Cap 7

5.9K 488 14
                                    

Non c'è neanche bisogno di chiedere di aprire il portone. Le guardie ci hanno già visto, e lo spalancano per noi.

Jeis avanza fiero in mezzo, senza sprecare neanche un secondo per guardarsi intorno e puntando dritto alla sua destinazione. E così Dow. Dritto, fiero, deciso. Cavaliere nel corpo e nell'anima, tanto che molti apprendisti si fermano a guardarlo.

Me ne accorgo perchè io, invece, di secondi per guardarmi in giro me ne prendo parecchi.

È la prima volta che entro all'accademia, dopotutto. I miei occhi registrano i particolari mentre mi faccio in fretta una mappa del posto.

Subito a sinistra dopo l'ingresso ci sono le celle che immagino essere le stanze degli apprendisti. A destra invece vedo più arene di allenamento, alcune delle quali occupate.

Quello laggiù, invece... Trattengo il respiro.

-Quella è la Nursery vero?- chiedo in un sussurro a mio fratello -Il posto dove stanno i cuccioli-

Lui mi sorride. -Eh, già- risponde.

Torno subito a guardare quell'edificio. Li dentro troverò il mio partner.

-Sei nervosa?- mi chiede Dow, premuroso.

-Un po'- ammetto. Come potrei non esserlo? Si decide tutto qui. Quella che provo adesso è un'emozione che credo neanche lui potrebbe comprendere. Quando Dow è arrivato aveva già Jeis, e sapeva che sarebbe stato lui il suo compagno.

Davanti a me, invece, si spalanca l'ignoto.

Jeis si ferma, e mio fratello smonta elegantemente. -Dai, vieni- mi dice prendendomi sotto le braccia e facendomi smontare come una bambina piccola.

-Ma.. Fratellone!- protesto, sapendo che alcuni apprendisti ci stanno ancora guardando, e lui ride. Antipatico.

-Non fare l'orgogliosa mia piccola Lux- continua però a sorridere lui. -piuttosto dai, entriamo. Il direttore ci starà aspettando-

Faccio sparire ogni traccia di broncio e annuisco, perchè siamo davanti a un edificio che è sicuramente il cuore centrale dell'accademia.

Dow bussa due colpi secchi alla porta, e subito anche questa si spalanca.

Passa mio fratello e si aprono i portoni.

Lui entra subito, affiancato da Jeis, e io un passo dietro a lui. La stanza è ampia. Probabilmente progettata per contenere più umani e lupi contemporaneamente.

Il preside, un cavaliere anziano con un lupo rossiccio, è seduto alla sua scrivania. Quando ci avviciniamo alza lo sguardo.

-Dow- dice, con tono neutro -È un piacere riaverti qui-

-Anche per me signore- risponde lui umilmente.

L'uomo scorre lo sguardo da mio fratello a Jeis, fermandosi poi su di me.

-Tu sei Lux- dice, e non è una domanda -E sei qui per iscriverti all'accademia-

Annuisco -Sissignore-. A quanto pare, mio fratello mi ha già fatto pubblicità.

-Bene...- l'uomo continua a scrivere sul foglio che ha davanti, senza alzare lo sguardo.

-Sai che non si tratta di un gioco vero?- chiede, con la stessa voce neutra.

-Sissignore- dico di nuovo, un po' infastidita perchè non mi guarda ma bene attenta a non farlo vedere.

-Sei una ragazza- commenta -e sei anche piccola. Non dureresti dieci secondi. Perchè dovrei credere che hai le qualità necessarie per diventare un cavaliere?-

Questa volta sono sicura di non essere riuscita a nascondere la mia rabbia; dopotutto, non ci ho neanche provato.

Primo, io non sono piccola. Sono magra. E scattante. Sono veloce. Ma ho anche dei muscoli ben definiti. E poi, non centra niente che sono una ragazza. Sono forte. Ho le mie potenzialità. Io sono io, non una qualunque appartenete a un genere. Nessuno lo è.

-Non per il fatto che sono una ragazza o un ragazzo. Perchè sono una persona. Una persona che vuole mettersi al servizio del regno, e combattere per esso. Per aiutare la gente. E fare la mia parte.

Forse voi avete ragione, e io non sono adatta. Oppure ho ragione io e sarò un grande cavaliere. Ma se non mi è data questa opportunità, non lo sapremo mai. In quanto persona che vuole combattere al servizio del regno, non sono solo io ad avere diritto di avere una occasione, ma è anche un'occasione per il regno. Perchè ogni persona che voglia combattere per il regno deve potersi mettere alla prova per avere l'opportunità di difendere qualcosa a lui caro- dico decisa, tutto di un fiato. -Signore- aggiungo, con qualche secondo di ritardo.

L'uomo finisce di scrivere sul suo foglio. Poi posa la penna e, per la prima volta, alza del tutto la faccia e fissa gli occhi nei miei.

-Ammessa- dice, semplicemente. E io sgrano gli occhi.

Tutto qui. Sono stata ammessa. Mi giro verso mio fratello e lui mi sorride, strizzandomi l'occhio più che orgoglioso. Doveva essere una specie di esame.

Che io, a giudicare dallo sguardo di Dow, ho superato alla grande.

Il direttore si alza, e mi porge il foglio su cui a scritto fin'ora, arrotolato.

-Questo attestato dimostra la tua appartenenza alla scuola- mi dice. Il tuo alloggio è il numero sette nella zona femminile. Lì troverai la tua divisa. Da domani mattina ti unirai alle esercitazioni degli altri cadetti del tuo anno: combattimento con più armi, cura delle ferite, e più importante di tutti, incomincerai a entrare in contatto con i lupi per cercare di individuare quali, fra loro, se resisterai all'addestramento un giorno sarà il tuo compagno.-

Devo avere un sorrisetto ebete stampato sulla faccia, perchè si affretta a rimproverarmi.

-Essere ammessa all'accademia non significa che sei un cavaliere.- dice -il percorso è appena iniziato. Molti si fermano a metà strada. E non raggiungono il loro obiettivo-

-Lo so, signore- mi affretto a dire -Non sarò fra questi-

Lui mi guarda ancora un attimo, serio. Poi annuisce.

-Benvenuta Lux. Sei ufficialmente un membro della Aserâh-

E sono dentro. Uno dei momenti più importanti della mia vita si è appena avverato.

È come se fossi appena saltata all'interno di un branco di lupi, lupo io stessa, impegnata a correre insieme a tutti loro verso lo stesso traguardo.

Wolf's Knights - BrothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora