CAPITOLO 17;

0 0 0
                                    

                                 NICOLE:

È il giorno della prima ecografia di mia nipote.
Sono felicissima e emozionantissima.
Questi due ultimi giorni sono stati davvero tosti e faticosissimi.
Abbiamo dovuto registrare lo spot che andrà in onda per la prima volta domani sera, per questo motivo i grandi capi hanno deciso di fare un party in onore della primissima messa in onda del nuovo spot della Dior e hanno deciso di invitare tutti.
Tutti i famigliari e gli amici di chi ci ha lavorato per questo progetto.
Insomma, sarà una gran bel party con tanto di fotografi e giornalisti, insomma, non mancherà proprio nulla e tutta l'America finalmente vedrà il mio volto per la primissima volta.
Dire che sono emozionata è dire poco e tra un pò sento che il mio cuore mi potrebbe uscire dal petto.
Ma prima di domani sera c'è la prima ecografia della mia nipotina.
Non vedo l'ora di vederla. 
Parcheggio la mia auto fuori dalla clinica, Sarah e Lucas sono già arrivati e mi stanno aspettando, quindi molto velocemente chiudo l'auto e mi avvio verso la clinica chiedo informazioni alla segreteria che trovo alla mia destra e mi dice di salire al terzo piano e che posso usare l'ascensore. La ringrazio e mi avvio per andare verso l'ascensore una volta dentro mi giro per poter spingere il terzo piano, ma una mano maschile si mette in mezzo alle porte e visto che è un'ascensore modernissimo sarà sensibile ai movimenti e si apre automaticamente rivelando un Chase Stokes in tutto il suo splendore.
Ok che lo sapevo che sarebbe venuto anche lui, ma per forza insieme dovevamo arrivare?
Che ne so, non poteva arrivare dopo o prima?
Per forza insieme?
Ma il destino ce l'ha con noi?

"Ciao".

Mi saluta con un pò di affanno per via della corretta che ha fatto per arrive giusto in tempo prima che le porte si chiudessero.

"Ciao."

Dopo quel bacio davanti a tutti mentre stavamo lavorando non abbiamo più parlato, a dire il vero non ci siamo nemmeno più guardati in faccia, abbiamo avuto un comportamento impeccabile, quasi gelido, di due perfetti sconosciuti, cosa che non è da noi, o meglio non è da noi che eravamo una volta. Non eravamo assolutamente così. Anzi. Tutto il contrario.
Mi soffermo più di due minuti ad osservarlo. Oggi è davvero molto bello, ma in realtà lo è sempre. Purtroppo.
Come outfit ha deciso di indossare una camicia bianca con delle righe ocra, un jeans chiaro che gli sta perfettamente e con delle snicker bianche.
Si sta proprio un gran bene oggi.

"E così tu saresti la madrina di mio nipote."

Alzo gli occhi al cielo per il "mio" ancora non ha capito che mia nipote sarà una bambina meravigliosa?
Cosa non gli è chiaro esattamente?

"E così tu saresti il padrino di mia nipote?"

Fa un sorriso infastidito e sghembo,
poi mi risponde a tono anche lui.

"A quanto pare e purtroppo le nostre strade non fanno altro che incrociarsi".

Faccio un mezzo sorriso di circostanza e finalmente l'ascensore arriva al piano da noi richiesto e le porte si aprono permettendomi di sgattaiolare via.
Arrivo davanti alla stanza che mi ha comunicato mio fratello questa mattina per messaggio e busso nel frattempo però mi raggiunge anche Chase e alzo gli occhi di conseguenza.

"Avanti."

Dopo aver ricevuto il permesso di entrare apro la porta e vedo già mia cognata pronta a fare l'ecografia, ma per fortuna non hanno ancora iniziato.

"Per fortuna siete arrivati, stavamo iniziando senza di voi."

Sempre molto gentile mio fratello, sisi.

"C'era traffico."

Taglio così il discorso saluto la dottoressa, Sarah che è già pronta a piangere e mi metto affianco a lei e le stringo la mano.
Chase fa lo stesso giro di saluti, e dopo si mette accanto a mio fratello e lui gli dà una pacca sulla spalla.

FINO ALL'HANGOVER Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora