Cap 16

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(A chiunque legga.. Ragazzi io ho un problema. Metto su le immagini e dopo un paio di giorni mi dice che è impossibile caricarle. È il mio telefono che è stupido o succede anche a voi? Fatemi sapere!)

Sono seduta su un tronco caduto con le gambe divaricate e le braccia a penzoloni, in una posa che in realtà non è per niente femminile.

Non che me ne importi, in questo momento.

Giafa mi raggiunge e si siede accanto accavallando le gambe, in una posa molto più aggraziata di me.

-Hey. Come stai?-

Scrollo le spalle. -Sono viva. Tu?-

-Cinque centimetri più in avanti e rimanevo senza giugulare- replica lei, solare come sempre. Amche se non so quanta di questa allegria sia forzata.

Sospiro. Non si direbbe proprio che abbiamo vinto, dal clima cupo che c'è nell'accampamento.

Abbiamo perso dieci cavalieri. E nove lupi. Non sono neanche stata capace di guardare in faccia il cavaliere sopravvissuto al compagno; avevo paura di cosa avrei letto nei suoi occhi.

Invece noi apprendisti siamo vivi. Tutti noi.

Dopo aver visto e vissuto di persona la battaglia, non so davvero come sia possibile. Non so quale miracolo deve essere intervenuto per far si che mantenessi la mia promessa.

La maggior parte del merito va senz'altro ai cavalieri e ai lupi, che ci hanno protetto con tutte le loro forze. Poi agli insegnamenti di Crad. E alle nostre capacità personali. E si, in parte è anche merito mio.

Certo, non ne siamo usciti incolumi. Io ho una fasciatura stretta intorno all'addome, zoppico e ho altri tagli non rilevanti. Giafa ha davvero rischiato di avere la gola squarciata dalla spada di un nemico. Robert non camminerà per un po', Calla non riesce a muovere il braccio. Siamo tutti feriti.

Jamal ha il braccio e il fianco pieni di squarci dove l'ha colpito la coda della Lizza, e il naso rotto. Ma il naso è opera mia.

Però, siamo vivi. E ci riprenderemo tutti. O quasi.

Guardo Giafa. -Christian si è svegliato?- chiedo, speranzosa. Supplico, quasi.

Lei sospira -Non ancora. Ma il medico dice che è stabile, se la caverà. Anche se.. Beh, lo sai.. Per il braccio non si è potuto fare nulla, ovviamente-

Incasso la testa fra le ginocchia. È colpa mia, lo so. Ha perso quel braccio per salvare me. Il braccio destro, quello con cui usa la spada. Non potrà più combattere, o fare un sacco di altre cose.

La Lizza che ho decapitato era l'ultima rimasta. I cavalieri avevano già ucciso le altre, ma quando si sono accorti del fatto che quella mi stava puntando erano troppo lontani per intervenire.

Tutti hanno visto la scena. Hanno visto Christian spingermi, e perdere il braccio. E mi hanno visto tagliare la testa alla Lizza.

Credo che non ci sia nessuno nell'accampamento a non essersi complimentato con me per quel fendente, a parte Jamal.

Ma sinceramente, anche se in altri momenti una cosa simile mi riempirebbe d'orgoglio, ora non mi importa. Vorrei solo essere riuscita a tirarla prima che Christian perdesse il braccio, per colpa mia.

Giafa mi abbraccia. -Non è colpa tua- dice -Ha deciso lui di farlo. voleva salvarti-

- E per questo ha perso un braccio. Non vivrà più una vita normale. Dovrà perdere le sue abitudini. La sua autonomia-

-Ora non ti sembra di esagerare per un braccio?- mi rimprovera dolcemente la mia amica - Se non fosse intervenuto tu saresti morta. Invece così siete vivi entrambi. La perdita di un arto non è la fine del mondo. Può succedere. È uno dei rischi che si è disposti a correre andando in guerra.

Tanti contro una Lizza non se la cavano con così poco.

E poi, se vuole potrà combattere con la sinistra. Con un po' di esercizio non avrà problemi. Anche Crad ci fa allenare spesso con entrambe le mani, non è così difficile. Tu per esempio con la frusta hai fatto faville, oggi.

Vedrai, se la caverà egregiamente. E comunque, come ho già detto, siete vivi entrambi. Troverai sicuramente un modo di ricambiare il favore-

Annuisco, un po' rincuorata. Conosco Giafa da poco tempo, ma è già un'amica davvero importante.

Forse solo Dow sarebbe riuscito a tirarmi più su di morale. A proposito di mio fratello, chissà dov'è ora...

Mi ha detto che sarebbe venuto dopo la battaglia. Immagino abbiano finito anche loro, a questo punto. Quindi sarà qui presto.

Lo aspetto.

Passano un paio d'ore che sembrano giorni, durante le quali mi aggiro per il campo come un'anima in pena vedendo cosa posso fare per aiutare e parlando con i miei compagni per sapere come stanno.

A un certo punto sento un suono. Sembrano corni.

I cavalieri si dirigono verso la direzione di quel suono, compatti. Mi prendo un attimo e poi li seguo, di corsa, un sorriso che mi si allarga in viso.

Perchè il suono proviene da ovest.

Sono i cavalieri che vengono dall'accampamento di mio fratello. E lui è sicuramente in prima fila, come sempre. Pronto a spalancare le braccia per accogliermi.

Mi faccio largo a spintoni fra i cavalieri, ansiosa di vederlo. E arrivo davanti a tutti.

Mi blocco. Il sorriso mi si spegne, lentamente, lasciando spazio a un'espressione di incredulità.

Non lo vedo. Com'è possibile? Io lo vedo sempre.

I cavalieri che si avvicinano, una settantina all'incirca, sembrano messi ancora peggio di noi. Francamente non pensavo fosse possibile.

-Cosa è successo?- rompe il silenzio uno dei nostri.

Un cavaliere dell'accampamento ovest sospira, da sopra il suo lupo.

-un disastro. Erano più di trecento.. Noi neanche la metà...

Abbiamo provato a combattere, ma non ha funzionato. Se il capitano non li avesse trattenuti consentendoci di far crollare il valico, adesso...- e non conclude la frase, ma lascia che il suo tono la finisca per lui.

Adesso saremmo tutti morti. E saremmo stati invasi.

-Ma che stai dicendo?- sbotto, facendo un passo avanti, all'improvviso presa da un terribile presentimento -E dov'è Dow?-

Il cavaliere si volta a guardarmi, e lo vedo impallidire mortalmente. -Tu... Tu sei la sorella del capitano?-

Si sollevano bisbiglii da tutto il loro gruppo.

-Di Dow?- chiedo di rimando, l'ansia che sale -Cosa gli è successo? Dov'è?-

L'uomo prende un respiro, come se stesse radunando ogni goccia di coraggio che ha dentro di sé.

-... Lui non è qui- risponde alla fine, titubante. -il capitano... Tuo fratello è stato catturato dall'armata nera-

Perdo il respiro. C'è silenzio assoluto. Ho capito male. Sicuramente -... Cosa?-

-Mi dispiace- dice, e dai suoi occhi si vede che gli dispiace davvero - probabilmente è già morto-

E tutto perde il suo senso.

Wolf's Knights - BrothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora