Capitolo 15:emozioni sospese

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La mattina dopo, il sole filtrava attraverso le tende semiaperte della camera d'hotel, inondando la stanza di una luce dorata. Victoria si girò nel letto, cercando di svegliarsi lentamente, ma un ronzio insistente dal suo telefono le ricordò che il mondo esterno era sempre lì, in attesa. Si sedette sul bordo del letto, con i capelli scompigliati e gli occhi ancora pieni di sonno, e scorse velocemente le notifiche: messaggi di amici, richieste dei fan, e una nuova notifica dal profilo di Kenan. Una foto del campo da calcio, accompagnata dalla didascalia: "Preparazione e determinazione. Pronti per un nuovo giorno."

Victoria non poté fare a meno di sorridere. Nonostante la confusione tra loro, c'era qualcosa di rassicurante nel vedere quella foto, come se il suo mondo fosse ancora stabile in qualche modo. Sentì un lieve nodo allo stomaco al pensiero di rivederlo. Era consapevole che prima o poi avrebbero dovuto parlare di quanto accaduto.

Dopo una colazione veloce e una breve passeggiata per le vie di Milano, decise di tornare a Torino. Aveva bisogno di affrontare la realtà, di rimettere insieme i pezzi e capire cosa fare. Appena arrivata in città, si accorse di quanto le fosse mancata quella frenesia. I ragazzi della squadra si stavano preparando per un importante allenamento alla Continassa, e sapeva che Kenan sarebbe stato lì.

Ritorno alla Continassa

Victoria entrò nella struttura con passo deciso, cercando di mostrarsi sicura di sé. Indossava jeans scuri e una maglietta semplice, ma il suo look rifletteva una nuova determinazione. Appena varcò l'ingresso, vide alcuni giocatori chiacchierare tra loro, il rumore delle loro risate si mescolava al suono del pallone che rimbalzava in lontananza. Tra loro, Kenan la notò subito. I suoi occhi chiari si posarono su di lei per un istante, e un lieve sorriso sfiorò le sue labbra.

Victoria sentì il cuore accelerare mentre si avvicinava. "Ciao," disse, cercando di mantenere un tono naturale.

"Ciao," rispose lui, con una calma che tradiva una leggera tensione. "Come stai? Ho visto che sei stata a Milano."

"Sì, avevo bisogno di staccare un po'," confessò lei. "Le cose sono diventate... intense, ultimamente."

Kenan annuì, come se comprendesse perfettamente quella sensazione. "Capisco. Anche io sento il peso di tutto, a volte."

Ci fu un momento di silenzio tra loro, un silenzio carico di parole non dette, emozioni trattenute. Il loro legame sembrava sospeso tra un "prima" e un "dopo", in attesa di una direzione da prendere.

Danza sotto le stelle ~kenan Yildiz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora