Capitolo 12: sotto le luci della citta

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La serata sembrava essere giunta al culmine. I giornalisti avevano finalmente terminato le loro interviste e i riflettori erano stati spenti, lasciando spazio a chi voleva davvero godersi la festa. Il caos era stato sostituito da una certa tranquillità, ma l'atmosfera rimaneva elettrica, come se qualcosa stesse per succedere. Victoria e Kenan si trovavano di nuovo l'uno accanto all'altra, nel mezzo di quella calda serata di gala. La musica di sottofondo, il chiacchiericcio della gente, tutto sembrava diventare ovattato quando i loro occhi si incrociavano.

"Ti va di fare una passeggiata?" chiese Kenan con un sorriso che riusciva sempre a disarmarla. Non riusciva mai a resistergli, e neanche quella sera sarebbe stato diverso.

"Certo," rispose Victoria, sentendo il cuore accelerare un po' più del normale.

I due uscirono dalla sala, camminando lungo i corridoi bui del palazzo. La brezza fresca della notte li accolse mentre si dirigevano verso un giardino nascosto, lontano dagli occhi indiscreti. La città di Torino brillava sotto le luci soffuse delle strade, e il rumore dei passi sui sampietrini sembrava cadere in un silenzio complice. Camminavano fianco a fianco, ma nessuno dei due osava rompere la quiete, come se avessero bisogno di quel momento di calma prima di affrontare qualsiasi altro tipo di comunicazione.

"Non credevo che questa serata sarebbe finita così," disse Kenan, senza guardarla, ma mantenendo una distanza che non sembrava del tutto casuale.

Victoria guardò il suo profilo, notando per la prima volta quanto fosse vicino a lei. La sua voce, le sue parole, tutto sembrava diverso, più vicino. Era un'intesa che stava nascendo senza che nessuno dei due se ne rendesse conto.

"Anche io," rispose lei, con un piccolo sorriso. "Penso che a volte la realtà ci sorprenda, anche quando non ce lo aspettiamo."

Si fermarono vicino a una panchina di legno, e Victoria, senza sapere perché, si sedette. Kenan si mise accanto a lei, abbastanza vicino da sentirne il calore, ma senza avvicinarsi troppo. C'era qualcosa di elettrico nell'aria, come se un qualcosa di non detto stesse per esplodere, ma entrambi sapevano che non era il momento giusto per farlo.

"Victoria," iniziò Kenan, il suo tono più serio, come se stesse cercando le parole giuste, "hai mai pensato che potremmo sembrare... una coppia?"

Victoria si voltò verso di lui, sorpresa. "Cosa intendi dire?"

"Beh, la gente ci guarda," continuò, "si accorge di come ci comportiamo, di come interagiamo. Non è che mi dispiaccia, ma non so se siamo pronti a far capire tutto a chi ci sta intorno. E poi, c'è anche il fatto che non so se tu... sia interessata a me come io lo sono con te."

Victoria sentiva il suo cuore battere più forte, un'emozione che non riusciva a trattenere. Non aveva mai avuto il coraggio di confessare i suoi sentimenti, ma in quel momento tutto sembrava così naturale, così semplice.

Kenan si avvicinò di più, e per un attimo, i loro volti si trovarono incredibilmente vicini. I suoi occhi erano intensi, ma c'era anche una dolcezza che la spingeva ad avvicinarsi ulteriormente. Victoria non sapeva cosa fare. Voleva rispondere, dirgli che anche lei provava qualcosa, ma la paura la fermava. Non era pronta, e lo sapeva.

Poi, senza preavviso, Kenan si sporse in avanti, come se stesse per baciarla, ma senza farlo veramente. I loro volti si sfiorarono, ma l'intensità del momento fu sufficiente a farle accelerare il battito cardiaco. Un "fake-bacio", che in realtà non era mai stato un bacio, ma un'intensa promessa di qualcosa che nessuno dei due aveva il coraggio di realizzare.

Victoria si staccò subito, il viso arrossato, e si alzò dalla panchina con un gesto rapido. "Non sono pronta, Kenan," mormorò, la voce tremante.

Lui non disse nulla, ma la guardò con occhi che nascondevano una delusione che non riusciva a nascondere completamente. "Capisco," rispose infine, con un sorriso forzato.

"Non è che non ti voglio," aggiunse Victoria, fermandosi a guardarlo. "È solo che non posso fare un passo del genere senza essere sicura. Non so se è il momento giusto."

Kenan annuì, rimanendo in silenzio per un attimo, prima di fare un passo indietro. "Va bene. Rispetto la tua decisione."

I due si guardarono per un lungo istante, ma Victoria sentiva che qualcosa stava cambiando. Il loro rapporto stava evolvendo, ma a quale velocità? Non lo sapeva.

Il giorno dopo

La mattina successiva, i due si ritrovarono casualmente nei corridoi dellla Continassa , e Victoria notò subito che qualcosa era diverso. I suoi occhi sembravano più distanti, come se avessero cercato di nascondere un'emozione che non voleva far vedere. Eppure, il loro legame rimaneva intatto, come se nessuna delle parole dette la notte precedente fosse riuscita a distruggerlo.

Poi arrivò la sorpresa.

"Ciao, Victoria, posso parlarti un momento?" la voce di Andrea Cambiaso la fece sobbalzare, interrompendo il suo momento di riflessione. "C'è qualcosa di strano che sta succedendo sui social."

Victoria alzò le sopracciglia. "Cosa intendi dire?"

"Ecco..." Andrea si avvicinò, sussurrando. "Sono stati visti insieme. Tu e Kenan. Usciti da soli ieri sera. La foto sta facendo il giro di tutti i social. Credo che qualcuno vi abbia visto al parco ieri e abbia postato una foto."

Victoria non riusciva a credere a quello che sentiva. Non sapeva come reagire. La situazione, che pensava fosse privata, ora stava prendendo una piega completamente diversa. Forse non erano pronti, ma il mondo sembrava già pensarla in un altro modo. Il "fake-bacio" non sarebbe mai stato solo un gioco, e ora doveva affrontarne le conseguenze.

Danza sotto le stelle ~kenan Yildiz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora