Capitolo 27:ombre sulla festa

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I giorni a Torino scorrevano in un turbinio di emozioni e sguardi rubati tra Kenan e Victoria. L'atmosfera tra loro oscillava tra la complicità e l'incertezza, ma entrambi sembravano disposti a navigare in quel mare di sentimenti. Tuttavia, l'equilibrio era fragile, e bastava poco per alterarlo.

Un sabato sera, Federico Chiesa aveva organizzato una festa in un locale esclusivo nel cuore della città, invitando amici, colleghi e qualche ospite inaspettato. Le luci soffuse e la musica pulsante creavano un'atmosfera elettrica. Kenan era arrivato presto, vestito con una camicia scura e un sorriso che mascherava la sua agitazione. Aveva chiesto a Victoria di venire, e lei aveva accettato senza esitare.

Quando lei fece il suo ingresso, il locale sembrò fermarsi per un istante. Victoria indossava un abito nero elegante, che le scendeva morbido sulle spalle, e i suoi capelli ondulati incorniciavano il viso con grazia. Kenan sentì il cuore accelerare, ma il suo entusiasmo fu rapidamente sostituito da un'ondata di gelosia quando vide chi la stava salutando con un abbraccio caloroso: Gianluca Scamacca, l'attaccante dell'Atalanta, noto per il suo fascino e la sua personalità magnetica.

"Non ci credo," mormorò Chiesa, che stava accanto a Kenan. "Scamacca è ovunque."

Kenan strinse la mascella, cercando di nascondere il disagio che gli serpeggiava dentro. Scamacca era carismatico, il tipo di persona che catturava l'attenzione senza sforzo. E Victoria sembrava conoscerlo abbastanza da ridere a una battuta che lui le aveva sussurrato all'orecchio. Kenan sentì un tuffo al cuore.

La serata continuò tra brindisi e musica, ma Kenan non riusciva a togliere gli occhi da Victoria e Scamacca, che conversavano e ballavano con disinvoltura. Gli amici cercarono di coinvolgerlo in chiacchiere e giochi, ma lui rispondeva a monosillabi, il pensiero fisso su quella scena.

Alla fine, decise di uscire a prendere una boccata d'aria. La notte era fresca, e il rumore ovattato della musica proveniva dall'interno del locale. Stava cercando di calmare la mente quando sentì delle voci familiari. Si voltò e vide Victoria e Scamacca uscire dalla porta sul retro, ridendo e parlando a bassa voce.

"Grazie per stasera, mi sono davvero divertita," disse Victoria, lanciando uno sguardo complice a Gianluca.

"È sempre un piacere," rispose lui, facendo un passo verso di lei. L'atmosfera tra loro cambiò, divenne più intensa, come se quel momento fosse sospeso nel tempo. Kenan osservò, il petto stretto da una morsa di tensione. Poi accadde: Gianluca si chinò e sfiorò le labbra di Victoria con un bacio, un gesto breve ma sufficiente a far scattare Kenan come una molla.

"Ehi!" gridò, avanzando verso di loro. I due si voltarono, sorpresi. Victoria sembrava smarrita, gli occhi spalancati, mentre Scamacca lo guardava con un'espressione di sfida, quasi divertita.

"Kenan, non è come sembra..." iniziò Victoria, la voce tremante. Ma lui scosse la testa, il dolore e la rabbia mescolati in un'espressione che non riusciva a nascondere.

"Lasciamo perdere," mormorò, passando accanto a loro e scomparendo nella notte.

Victoria rimase ferma, il cuore che batteva all'impazzata. L'errore di quella sera era stato più grande di quanto avesse immaginato, e ora sapeva che niente sarebbe più stato lo stesso.

Danza sotto le stelle ~kenan Yildiz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora