CAPITOLO 20;

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                                NICOLE:

Chase.
Chase Stokes.
Il mio ex è davanti alla mia porta di casa.
Ed è anche piuttosto incazzato.

"Che ci fai qui?"

Chiedo non invitandolo ad entrare in casa, ma facendolo rimanere sempre sull'uscio della porta, però lui non la pensa allo stesso modo e bruscamente mi sposta lasciandogli così lo spazio necessario per entrare in casa mia senza permesso. Ovviamente.
Così sospiro e chiudo la porta.

"Ti sembra normale che io devo venire a sapere della tua prima opportunità di lavoro da William?"

È incazzato.
Incazzato da morire, ma cosa pretende?
Non è nessuno per me.
Non più.
Incrocio le braccia al petto mettendo in risalto il mio seno e i suoi occhi non perderono tempo a guardare in quella direzione e quando me accorgo le rimetto lungo i miei fianchi.

"Ma per quale assurdo motivo ti dovevo mettere al corrente della mia prima offerta di lavoro quando per me non sei assolutamente nessuno?"

"AH, IO NON SONO NESSUNO, IO?"

Ci stiamo urlando contro, urlando come pazzi e so già che questa situazione non finirà bene.

"TU NON SEI UN CAZZO DI NESSUNO DA TRE ANNI. TI HO LASCIATO CAZZO.
TI HO MOLLATO DOPO TUTTO QUELLO CHE È SUCCESSO, DOPO TUTTO QUEL DOLORE."

"VAFFANCULO."

Non faccio neanche in tempo a realizzare che mi ha mandato a quel paese che la sua bocca si incolla immediatamente e disperatamente alla mia dando vita a un bacio passionale, voglioso e ardente, un bacio che mi fa capire che questa volta non ci fermeremo qui.
Lo so che mi ero promessa di non baciarlo più, ma quando ce l'ho davanti bello come il sole io non ce la faccio a resiste.
Riuscireste a resiste quando davanti  a voi avete un Dio greco?
Ecco, perché devo riuscirci io?
Le nostre lingue si vogliono, si cercano, si trovano, si scontrano, si intrecciano come se non ci fosse un domani, come se ne avessimo fame entrambi di noi stessi.
Mi prende in braccio continuando a baciarmi o meglio a mangiarci reciprocamente la faccia, perché anch'io non scherzo. Le mie mani vanno a finire nei suoi capelli che ho sempre amato e inizio a giocarci tirandoli.
Mi conduce fino alla mia camera da letto e mi ci appoggia delicatamente.
Si toglie la maglietta nera e così facendo mi lascia una visione celestiale dei suoi addominali perfettamente scolpiti da tutti gli angeli del paradiso. Non perdo tempo e inizio a baciare il suo torace, dopo essersi beato qualche minuto dei miei baci mi alza delicatamente il mento e mi lascia un piccolo bacio sul naso.
Dopo passa a togliermi la maglietta che avevo deciso di indossare per la serata e rimango con il reggiseno di pizzo nero  davanti ai suoi occhi famelici, pieni di desiderio e di eccitazione.

"Cazzo, quanto sei bella."

Successivamente mi toglie anche i pantaloncini e io di conseguenza tolgo la sua tuta facendolo rimanere solo in boxer. Dio mio quant'è perfetto.
Dopo di che passa togliermi il reggiseno e subito dopo toglie anche le mie mutandine facendomi rimanere come mamma mia ha fatto.
Faccio sparire anche i suoi boxer e anche lui rimane così, completamente nudo, davanti ai miei oggi.
Mi fa sdraiare totalmente e si infila in mezzo alle mie gambe facendomele aprire. I nostri respiri sono affannati e nella mia camera da letto si sentono solamente i nostri gemiti.

"Se vuoi che vuoi che mi fermo, devi dirmelo adesso, perché dopo non si ritorna più indietro."

Mi dice guardandomi dritto negli occhi.
Non voglio che si fermi, per nessuna ragione al mondo. Voglio appartenergli, almeno per questa volta.
Almeno per questa notte.

"Non voglio che ti fermi, voglio essere tua. Di nuovo."

Mi sorride in un modo dolcissimo e si inchina avvicinandosi per baciarmi dando vita a un bacio talmente passionale che poche volte ho ricevuto in vita mia.

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