Sole nella tempesta

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I nuvoloni grigi erano segno di una lunga giornata di pioggia, probabilmente anche di un temporale, ma niente era meglio di godersi certe giornate in compagnia delle persone che si amano e nel calore familiare del proprio appartamento.

Crowley e Aziraphale erano abbracciati sul divano, a farsi le coccole come sempre, mentre le prime gocce iniziavano a scendere e marcare le finestre del loro passaggio.
Una morbida coperta di lana, con degli adorabili motivi di tartan, li copriva dal freddo esterno e aggiungeva allo stesso tempo calore alle loro aure.

Era passata una settimana da quando Dio aveva fatto visita al Demone, che alla fine aveva preferito non raccontare al compagno dell’accaduto, e niente sembrava dare segno di un possibile disastro in arrivo.

L’Angelo sbadigliò distrattamente, prese una delle ciocche rosse del compagno e se la rigirò tra le dita, senza mai distogliere lo sguardo dai quei magnetici occhi gialli.

“Quanto li vuoi far allungare ancora? Non mi fraintendere, amo i tuoi capelli, ma non sono un po' troppo lunghi?”

“Potrei dire lo stesso della tua barba, lo sai?” commentò con un sorrisetto, accarezzandogli la guancia e arrivando fino alle basette bionde.

“Non ti piace…?”

“Mi piace tutto di te, Angelo. Dalla testa ai piedi.”

Aziraphale arrossì, il suo sguardo divenne ancora più dolce verso colui che aveva davanti.
Si sporse dolcemente e gli posò un veloce bacio sulle labbra.

“Anche tu sei perfetto, mio caro. Non scordarlo mai, chiaro?”

Crowley ridacchiò, arrossendo a sua volta, prima di annuire e mostrare un dolce sorriso.

“Te lo prometto.”

___ ___ ___

Verso sera, come loro solito, si preparano per uscire a cena, solo che quella volta non sarebbe stata una cena come le altre.
Avevano deciso, di comune accordo, di passare la serata con Nina e Maggie per poi andare al Bar a bere non appena avrebbero concluso il pasto.

Crowley si era vestito come suo solito, i capelli legati in un elegante treccia, un cappello scozzese e il suo solito outfit nero.
Aveva solamente azzardato nel truccarsi, dopo tanto tempo, e quindi si era messo del leggero mascara e l’eyeliner, cosa che risaltava molto i suoi occhi gialli sotto le lenti.

Aziraphale, invece, aveva optato per qualcosa di molto diverso dal suo stile usuale: una felpa dei Beatles -la sua band preferita insieme agli Abba- dei cargo color panna e delle comode scarpe da ginnastica. In caso avesse avuto freddo durante la serata, si era portato dietro uno zainetto in cui aveva riposto una giacca nera per il compagno ed una blu per se stesso.

“Sei bellissimo, lo sai?” commentò sorridendo il Demone mentre scendeva nel salone della libreria, dove lui e l’amato avevano passato il pomeriggio insieme.

“Oh, sciocchezze. È così diverso dal mio solito stile…”

“E allora? Ai miei occhi sei e sarai sempre bellissimo, anche se indossassi un sacchetto della spazzatura.”

L’Angelo arrossì compiaciuto, lasciandosi sfuggire una lieve risata. Avvolse il collo del compagno con le braccia, si mise sulla punta dei piedi e gli rubò un veloce bacio.

“Anche tu sei meraviglioso, mio caro.”

“Speriamo solo che non mi cadano gli occhiali…o rovinerò la serata.” abbassò lo sguardo, ricordandosi di come i suoi occhi avevano spaventato una povera signora anziana a cui stava cercando di ridare il sacchetto della spesa.

“Non rovinerai proprio niente, amore mio.
Fidati di me.” lo rassicurò Aziraphale, dandogli un bel bacio sulla guancia.

“Lo sai che non riesco a resisterti quando mi chiami così”

“Così come? Amore mio?”

Crowley annuì, arrossendo.
“Sì. Potrei stare ad ascoltarti per ore mentre lo dici.”

“Oh mio caro” sospirò dolcemente il biondo, stringendolo in un dolce abbraccio.
“Ti amo tanto.”

“Ti amo anch'io…”

__ __ __

Proprio quando stavano per uscire, un improvviso tuono rovinò l’atmosfera, facendo balzare l’Angelo, che si strinse immediatamente tra le braccia dell’amato.
Il Demone non ci pensò due volte a ricambiare il gesto, baciandolo dolcemente sulla guancia.

“Vuoi che dica a Nina e Maggie di venire da noi?”

“N-no! …possiamo andare…non voglio rovinare tutto.”

“Angelo.”

“S-sì?” balbettò in risposta.

“Non devi preoccuparti d’accordo? Sono certo che per loro andrà bene.” Lo strinse dolcemente a sé, baciandolo per rassicurarlo.

“Mhm-...va bene, caro…d’accordo. Allora…allora faremo la serata da te.”

“Nessun problema, Angelo. Nulla ci toglierà il sole questa sera, fidati di me.”

__ __ __

“MA CHE BEL APPARTAMENTO!” esclamò Nina una volta entrata nella casa del Demone, si guardò intorno e notò la statua alla fine del corridoio.

“Crowley?”

“Sì,Nina?”

“Perché hai una statua di un Angelo e un Demone che fanno sesso?”

Il rosso divenne paonazzo, gli occhi gialli si sgranarono dietro le lenti scure.

“NON- NON STANNO FACENDO SESSO! STANNO COMBATTENDO!”

“ah sì?” domandò Maggie, piegando leggermente la testa.

“Gliel'ho chiesto anch'io tanto tempo fa” intervenne Aziraphale, mettendosi accanto al compagno.
“Mi ha risposto la stessa identica cosa.”

“PERCHÉ È VERO!!!” ribatté Crowley.

“Sì, e io e Maggie siamo etero.”

I quattro scoppiarono a ridere, tutti insieme, portando di nuovo un clima di leggerezza nell’appartamento.
Nonostante non si vedessero da tanto era sempre gli stessi.

L’Angelo sorrise, facendo apparire dei pop corn, delle calde coperte da usare come sacchi a pelo e un cestino simile a quello dei picnic.
Il compagno si sedette accanto a lui, abbracciandolo da dietro e dandogli un dolce bacio sulle labbra.

“A quando il matrimonio?” domandò Maggie con un dolce sorriso.
La coppia celestiale arrossì.

“N-noi…non-”

“Non ci abbiamo ancora pensato, Maggie cara.”
A quella frase però, Crowley lanciò uno sguardo d’intesa a Nina, a cui aveva confessato di averci effettivamente pensato alla proposta.
La donna gli rispose con un semplice occhiolino.

“Peccato, sarei stata onorata di fare la damigella d’onore! Vero, Nina?”

“Ogni cosa al suo tempo, Angelo…ogni cosa al suo tempo.”

I due esseri celestiali si guardarono sorridendo, unirono le loro mani e avvicinarono i loro corpi. Il Demone appoggio una mano sulla guancia dell’Angelo, unendo le loro labbra in un dolce e lento bacio.
Le due ragazze li guardarono con occhi a cuoricino, fiere di poter finalmente vederli felici.

“Bene!” esclamò Maggie, battendo le mani entusiasta. “Che film guardiamo?”

“Io avrei un’idea, cara.”

“Ah sì?” domandò il rosso con un sorrisetto, la sua mano libera stava giocando con i ricci dell’amato.

“Che ne dici di Coraline, tesoro? È l’unico libro che hai letto.”

“CORALINE?!” chiese Nina con gli occhi spalancati. “IO AMO QUEL LIBRO!”

“Allora è deciso” concluse il biondo sorridendo.
“Coraline sia.”

N.A.

ED ECCOCI QUAAAA

CIAO ARCOBALENI

COME WHAT MAYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora