Infine ho deciso di partecipare e questa volta non lo urlerò ai quattro venti.
"Gareggerò pure io, Ji'!" Dice Chae-Won.
Siamo uscite dalla mensa, i corridoi e gli armadietti sono lucidi. Il pavimento è in nero chiaro e in bianco, come gli scacchi, mentre gli armadietti sono violacee e le pareti candide con una grossa striscia lilla.
Nonostante fosse una scuola pubblica è ben trattata. Io e Wonny facciamo il generico, ma abbiamo qualche ora aggiuntiva perché facciamo il corso di scienze umane e discipline umanistiche.
Proprio vicino alla classe dove si tiene il nostro corso c'è una bacheca con tre fogli.
Basta mettere nome, cognome e classe.
Appena Chae-Won ha finito, prendo la penna lì appesa.
Choi Ji-Won della 1'E.
"Meno male che ieri hai fatto quel sogno" mi dice Wonny dandomi una pacca sulla spalla.
Le ho detto tutto del sogno.
"Almeno così mi farai compagnia quando dovrò indossare il tutù. Ma tu riesci ad immaginarmi con quel coso addosso?" So che è seria anche se la sua voce la tradisce, ma una risatina involontaria mi esce dalla bocca.
"Mi immagino che dal titolo "Il lago dei cigni" al' "Lo stagno dell' anatroccolo" scherzo dandole un buffetto sulla guancia, che lei ovviamente condanna imprecando.
"Beh! Almeno non sarò l'unico anatroccolo, tu mi farai da compagnia vero Mrs. Ducklings"
Per un attimo faccio un finto sguardo torvo, ma poi scoppio a ridere e lei mi accompagna.
Mia cugina si è girata per riandare in classe prima del suono della campanella, ma le prendo la mano.
Mi sono rigirata verso la bacheca.
"Chae-Won, c'è una cosa che..." lei mi guarda di scatto.
"Che c'è?" la sua voce è un sospiro. Si avvicina.
"Hai visto la scritta in rosso?" Mi giro di scatto.
Lei è sorpresa "Cosa?"
"La scritta in rosso sotto il foglio dove abbiamo firmato?" Preciso.
"No".
"Dice che oggi alle 6 dovremmo andare in palestra per un "colloquio" con i partecipanti"
"Così in fretta?"
"Ma che ne so" sbuffo, proprio in questo momento la campanella suona. Ci incamminiamo verso la nostra classe.
Un improvviso ampio desiderio mi invade, quello di stuzzicare la ragazza accanto a me, riguardo a quello che è successo prima, tanto adesso c'è la prof. di inglese e ho poche preoccupazioni per il fatto che facciamo tardi a rientrare.
"Che pensavi quando ti ho preso la mano?"
Lei volta la testa. Anche se i capelli le coprono la testa vedo tutto il suo rossore.
"Niente" ho colto benissimo che sta cercando di sembrare tosta e di nascondere il suo imbarazzo.
"Wonny..." mi fermo, lasciandola superarmi. Il mio tono è malizioso.
"Beh, mi stavo preparando per dirti: Apprezzo moltissimo i tuoi piaceri verso di me, ma le ragazze non mi piacciono". Ammette
"Ahhh... allora pensavi che mi stavo dichiarando!" Faccio la faccia più severa che riesco a fare, cercando di non ridere come una scema. "Sai benissimo che non mi piacciono le ragazze! Dimostri che non mi conosci!"
Non so perché ma mi piace mostrarmi arrabbiata quando non serve con Wonny e con le altre persone che amo di più.
O forse perché diventa docile solo con me.
"Ti conosco benissimo da dirti che ti piacciono i ragazzi intelligenti, con gli occhiali, freddi agli occhi altrui ma caldi con te. So benissimo che non ti piacciono i ragazzi che mostrano gli addominali a caso, i puttanieri, il tuo cuore batte per quelli pazienti, determinati, adorabili e gentili, con una buona educazione e una buona istruzione".
"Mamma mia! Sai pochissimo di me" la voglio irritare più che posso.
"Ok, va bene." si sistema la giacca. Mi sta dando le spalle. "Allora cosa so di te? So che non ti piace comportarti come una donna da marciapiede, da spogliarela. Trovi tutte quelle donne delle put...🤬. Non ti stanno simpatiche che cambiano i ragazzi come vestiti apposta, solo per sesso, popolarità o soldi, che lo stesso vale per i ragazzi.
Anche se ti metti cose come top, fai sempre molta attenzione a non rivelare seni e chiappe, sono cose che ti rendono timida. Fammi pensare a un' altra cosa..." si ferma. "Non ti piace indossare i bikini.( E che sinceramente non mi piacciono neanche a me) Non ti piacciono ragazzi non vergini.
Farai sesso dopo che ti sarai sposata o quando tu e il tuo partner avrete giurato che non vi lasciate mai, perché vuoi che te la rompe solo colui che ti merita..."
Divento paonazza, non perché sta dicendo queste cose, ma perché lo sta URLANDO!!! Ho sentito la sua voce scalare dal sussurro all'urlo
"Abbassa la voce"
"... Trovi la dignità e la verginità due cose sacre e che si devono proteggere. (Cose che condivido pure io) Che si correla benissimo ai concetti di prima?
Non ti piace essere sexy...
La vera domanda è: cosa io non so di te?" marca forte quella sillaba.
Le tappo la bocca con le mani.
"E comunque sono cose che condivido pure io. Non ti vergognare". E mi deride sotto le mie dita
"Ok ok, basta. Volevo solo stuzzicarti, ma vedo che al posto mio l' hai fatto tu". Dico in fretta prima di aggiungere...
" Ora, entriamo in classe"
Ruoto la maniglia.
STAI LEGGENDO
I DON'T GIVE A...IDOL?!
Fiksi Remaja🌈Choi Ji-Won, conosciuta anche con lo pseudonimo "Arin", è oggi una dea del K-pop, una delle Idol più conosciute al mondo, ma il suo passato non era stato rosa e fiori, anzi tutto il contrario di quello che sta accadendo ora. In sostenuta dai suoi...