Era lampante, specie sul suo volto, che c'era una qualche soddisfazione che la faceva sogghignare. Abbas roteò gli occhi al cielo quando la sua accompagnatrice incontrò il suo sguardo. Ma come aveva immaginato, nessuna sua parola era bastata a farla stare buona al palazzo reale. Nesrine aveva ottenuto ciò che voleva, anche se solo in parte. I suoi occhi, bellissimi in uno sguardo dall'apparenza angelico, guardavano in ogni angolo dove camminava alla ricerca della sua sorellina.
Niente le arrecava più soddisfazione di vederla nelle vesti di schiava. Sempre poco, rispetto alla sorte che era toccata al suo povero fratello.
Il Vizir del Faraone, del resto, aveva potuto fare poco quando se l'era vista sbucare dal forziere che aveva portato con sé. Doni di pace a quel viandante che si era autoproclamato Faraone della sua gente, degli Hyksos. Ad ogni passo in quello sfarzo regale del suo palazzo, anche di più di quello del Faraone che serviva, rimaneva meravigliato. Mai però come quando i suoi occhi colsero, nel cortile d'addestramento, i carri armati tanto decantati dagli Hyksos stessi. La loro creatura, insieme ai draghi che volavano sui tetti del palazzo.
Anche Nesrine era affascinata da quelle creature. Il suo stupore era decisamente evidente, ma fu ben presto arrestato dall'arrivare nella sala del trono dell'Hyksos.
L'uomo era addirittura più bello del Faraone stesso, di quello che lei aveva sempre conosciuto, e con la bellezza della regina era un incastro perfetto, quasi irreale. Che fosse tutto un sogno? Che fosse solo un banale scherzo degli Dei?
Haytham aprì le braccia al suo nuovo amico e quando le futili presentazioni vennero svolte, invitò i suoi ospiti a prendere parte al pasto serale con lui. L'Hyksos fu ben soddisfatto dei regali, rimanendo a contemplare un anello in particolare. Tutto d'oro con uno scarabeo impresso. Forse aveva già un'idea a chi regalarlo.
"Dunque, Vizir, prima che inizi lo spettacolo che più mi piace e sarà un omaggio anche a voi. A cosa devo la vostra presenza? O volete che indovini io?" Haytham non era un uomo alla quale piaceva girare attorno alla situazione, ma che andava subito al sodo. Sapeva del perché il Vizir era lì con la sua probabile amante, ma voleva sentirlo dalle sue labbra.
Abbas non se lo fece ripetere due volte. "Il Faraone vi ha concesso di mettere radici qui ad Avaris, ma gli sfugge del perché vi appropriate del suo titolo."
Haytham ghignò, sorseggiando del vino. "Errore, mio buon Vizir." Iniziò, pulendosi poi le labbra con le dita in un gesto nervoso. "Avaris è stata costruita dagli Hyksos. Il vostro sire ha solo dato il permesso a noi di stabilirci qui, alle rive del Nilo."
"Stavolta siete voi in errore, signore. Il mio sire è anche il vostro." In quella frase vi era un comportamento astuto da parte del Gran Vizir: quello di indagare sui veri obiettivi dell'Hyksos. Ma era certo che era molto abile anche lui in quelle manovre psicologiche.
"No, non credo." Stabilì lui, finendo il suo vino e il suo cervo nel piatto. "Ma ora basta parlare. Riprenderemo dopo il nostro discorso." Concluse, facendo cenno alle guardie di aprire le porte. Era pronto a godersi il suo spettacolo. Si mise in una posizione più comoda sulla sedia e con la mano indicò un pavimento lucido e ancora vuoto. "Godetevi lo spettacolo."
La curiosità di Nesrine la portò a guardare per prima dove l'uomo le indicava. Il Vizir dopo di lei, seguiti dalla regina e dal re degli Hyksos.
Dalle grandi porte dorate entrarono due figure femminili, vestite con abiti molto scoperti. Avevano una gonna corta, quasi trasparente dello stesso colore della carne umana, legate sotto l'ombelico. Un prezioso corpetto le copriva solo i seni, il resto era lasciato all'immaginazione e agli occhi dei presenti. I capelli di una erano rossi e ricci, lasciati liberi sulle spalle, quelle dell'altra erano neri. Erano coperte da una maschera che rappresentava Sekmeth, ma Nesrine sospettava di sapere chi fosse la donna dai capelli rossi. Anche perché era un colore che non si vedeva spesso per le donne egiziane. La sua pelle, poi, non le lasciava alcun dubbio. Era lei! Quelle squame le avrebbe riconosciute ovunque.
STAI LEGGENDO
Hyksos - La danza del drago
FantasyEgitto, sotto il regno di Ahmose I. Il faraone ha permesso al popolo nomade, chiamati Hyksos, di stabilirsi sulle rive del Nilo. Su questo sfondo si svolge la vicenda di Yassmin, una ragazza egiziana dalle origini sconosciute, ma con una particolari...