Diario, per tutto il fine settimana io e mia cugina non ci siamo parlati.
Sono ferita dal mio stesso gesto. Da tutto quello che le ho detto venerdì scorso, figuriamoci allora cosa prova lei.Oggi, lunedì, ho passato tutto il mio tempo da sola, mentre lei era con il gruppo. Non so dire se lei stava raccontando il motivo dei nostri musi lunghi o se stava sparando male di me solo per sfogarsi, ma né i ragazzi e né Tharushi mi rivolsero la parola.
Non mi lamento, anzi me lo merito.Anche a ricreazione, ho passato il mio tempo da sola in biblioteca da sola. Oggi, credo che Yong-Soo sia assente. Non l’ho beccato per tutta la mattina.
Yong-Soo. Che tenero che è! Non è affatto il ragazzo glaciale che si mostra.
So benissimo che non ti ho raccontato quello che abbiamo combinato venerdì, infatti mi scuso, ma mia madre è entrata in camera e sinceramente non avevo nessuna voglia di scrivere riguardo Yong-Soo e le mie avventure con quella nei paraggi.
Sai, no? Quando posso voglio evitare i guai.Mia madre è ancora ignara della Danceton. non sa niente di Yong-Soo e dei Beat of Darkness.
Ma se vuoi te lo racconto adesso…(Venerdì scorso) …“Ok! Ok! Ho fame, ma non chiamarmi così”. Sbuffo con finta frustrazione.
“Bene allora!” E per l'ennesima volta mi prende la mano.Dopo due minuti ci ritroviamo davanti a un bancone di una caffettiera vicino all'accademia.
“Vengo spesso qui, quando devo rimanere alla Danceton fino a tardi, per un pranzo veloce”.
È quello che mi disse quando eravamo ancora sul marciapiede, mano nella mano.
Il modo in cui mi parla pare una carezza.È una caffettiera nascosta dalla frenesia della città. Un posto tranquillo e poco affollato.
Blu navy e bianco, sono i colori predominanti.
Sembra uscito da un fumetto o un kdrama, perfetta per le foto aesthetic.
Dentro ci sono tavoli bianchi con sedie di varie tonalità di blu e celeste.
C'è anche una poltrona con gli stessi colori e con cuscini morbidi.“Che ordini Ji-Won?” Mi chiede il ragazzo guardandomi con un sorriso.
“Emm…” Rimango un attimo indecisa.
Cosa dovrei prendere?
Ci sono panini, focacce e…non ho soldi!
Sono povera e non ho soldi, per giunta mi sono dimenticata il portafoglio con i pochi soldi che avevo. “Yong-Soo…mi sono dimenticata il portafoglio”. Dico un po’ dispiaciuta.
“Non ti preoccupare pago io, fragolina” risponde facendomi un sorriso più caldo anche del sole stesso.
“Ne sei sicuro?”
Lui mi fa un occhiolino e noto solo adesso che ha delle ciglia lunghe. “Quindi che vuoi?”Faccio scorrere ancora lo sguardo e noto una bella fetta di cheesecake alla fragola.
È il mio dolce preferito, ricordo che quando ero piccola una volta al mese mio padre mi portava in città e mi comprava una cheesecake alla fragola. “Una cheesecake alla fragola”.Due minuti dopo noi due ci ritroviamo entrambi seduti a un tavolo. Yong-Soo stava ridendo come un matto “Cioè, tu, ti lamenti che io ti chiamo pasticcino alla fragola, ma poi quando vai in una caffettiera ordini una cheesecake alla fragola? Dove è finita la coerenza?”
Non l'ho mai visto ridere così.
Non so cosa rispondergli. “Non è divertente!” Dico con finta offesa.
“Ok…” sta per riprendersi, quando scoppia di nuovo a ridere.
Cerco di fargli la poker face più terribile che riesco.
“Va bene, Ji-Won”.
“Ah! Yong-Soo, quanto ti devo dare 7000 Won?”
“Non mi devi restituire nulla”. Dice lui con tutta la noncuranza del mondo. “Anzi sì che voglio una cosa…” un sorriso malizioso gli disegna il viso.
“Che cosa?” Replico io, con innocenza.
“Un bacio sulla guancia”.
Trasalisco un attimo e ingoio la mia saliva.Grazie a questa affermazione, evoca di nuovo una strana sensazione: baciarlo.
Mi mordo la lingua. Osservo le sue labbra.
Sono né troppo grandi e né troppo grandi. Sono perfette. Succulente…Ji-Won!!!
Chissà se sono morbide come le sue mani.
Che cosa gli dovrei rispondere?
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I DON'T GIVE A...IDOL?!
Ficção Adolescente🌈Choi Ji-Won, conosciuta anche con lo pseudonimo "Arin", è oggi una dea del K-pop, una delle Idol più conosciute al mondo, ma il suo passato non era stato rosa e fiori, anzi tutto il contrario di quello che sta accadendo ora. In sostenuta dai suoi...