La mattina dopo mi diressi subito in agenzia. Ero curiosa di sapere dove era il luogo della missione.
Trovai anche Leonardo a testa bassa con lo sguardo attaccato al cellulare.
"Leo allora, andiamo dal direttore cosí scopriamo dove andremo?" dissi cercando di sorridere piú che potevo.
"Uh? Oh si, andiamo" disse indifferente, ancora attaccato a quel iPhone.
Arrivammo alla porta del direttore e bussai
*Toc toc*
"Avanti"
Cosí io e Leo entrammo.
"Allora papá, dove andremo?" dissi immediatamente.
"Oh, sei curiosa vedo eh? Antrete a Parigi, in Francia. Girano degli spacci in delle organizzazioni mafiose. Dovrete individuarle e eliminarle. Chiaro?"
"Certo direttore" -rispose Leonardo- "io, Agente Castor, e sua figlia Annabeth, cercheremo in tutti i modi e con tutte le nostre forze di portare a termine questa missione. La proteggerò, sacrificando la mia vita se necessario. Ora,se posso chiederle, quando partiremo?"
"Oh, carissimo, sono fiero della tua autorità. Partirete fra circa due settimane. Okay?"
"okay." dissi io.
Ero piuttosto sorpresa di come si era trasformato Leonardo parlando con mio padre.
La nostra destinazione sarebbe stata Parigi, patria dell'amore.
Questo mi deprimeva ancora di piú.
Uscimmo dall'ufficio e Leonardo tornò a testa bassa col telefono. Gli diedi un occhiata furtiva, e scoprii che stava messaggiando con un certo 'Amore❤' perfetto.
Notai John, e ci andai a parlare.
"Ciao John, sai che fra poco vado in missione?" gli dissi.
"Certo, tuo padre mi ha portato al corrente, sei felice?"
"oh certamente. Ascolta Jonh, conosci bene l'agente Castor?"
"Si, abbastanza. So che è un bravissimo agente, che non lascia mai indietro un compagno, ma so anche che nella sua rubrica al nome 'Amore' cambia numero spesso, troppo spesso"
"cioè è uno sciupafemmine?"
"Esattamente, non mi sorpenderei se ci fossi stata insieme anche te.."
"Beh.."
"Me lo immaginavo. Annabeth ora devo andare, a presto!"
"Ciao, stammi bene" gli dissi, e me ne andai.
Quello che mi aveva detto di Leonardo io lo avevo sempre saputo, ma non volevo accettarlo.
Uscii dalla Broken World, e trovai Leonardo baciarsi con una ragazza.
Avevo giá visto Leonardo baciarsi con un altra. Ma fa sempre male.
"Oh, Annabeth ciao" mi disse una volta accorto della mia presenza.
"questa è Leyla, la mia fidanzata"
"piacere, Leyla, sono Annabeth." gli risposi seccata.
"Senti Annabeth"-mi disse Leo portandomi da parte, per non farmi sentire dalla fidanzatina- "domani torniamo qua e continuiamo ad allenarci okay?"
"Vedo che hai trovato una fidanzata. L'hai giá tradita o lo devi ancora fare?" dissi ad alta voce, per farmi sentire da Leyla, e me ne andai.
"Ma cosa dice?" gli chiese Leyla
"Oh niente di importante è che.."
Ma Leyla si voltò e se ne andò.
"Oh andiamo Leyla, non vorrai andartene cosí?" gli urlò lui.
ma lei non lo ascoltò e continuò ad andare via.
"Diamine, Annabeth. Sei una stupida bambina viziata." mi disse lui.
"E tu sei uno stupido puttaniere. Sono stanco di vederti baciare e far soffrire delle ragazze"
"Ti sei comportata da bambina"
"e tu da vigliacco"
"Oh, sono tutto tranne che vigliacco" mi disse spingendomi indietro.
"Non mi toccare te" cosí gli detti una sberla."
"Scusa" mi disse.
"Non so cosa farmene delle tue scuse." feci per andarmene ma lui mi fermò.
"Fra poco è il tuo diciassettesimo compleanno, hai intenzione di fare qualcosa?" mi chiese.
"Una piccola festa, in un locale.."
"E sono invitato?"
"Si, ma non Leyla o qualsiasi altra tua futura fidanzata." e me ne andai.
Con tutte quelle cose che mi erano capitate per la testa, mi ero dimenticata anche del mio compleanno.
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agente 00castor|| Leonardo Decarli
FanfictionAnnabeth è una ragazza di Miami con la passione per il surf e la musica. Ma un giorno si ritrova catapultata in un agenzia di agenti segreti dove incontra Castor ovvero Leonardo Decarli,e la sua vita non sará piú come prima. ------ "lo vidi per la p...