22 - La Prova della Terra

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Lara non era comoda, si stava tenendo con tutte le sue forze al pelo nero e bianco, cercando di stare in equilibrio sulla groppa dell'enorme lupo che era Edon. Non solo stava piovendo, ma il pelo di Edon puzzava di cane bagnato. Lara pensò che qualcuno ce l'avesse con lei per il fatto che piovesse ogni volta che doveva andare a un Tempio.
Randi correva poco più avanti, nella sua forma di lupo dal manto marrone.
Prima di partire avevano deciso che tragitto fare per arrivare al territorio dei Troll. Lara aveva proposto di tagliare per Zemitira, ma i due licantropi si erano rifiutati categoricamente dicendo che era una città maledetta e che lì non avrebbero messo piede o zampa. La ragazza era rimasta sorpresa, non avrebbe mai immaginato che le Creature rimanessero alla larga dalla città.
In quel momento stavano girando intorno alle mura, a tratti distrutte. Vide anche una delle porte, ma Edon andava talmente veloce che riuscì solo a scorgere delle case e non capì di quale città si trattasse, ma intuì dalla posizione che fosse la città dell'Aria.
Ci era rimasta un po' male quando aveva capito che non sarebbero passati dalla città. Da quando ci era stata con Alex, Sam e Kyle, non ci aveva più messo piede.
Edon fece un balzo per superare il tronco di un albero caduto e Lara ritornò bruscamente alla realtà, imprecando.
Non vedeva quasi nulla in mezzo al pelo del licantropo, quando alzava la testa, il che era difficile, riusciva a scorgere solo gli alberi che le passava accanto velocemente. Anche se fosse riuscita a vedere qualche particolare, non avrebbe saputo riconoscere la zona perché non aveva mai superato Zemitira.
Dopo quello che a Lara parve un tempo infinito, Edon rallentò fino a fermarsi. Anche Randi si era fermata poco più avanti.
-Si sta facendo buio, direi di fermarci qua- disse la ragazza tornata nella sua forma umana.
Edon si abbassò sulle zampe e Lara scivolò giù dalla sua groppa. Era davvero alto e grosso. La lupa di Randi era leggermente più piccola, una caratteristica che distingueva tutte le femmine, agli occhi di Lara era comunque molto grande.
Lentamente il lupo di Edon scomparve, lasciando posto al ragazzo.
-Mi stavi strappando i peli dalle scapole- commentò facendo una finta smorfia di dolore.
-Ho rischiato di cadere un centinaio di volte- si lamentò la ragazza -Se tu corressi meglio-
-Io corro benissimo-
-Dai, smettetela di fare i bambini- disse Randi divertita.
-È lui- -È lei- dissero in contemporanea, indicandosi a vicenda, poi scoppiarono a ridere.
Poco dopo Lara distribuì dei panini che si era portata nello zaino, non era molto ma era meglio di niente.
Quando finì di mangiare, guardò il cielo che era diventato blu scuro. in alto erano comparse le stelle, ma l'orizzonte era ancora infuocato e si vedeva molto bene perché il panorama era aperto.
-Ho sempre pensato che il momento più bello della giornata fosse il tramonto, poi ho capito che il crepuscolo è molto meglio, è più intenso-
Si trovavano in un punto alto, sotto di loro c'erano ancora distese di alberi che in lontananza risalivano lungo una collina. Loro dovevano andare a destra, dove gli alberi lasciavano posto a un tappeto d'erba e rocce, fino alle montagne dove c'era il territorio dei Troll.
Edon e Randi dormirono nella loro forma di lupo, non solo perché erano più comodi essendo per terra, ma così Lara non sarebbe morta di freddo. I due licantropi le stavano talmente vicino che il loro pelo le fece dimenticare la mancanza della coperta. Li avrebbe voluti con sé anche durante la sua prima notte a Zemitira, aveva dormito nella grotta di Rayke che non era molto calda.
Era davvero passato tanto tempo da quel giorno, quando aveva scoperto di essere la prima figlia di un Angelo, ed erano successe tante cose, troppe.
Prendere sonno fu più semplice del previsto anche se non fu tranquillo.

Stava correndo in bosco ed era buio, non sapeva altro, perché il suo unico pensiero era quello di scappare.
Guardò indietro ma non vide niente, ma sapeva che se si fosse fermata l'avrebbe presa.
Non aveva più fiato, i polmoni bruciavano, le gambe stavano per cedere. Strinse i denti per non mollare.
Non aveva idea di come fosse arrivata lì e di chi la stesse inseguendo.
Poi in lontananza comparve un gruppo di persone che non riconobbe finché non si fu avvicinata. Davanti a tutti c'erano i suoi genitori, fermi immobili, la loro espressione era seria. Subito dietro c'erano Alex, Sam e Kyle e poi ancora Melissa, Colin, Lucas e infine il Gran Maestro.
Lara si fermò con il fiatone e con il cuore in gola -Dovete andare via, siete in pericolo-
Nessuno si mosse. Non capiva perché non avessero nessuna reazione.
Con voce monotona, sua madre disse -Devi accettare il tuo destino-
-Se gli andrai contro, avrai sulla coscienza le nostre morti- continuò suo padre.
-Smettila di scappare- concluse Alex.
Dietro di loro l'oscurità, si muoveva, era viva e da essa uscì una persona. Era Adam e stava benissimo, non come l'ultima volta che l'aveva visto. Anche lui era serio, ma i suoi occhi scintillavano.
-Io non capis...- la cosa che la stava seguendo, l'aveva raggiunta. Urlò mentre la trascinava via. Si dimenava e scalciava nel tentativo di liberarsi, ma si stava spostando talmente veloce che i suoi piedi non toccavano terra.
Ebbe il tempo di vedere due mani che le stringevano il corpo, erano lunghe e scheletriche con la pelle grigia e rugosa percorsa da cicatrici.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 14 ⏰

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