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Il sole che penetra dalla finestra risplende direttamente sul mio viso interrompendo fastidiosamente tutti i miei sogni.
Mi stiracchiai tenendo ancora gli occhi chiusi, quando li strofinai e li aprii vidi la mia amica bionda che si stava preparando per andare a lezione.

Pensando di essere in ritardo mi alzai subito mettendomi seduta, ma la ragazza mi fermò.

"No amore ti hanno spostato la lezione alle 9:00, puoi continuare a dormire."
Mi avvertì.

"Ah, grazie che mi hai avvisata."
Dissi e mi distesi di nuovo lasciando andare completamente il corpo sul materasso.

Ma dopo 10 minuti, ormai il sonno mi era sparito, perciò decisi di alzarmi.
Mi sciacquai la faccia, sistemai un po' i capelli con la spazzola e mi lavai i denti.
Poi, ancora con il pigiama addosso, indossai gli occhiali e andai a fare colazione.

"Buondì."
Dissi varcando la soglia della cucina, i ragazzi presenti mi guardarono straniti, vi erano Gabriel, Pietro, Ilan, Diego, Luca e Nicolò.
Ovviamente tutti allievi di canto, perché ad inizio giornata vanno tutti a riscaldamento vocale dopo che uscimmo già tutti noi ballerini.

"Ancora così stai?"
Mi chiese Diego squadrandomi.

"Il giorno dopo la puntata non c'è lezione di classico la mattina e oggi mi hanno spostato la lezione alle 9:00."
Spiegai prendendo un biscotto dalla busta di plastica e sedendomi sulla sedia del bancone.

"Che culo."
Commentò Gabriel mentre mescolava il latte nella ciotola assonnato.

Quando finii di fare colazione mi andai a vestire ed una volta pronta raggiunsi gli studi, avrei aspettato gli ultimi 10 minuti in sala relax a riscaldarmi prima della lezione.

Arrivai nella scuola e iniziai a riscaldare le gambe facendo una spaccata contro lo specchio della sala relax e nel frattempo mi iniziai a legare i capelli in uno chignon.
Non c'era nessun'altro lì, c'ero solo io, ma la mia solitudine sparì quando qualcuno aprì la porta.
Non mi voltai neanche per vedere chi fosse, ero troppo concentrata nel sistemarmi perfettamente i capelli e avevo un bisogno disperato delle forcine che si trovavano sul tavolo un po' distante da me.

"Chiunque tu sia potresti prendermi le forcine sul tavolo per favore? Sono dentro la pochette bianca."
Dissi continuando a tirare i capelli per realizzare una coda.

"A lei principessa."
Mi voltai verso chi mi stava passando quello che avevo appena richiesto, era Luca.

"Merci garçon."
Scherzai.
Afferrai le forcine per capelli e continuai ad aggiustarmeli sotto gli occhi del ragazzo che si sedette sulla sedia affianco me.

"Ah anche il francese parli adesso."
Ridacchiò.

"Eh si sono una ragazza dai tanti talenti."
Mantenni il gioco.

"Hai lezione adesso?"
Mi chiese.
"Si tra un po'. Tu?"
"Si anche io, poi alle 12:00 finisco, torniamo insieme?"
Mi propose il ragazzo.

"Finisco alle 12:30 oggi."
Dissi.
"Vabbè ti aspetto."
"E che fai aspetti mezz'ora qui?"
Dissi ironizzando credendo fosse ovvio il fatto che sarebbe tornato a casa prima di me.

Non avemmo tempo di continuare il discorso che Cristiana lo chiamò per andare a lezione al posto suo.

"Buona lezione."
Gli augurai.
"Anche a te."
Disse prima di chiudere la porta.

***

"Ok, per stamattina va bene così, molto brava mi sei piaciuta."
Mi disse il maestro prima di andarsene dalla sala una volta che la lezione finì.

Sotto ogni punto di vista // Luk3 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora