NICOLE:
Passo ad abbracciare una persona all'altra. Posso capirli, non ci vediamo da più di tre anni, anche a me loro sono mancati loro, tutti, loro. Ok, no, magari tutti, tutti no.
"Siamo davvero molto contenti che sei tornata a casa, Nicole, e dimmi, sei stata bene nell'immensa Roma?."
Mi siedo sul divano vicino a Margherita la mamma di Sarah e Chase.
Lei è bellissima questa sera indossa un tubino rosso fiammante che le fascia perfettamente il corpo e i capelli sono legati in uno perfetto chignon, è bellissima. Ed è esattamente come me la sono sempre ricordata."Benissimo Marghe, è bellissima la città eterna ci sono un sacco di vicoli stupendi caratteristici, si mangia da Dio, infatti ho anche messo su qualche chilo."
Dico sorridendo e toccandomi la pancia.
"Ma che dici, Nico, sei bellissima, e in ottima forma immagino quanti ragazzi romani avrai fatto cadere ai tuoi piedi."
"Mah, veramente nessuno."
Con la coda dell'occhio tengo d'occhio Sarah che è in braccio a mio fratello e stanno ridendo come due ragazzini, si amano da morire e quando saprà che diventerà papà impazzirà completamente ne sono sicura.
Mia mamma si siede accanto a me e mi abbraccia da dietro la schiena.
Quando siamo arrivate a casa dopo aver scoperto della gravidanza di Sarah davanti all'aeroporto, mi hanno accolta come se non mi vedessero da una vita, ed è stato così anche a me mi sono mancati tantissimo tutti, a mio padre gli sono venuti gli occhi lucidi e questo mi fa capire che forse sono stata via troppo tempo, sono la mia famiglia e io ho bisogno di loro nella mia vita come loro hanno bisogno di me. Anche se stavo malissimo, anche se ero distrutta, dovevo essere forte e rimanere a Los Angels, ma alla prima occasione che ho trovato sono scappata. E questa cosa non me la perdonerò mai."Non darle retta Marghe, tutti i ragazzi le andavano dietro a Roma, ma lei non se la sentiva ancora di avere di nuovo una storia, ma i ragazzi non le mancavano nemmeno laggiù."
Arrossisco per le parole dette dalla mia mamma.
"Mamma! Ma cosa dici."
"È vero amore, me li raccontavi tu di tutti i ragazzi che ti venivano dietro, o te ne sei forse dimenticata?"
Il campanello di casa Stokes suona più volte e questo vuol dire che qualcuno è arrivato, e visto che siamo tutti qui, ma che manca solo lui penso sia proprio Chase, e devo avere tutto il mio autocontrollo per non crollare già da adesso.
"Tranquille ragazze, vado io, tanto sarà Chase che si sarà dimenticato le chiavi, come al solito."
Il papà di Chase non ci fa alzare dal divano e va direttamente lui ad aprire la porta d'ingresso.
"Ciao figliolo."
Ok.
È lui.
Dopo tre anni lo rivedrò.
Ce la posso fare.
Sono più forte di lui e di tutto quello che ci è successo.
Ok.
Ce la faccio.Entrambi percorrono il lungo corridoio che separa l'entrata principale dall'ampio salone dove ci troviamo tutti noi. Ride con suo padre.
Ok. La sua risata non la sentivo da tre anni e devo dire che il cuore mi sta facendo male, ma sono forte, sono fortissima.
Appaiono davanti alla vista di tutti e io rimango totalmente senza parole.
E se è possibile ho smesso anche di respirare per qualche minuto.
Si è presentato con un paio di jeans, una maglietta bianca e un giubbetto color caramello, il suo viso è ricoperto da una leggera barbetta e i suoi capelli sono più corti da quando l'ho visto l'ultima volta.
È più grande.
Più uomo.
Ma la sua bellezza non è mutata, anzi, è sempre meravigliosamente bello.
E lo so che non le dovrei nemmeno pensare queste cose assurde sul mio ex, ma è così e non posso farci niente, i miei occhi sono fatti per guardare e quello che vedono in questo momento purtroppo ancora mi piace, ma lui mi piacerà sempre in un modo o nell'altro, è impossibile smettere di farsi piacere il primo amore della tua vita.
Impossibile."Ciao Laura, come stai?"
Visto che tutti lo stavamo osservando Chase ha preferito rompere il ghiacciaio andando a salutare per prima mia madre, che lo accoglie come sempre a braccia aperte, lei non porta rancore a un ragazzo che potrebbe benissimo suo figlio, non potrebbe mai.
"Tutto bene Chase grazie, ti sei fatto proprio bello, sai?"
Lui arrossisce e ringrazia mia mamma, all'improvviso Sarah gli si butta letteralmente in braccio e riesce a prenderla al volo.
"Ciao fratellone, mi sei mancato tanto."
"Ciao piccolina mia, anche tu mi sei mancata, ma come stai? Ti vedo un pò pallida."
Ecco, adesso va a finire che Chase si accorge della gravidanza della sorella, quando noi abbiamo i salti mortali fino adesso per tenerla nascosta a tutti.
Ci mancava lui, ci mancava."È pronto, venite a tavola, dai che si raffredda."
Per fortuna Margherita che si era alzata poco dopo il suono del campanello ci annuncia che la cena è pronta.
Tutti si alzano e vanno verso la sala da pranzo, mi alzo anch'io dal divano e noto che Chase è rimasto fino all'ultimo nel salone.
Forse mi vorrà parlare, ma io non ho nessuna intenzione di parlare con lui.
Ne ora e ne mai."Ciao Nicole, mi fa piacere che sei ritornata."
È troppo vicino a me anche se stiamo solo camminando per andare nella sala da pranzo.
Il suo profumo è nel mio raggio olfattivo e non è una cosa buona, è autodistruttivo anche questa semplice cosa."Il piacere è tutto tuo di rivedermi, sicuramente non il mio, stammi lontano."
Lo allontano da me spostandolo con una mano e ho fatto una pessima mossa lo ammetto, perché toccandolo dal petto per allontanarlo ho testato i suoi addominali super scolpiti e no, non è stata una mossa per niente intelligente, assolutamente no.
Per fortuna lui non ribatte e quando io sono entrata in sala da pranzo dove ormai sono già tutti seduti poco dopo arriva anche lui.
Sarà una lunghissima serata. Lo so.