L'evento del combattimento tra il campione di Tebe e il campione di Avaris, fu subito argomento di pettegolezzo di palazzo. C'era chi già era pronto a scommettere il vincitore e chi magari sperava, in cuor suo, di sbagliarsi. Una cosa è certa: come aveva chiarito il faraone in un discorso pubblico alla popolazione degli Hyksos, il vincitore avebbe regnato su tutto l'Egitto senza esitazione alcuna, chi avrebbe perso l'incontro era condannato all'esilio. Tali voci arrivarono adirittura alle orecchie dei gladiatori dell'arena di Croconopoli, che tramite il loro padrone davano la loro disponibilità al faraone Hyksos di essere scelti a salvaguardia della popolazione di Avaris, ma Haytham aveva le idee chiare. Solo uno di loro poteva battere il campione, non ancora dichiarato, di Tebe.
Chiuso il caso della morte di Diara e spedita la regina nelle segrete, il faraone trascorreva gran parte del tempo nelle aree d'addestramento per selezionare i migliori combattenti del suo esercito. La ricerca però era mirata, profonda e quasi nessuno era all'altezza del compito.
"Fa combattere me." Disse Yassmin, una sera, dopo aver fatto l'amore con l'uomo. All'incontro mancava sempre meno e lo vedeva nel suo sguardo che, per la prima volta, era preoccupato.
"Non se ne parla, Yas." Rispose il faraone con tranquillità, guardando sul soffitto in modo pensieroso, mentre con una mano le accarezzava i capelli.
"Ma sono brava. Diara mi ha insegnato molto in questi mesi. Sarò all'altezza e difenderò il buon nome degli Hyksos." Spiegò lei, convinta e motivata più che mai. Qualche mese fa non avrebbe mosso un dito per salvarli, ed ora si ritrovava ad implorare il faraone di farla combattere per loro, designandola così campionessa di Avaris.
Haytham la guardò pensieroso. "Sì, ricordo che hai il coltello facile." Le disse ironico, facendola ridere. "Ma basterà? Non so chi designerà l'usurpatore di Tebe come campione della città. Non si è mai vista una donna combattere."
Ma sono la figlia di due Dei.
Lo stava per dire davvero, riuscì a fermarsi in tempo. Non poteva gridare ai sette venti ciò che aveva visto nella sua visione, perché non aveva prove e né ci credeva così davvero di essere la figlia di Iside e di Seth.
"Sono diversa dalle altre." Si limitò a dire, invece, guardandolo in volto.
Haytham ghignò. "Sì, me ne rendo conto." Rispose con fare allusivo, facendo scendere una mano sulle sue natiche.
"Smettila!" Protestò lei, divertita.
Tornò ad essere serio, poi, il faraone. "Perché lo fai? Non è la tua gente ed io sono solo il tuo padrone."
Yassmin poggiò il suo mento sul petto dell'uomo, guardandolo da quella prospettiva bassa, seguita sempre dal suo sguardo duro. "Perché non ho mai avuto una casa vera. Credevo di essere la figlia di due brave persone di Tebe ma ho scoperto con sorpresa di essere la figlia di un' emerita sconosciuta." Mentì, in parte.
"Davvero?"
"Sì." Ma voleva cambiare discorso. "E' Avaris casa mia. Ed è giusto che come favorita del suo faraone, dia il mio contributo."
Haytham le sorrise, tirandola su di sé per baciarla. Le pizzicò una natica per farle capire che stava nascendo nuovamente il desiderio di possederla di nuovo. A quell'invito, Yassmin aprì di più le gambe e l'accolse dentro di sé, facendo ballare i seni al suo movimento. Una visione celestiale per il faraone.
Quell'unione d'amore siglò il patto tra il faraone e la sua favorita.
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Hyksos - La danza del drago
FantasyEgitto, sotto il regno di Ahmose I. Il faraone ha permesso al popolo nomade, chiamati Hyksos, di stabilirsi sulle rive del Nilo. Su questo sfondo si svolge la vicenda di Yassmin, una ragazza egiziana dalle origini sconosciute, ma con una particolari...