di tempo prima che vada tutto a posto davvero.
Slego Derek dall'albero, e con uno strattone alla corda lo trascino verso Jeis. Anche se odio che debba stare ancora a contatto con mio fratello.
Il rosso sale con poche difficoltà, malgrado le mani legate, e da anche un colpetto quasi amichevole al lupo. Stranamente,lui non ringhia.
Avrei preferito portare Derek su Ashton per poterlo tenere d'occhio di persona, ma Alexander aveva ragione: a parte lui, e per qualche strano motivo anche me, il lupo nero non lascia avvicinare nessun umano. I fatti subito successivi alla sua nascita lo devono avere segnato in una maniera incredibile.
Alexander mi porge una mano e io mi lascio trascinare sul dorso del lupo, con un sorriso. Come al solito, mi posiziono dietro di lui e gli cingo la vita con un braccio per stare meglio in equilibrio.
Dow ci lancia un sorrisino. Arrossisco di nuovo. Non capisco se fa apposta a mettermi in imbarazzo o se gli esce naturale.
Ho paura che si tratti della seconda ipotesi.
Siamo sul punto di avviarci quando risuona il suono di un corno da caccia.
Sia Dow che Derek si irrigidiscono a questo rumore, ma è il rosso il primo a riprendersi.
-Mio padre sta perdendo colpi. Annunciare così chiaramente la sua posizione. Non ci prenderà neanche per sbaglio.
Per voi sarà meglio andare ragazzi, no? Non vorrete cadere nelle sue grinfie- commenta leggero, dando un colpetto sul ginocchio a mio fratello.
Lui subito si riscuote e gli preme il pugnale sulla schiena. -Fammi il favore di non toccarmi- sibila.
-E io che cerco di aiutare- sbuffa il ragazzo.
Davvero non lo capisco. Ho conosciuto abbastanza persone strane, ma nessuno ce mi abbia mai disorientato quanto fa questo Derek.
Sembra quasi davvero che voglia che trionfiamo noi, per questo motivo.
Devo parlargli. O diventerò matta.
L'occasione si presenta poche ore dopo, quando ci fermiamo per riposare. Alexander prepara l'accampamento, I nostri lupi sono a caccia. Dow è semplicemente seduto a guardare il vuoto, e mi fa male vederlo così. Ma non posso andare da lui ora.
Quando mi sente avvicinarmi, Derek alza gli occhi e fa un sorriso ironico. -Quale onore. La domatrice del lupo bianco, scassinatrice di prigioni, fomentaria dell'evasione e..-
-Taglia corto- lo interrompo. -Cosa intendevi prima? Come avresti salvato Dow esattamente? E perchè sembra che quello più intenzionato a scappare da quella prigione sia proprio tu?-
Lui di nuovo sorride, indolente, appoggiandosi all'albero a cui è legato. Non sembra affatto preoccupato diessere un prigioniero. Nonostante quello che è stato fatto a Dow.
Nonostante quello che lui ha fatto a Dow. Come può pretendere diaverlo salvato?
-Credi davvero che un esercito avrebbe risparmiato un capitano qualunque finito nelle sue grinfie? Sono sicuro che tuo fratello è importante, ma non così importante per noi ragazzina. Ho dato io l'ordine di non farlo fuori. Aveva una faccia troppo carina per sprecarla così-
Impallidisco di rabbia. -Non ti credo-
Lui scrolla le spalle. -Certo, e perchè dovresti? Ho solo favorito la vostra occasione in ogni modo possibile. Le torture al tuo amato fratellino avrebbero potuto essere mille volte più pesanti. E quel movimento per prendermi da ostaggio, credi davvero non avrei potuto pararlo? Insomma, si, era bellino ma.. - sorride -Io sono un fenomeno-
Digrigno i denti. Mi è davvero difficile non portare la mano alla spada.
-E perchè lo avresti fatto? Perchè dovrei crederti? Perchè volevi che riuscissimo?-
-Ma a me non importava che voi riusciste!- esclama lui, quasi ridacchiando -Non sonodi animo nobile come te, signorina. Pronta a dare l'anima per aiutare gli altri. Quello che mi interessava era che poteste portare fuori ME-
-Perchè? Cosa c'era di tanto importante?- gli ringhio quasi in faccia.
Lui semplicemente sorride. -Questo dovresti chiederlo a tuo fratello sai? Pensi davvero che siano state un paio di frustate a ridurlo così? Mi deludi, sai? Eppure dovresti conoscerlo-
Sobbalzo, girandomi verso Dow. È ancora immobile, lo sguardo perso nel vuoto. Gli tremano le mani.
E con un groppp in gola, mi accorgo che almeno in parte Derek ha ragione. Deve essere successo qualcosa di grave per ridurlo così.
Qualcosa di più.
-Esatto- mormora la voce del roso dietro di me, stranamente serio. -Fidati ragazzina. Non hai idea di quello che succedeva a Ureht. Non ne hai proprio idea-
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Wolf's Knights - Brothers
FantasyMio fratello è forte. È gentile. Intelligente. Tutti gli vogliono bene. Tutti contano su di lui. È un cavaliere dei lupi. Il più bravo del villaggio. Anche di altri molti villaggi, ne sono sicura. Io posso contare sempre su di lui. E lui si prende c...