Capitolo 2: un giorno a Torino

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Victoria si svegliò al suono di un raggio di sole che filtrava attraverso le tende leggere della stanza di casa di suo padre. Il profumo del caffè e della brioche appena sfornata si mescolava con l'aria fresca della mattina. Si stirò lentamente, sentendo il corpo ancora intorpidito dal sonno, ma il cuore che batteva forte, come sempre, quando si trattava di cominciare una nuova giornata. Non era più abituata a svegliarsi in questa casa, dopo aver trascorso due anni a Milano. Ma ora, la sua nuova vita a Torino stava cominciando, e quel pensiero la rendeva entusiasta.

Si alzò dal letto e si diresse verso la cucina. Suo padre, Massimiliano Allegri, l'allenatore della Juventus, stava già preparando qualcosa. Si girò, vedendo sua figlia entrare.

"Buongiorno, tesoro," disse lui con un sorriso, mentre le porgeva una tazza di caffè fumante. "Ti ho lasciato la colazione sul tavolo. Spero ti piaccia."

Victoria sorrise, grata per il gesto. "Grazie, papà. Ma devo dire che il caffè qui è sempre migliore di quello che facevo a Milano."

Si sedette al tavolo e iniziò a mangiare, mentre suo padre la guardava con aria pensierosa. "Ti senti a casa, almeno un po'?"

"Sì, credo di sì. La casa è... diversa, ma bello essere qui con te," rispose lei, guardandolo negli occhi. Il rapporto tra loro era speciale, anche se un po' distante, ma c'era un legame profondo che li teneva uniti.

Massimiliano annuì e si preparò a uscire. "Ho un sacco di cose da fare oggi, ma sentiti libera di fare un giro. La casa nuova dovrebbe essere pronta fra una settimana, nel frattempo prendi tempo per sistemarti."

"Non vedo l'ora di vedere come sarà. Ti chiamo dopo, ok?"

"Perfetto, e non dimenticare di mangiare qualcosa. Ti aspetto stasera."

Victoria lo guardò mentre si allontanava, poi guardò l'orologio. Aveva una giornata tutta davanti a sé. Decise di approfittare del tempo libero per visitare la sua nuova casa e dare un'occhiata alla città. Prese la macchina e, dopo pochi minuti, arrivò davanti all'edificio che l'avrebbe ospitata. Non appena vide la facciata e il giardino ben curato, il suo cuore si sciolse. Era esattamente come lo immaginava. "Questa sarà casa mia," pensò, con un sorriso soddisfatto.

Decise di non entrare subito, ma di fare una passeggiata. Torino aveva un fascino che la conquistava ogni volta che tornava. Decise di dirigersi verso la Continassa, il centro di allenamento della Juventus. Arrivata lì, si fermò un attimo a osservare i ragazzi che si allenavano sul campo. Alcuni dei volti che aveva visto alla festa di benvenuto le tornarono in mente, ma non c'era traccia di Kenan.

Si avvicinò a un gruppo di giocatori, tra cui Federico Chiesa e Andrea Cambiaso, che la salutarono con entusiasmo. "Victoria! Che fai qui?" chiese Chiesa, sorridendo mentre si fermava per un abbraccio. "Mi stavo giusto allenando un po'. Vuoi fare due tiri?"

"Forse la prossima volta," rispose lei, ridendo. "Oggi sono qui solo per guardare. Ma vi auguro una buona sessione!"

Parlarono un po' con i ragazzi, chiacchierando di calcio e dei loro allenamenti. Victoria si sentiva a suo agio, come se fosse sempre stata parte di quella famiglia. Alla fine, salutò tutti e decise di chiamare Melissa, la sua amica che viveva a Torino.

"Ehi, Melissa! Che ne dici di un pranzo ? Sono a Torino, ho un po' di tempo libero e mi farebbe piacere vederti."

"Certo, Victoria! Dove ci vediamo?" rispose Melissa, la voce entusiasta al telefono.

"Vieni al solito posto? Il ristorante vicino a piazza Vittorio?"

"Perfetto, ci vediamo tra un'ora."

Victoria riprese la macchina e si diresse verso il ristorante. Quando arrivò, Melissa era già lì ad aspettarla, con un grande sorriso. Si abbracciarono, contentissime di vedersi di nuovo dopo un po' di tempo. Il pranzo passò tra risate e chiacchiere su vecchi ricordi, ma anche su tutto ciò che Victoria stava per affrontare a Torino.

"Sono felice che tu sia tornata qui. Torino ti aspetta a braccia aperte," disse Melissa mentre mangiavano. "E sono curiosa di sapere come sta andando la tua nuova casa!"

"Ancora un po' di attesa, ma sono emozionata. Non vedo l'ora di sistemarmi davvero," rispose Victoria, guardando fuori dalla finestra con un sorriso soddisfatto.

E così, il suo primo giorno a Torino passò in modo tranquillo, ma con una sensazione di novità e possibilità. Il futuro sembrava promettente, e Victoria era pronta a vivere ogni momento.

Danza sotto le stelle ~kenan Yildiz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora