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"Che c'è?" chiesi entrando in cucina impaurita
"cara mia. Nakamura ti dice niente?"
"chiii?" dissi io anche se sapevo oramai qual era la mia fine. "naka che?" "Annabeth,perchè non me lo hai semplicemente chiesto?"
"hai ragione..è che..avevo paura che me lo avresti negato,ci tenevo molto e ho agito senza pensare..ma te come hai fatto a scoprirlo?"
"Beth, quando sei uscita l'altra mattina ti sei ricordata fin troppo bene lo zaino,cosa, che se devi andare normalmente a scuola è difficile, se non te lo ricordiamo. Significava che avevi qualcosa dentro.."
"Il libro per l'autografo" lo interruppi.
"Ecco appunto...insospettendomi ho sbirciato dalla finestra e ho visto te e Peter andare verso la spiaggia,anzichè la fermata del autobus. Poi mi sono ricordato di questo Nakamura e ho collegato tutto. Aah, tuo nonno ti ha trasmesso proprio una fissa immensa per il surf eh?"
"Giá.." risposi chinando lo sguardo.
"Bene adesso per la quotidiana puniziooneee...dovrai fare delle consegne per me quando servirà,e in surf non piú di mezz'ora al giorno perchè devi studiare"
"Ma.." fui subito interrotta da mio padre
"Vuoi che dica al preside tutta la verità?"
"Stavo dicendo ma certo papá,ma certo..uf.." aveva vinto un'altra volta lui

agente 00castor|| Leonardo DecarliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora