Capitolo 31:pensa a noi

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Le prime ore dopo quella notte trascorsa a parlare fuori dalla festa furono come una breccia aperta tra due cuori che per troppo tempo avevano alzato barriere. Kenan e Victoria si allontanarono dalla villa insieme, camminando lentamente sotto le luci soffuse di Torino. Non c'erano ancora parole d'amore, ma ogni passo accanto all'altro era una promessa silenziosa di voler ricostruire.

Il mattino seguente, Victoria si svegliò con un nodo allo stomaco, ma questa volta non era solo ansia. C'era una nuova emozione, un piccolo germoglio di speranza. Si alzò dal letto e andò verso la finestra, guardando il cielo terso sopra la città. Il telefono sul comodino vibrò, e un sorriso involontario si disegnò sulle sue labbra quando vide il nome di Kenan.

"Buongiorno. Sei libera per un caffè oggi?"

La risposta di Victoria arrivò senza esitazioni. "Sì, a che ora?"

"Fra un'ora, al solito posto."

Il "solito posto" era un piccolo caffè in un vicolo poco frequentato, dove i tavoli all'aperto erano circondati da piante verdi e le strade pavimentate in pietra raccontavano storie di decenni passati. Victoria si preparò con cura, scegliendo un abito semplice ma elegante. Il cuore le batteva all'impazzata mentre camminava verso il locale.

Quando arrivò, Kenan era già seduto al tavolo più appartato, con due tazze di caffè davanti a sé. Aveva un'aria più rilassata del solito, ma i suoi occhi la seguivano con la stessa intensità che l'aveva colpita la prima volta che lo aveva visto. Victoria si sedette e prese un sorso del suo caffè, lasciando che il silenzio tra loro si riempisse del rumore della città.

"È strano, vero?" disse Kenan rompendo la tensione. "Stare qui come se nulla fosse successo."

Victoria annuì, con un sorriso tenue. "Ma qualcosa è successo. È questo che rende tutto diverso."

Lui la guardò, e per la prima volta da giorni i suoi occhi si addolcirono. "Sì, ma voglio provare a riscoprire tutto quello che c'era di bello tra noi."

Quel momento segnò l'inizio di una nuova fase, fatta di piccoli gesti e di conversazioni profonde che avevano lo scopo di ricucire le loro ferite. Passarono i giorni e con essi la distanza emotiva si accorciò. Victoria notò come Kenan la cercasse più spesso, con messaggi inaspettati durante la giornata o telefonate brevi solo per sentire la sua voce. Una sera la invitò a cena a casa sua, un gesto intimo che la fece sentire speciale.

La casa di Kenan era accogliente, con dettagli personali sparsi ovunque: fotografie, trofei, libri. Mentre cenavano, le risate iniziarono a sgorgare più facilmente, e i racconti del passato sembravano più leggeri. Victoria si accorse di come i momenti di silenzio tra loro non fossero più carichi di tensione, ma di una quiete rassicurante.

Dopo cena, si sedettero sul divano con una coperta a dividerli e un vecchio film in bianco e nero in sottofondo. Kenan prese la mano di Victoria, intrecciando le dita alle sue senza parlare. Era un gesto piccolo, ma denso di significato. "Ci stiamo provando davvero, vero?" chiese lui, con un sorriso appena accennato.

"Sì, ci stiamo provando," rispose lei, stringendo leggermente la sua mano.

Il giorno dopo, Kenan decise di sorprenderla. Sapeva che Victoria amava i dettagli, le piccole attenzioni che raccontano più delle parole. Dopo l'allenamento mattutino, passò da una libreria che lei adorava. Scelse un libro di poesie che sapeva le sarebbe piaciuto e lo accompagnò con un biglietto scritto a mano: Per ricordarti che ogni momento è prezioso, anche quelli più difficili.

Quando Victoria trovò il libro sulla porta di casa al suo ritorno, il cuore le si gonfiò di emozione. Quel gesto semplice parlava della cura e del desiderio di andare oltre il dolore. Lo chiamò subito, la voce tremante di gratitudine. "Grazie, Kenan. È la cosa più dolce che qualcuno abbia mai fatto per me."

"Volevo solo farti sapere che ci sono. Per te," rispose lui.

I giorni successivi furono un crescendo di momenti condivisi. Passeggiate nei parchi al tramonto, pomeriggi passati a parlare di sogni e paure, cene preparate insieme che finivano in risate e farine sparse in cucina. Il passato non era dimenticato, ma lentamente iniziava a farsi meno presente, lasciando spazio a una nuova normalità.

Una domenica mattina, mentre il sole scaldava la città, Kenan la portò a fare un'escursione fuori Torino. Aveva scelto un sentiero che conduceva a un piccolo belvedere, dove la vista spaziava sulla città e sulle colline circostanti. Camminarono tra i sentieri alberati, godendosi la tranquillità e il canto degli uccelli.

Arrivati in cima, Victoria rimase senza parole. La vista era mozzafiato, e per un momento dimenticò tutto, concentrandosi solo sulla bellezza davanti a lei. Kenan si sedette accanto a lei, guardandola di lato. "Questo è il nostro posto, d'ora in poi," disse con un sorriso.

Victoria lo guardò, sorpresa. "Il nostro posto?"

"Sì. Ogni volta che le cose sembrano difficili o incerte, voglio che tu pensi a questo momento. Al fatto che, qualunque cosa accada, io sono qui."

Le sue parole la colpirono nel profondo. Victoria si girò verso di lui, gli occhi pieni di emozione. "Kenan, non so come ringraziarti per tutto questo. Per aver creduto in noi, nonostante tutto."

Kenan le prese la mano e, guardandola negli occhi, disse: "Non è questione di ringraziarmi. È questione di sentirsi completi. E con te, mi sento completo."

Un sorriso commosso si fece strada sul volto di Victoria. Il vento leggero scompigliava i capelli di entrambi, portando con sé la promessa di giorni più luminosi. Kenan si avvicinò, e senza dire altro, le diede un bacio, lento e pieno di significato. Non era solo un gesto d'amore, ma una dichiarazione: stavano ricominciando, stavano costruendo qualcosa di nuovo, insieme.

Il tempo sembrò fermarsi per un momento, con il mondo sotto di loro e il cielo azzurro sopra. In quel frammento di eternità, Victoria capì che tutto quello che avevano vissuto li aveva portati lì, a quel momento perfetto e inaspettato. La strada non sarebbe stata sempre facile, ma era una strada che volevano percorrere mano nella mano.

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Danza sotto le stelle ~kenan Yildiz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora