Victoria Allegri, una cantante rapper di 18 anni, torna definitivamente a Torino dopo aver vissuto due anni a Milano per lavoro. La festa di bentornata, organizzata dal padre Massimiliano Allegri, è l'occasione perfetta per incontrare i nuovi giocat...
Victoria si ritrovò a sorridere mentre si incamminava accanto a Kenan, ancora avvolta dalla leggera euforia del momento al parco. Kenan la guardava con un'espressione serena, il viso illuminato dalle luci soffuse dei lampioni. L'aria fresca della sera portava con sé un profumo dolce e leggero, quasi a voler sigillare quella giornata perfetta.
"Ti riaccompagno a casa," disse Kenan, la voce bassa e avvolgente.
Victoria annuì senza parlare, godendosi il silenzio complice che si era creato tra loro. Lungo la strada, sentirono il canto lontano di alcuni tifosi che intonavano canzoni per celebrare la squadra. Era una melodia familiare che aveva imparato ad amare da quando si era trasferita a Torino.
Una volta arrivati sotto il portone di casa, Victoria si voltò per salutarlo. "Grazie per oggi," disse, le guance leggermente arrossate.
"Grazie a te," rispose Kenan, e per un istante, i loro occhi si incontrarono, carichi di qualcosa che nessuno dei due era pronto a mettere a parole. Si congedarono senza un abbraccio né un tocco, ma il calore di quel momento rimase sospeso nell'aria, come un segreto condiviso.
Skip time: alcune settimane dopo
Le settimane trascorsero in un turbine di allenamenti e impegni. Victoria era diventata una presenza abituale sugli spalti e nei campi di allenamento, dove osservava Kenan con una curiosità sempre crescente. Tra una visita e l'altra, i due avevano trovato piccoli momenti per conoscersi di più. Camminate serali, caffè presi al volo e scherzi scambiati con gli altri compagni di squadra avevano contribuito a costruire un legame che iniziava a diventare più di una semplice amicizia.
Ma la serata del gala era imminente, una serata organizzata da Massimiliano Allegri per celebrare l'unione della squadra e il supporto dei tifosi. Victoria sapeva che l'evento sarebbe stato pieno di giornalisti, curiosi di cogliere ogni dettaglio della serata, pronti a carpire sguardi e gesti che potessero raccontare più di mille parole.
La sera del gala, Victoria scelse un abito elegante color rosso che le accarezzava le forme senza essere troppo appariscente. I suoi capelli erano raccolti in un'acconciatura morbida, lasciando scendere qualche ciocca a incorniciarle il viso. Mentre scendeva le scale del salone, sentì gli sguardi puntati su di lei, ma cercò di mantenere la calma.
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(Il vestito) Kenan, in un elegante abito nero, era già lì. Il suo sguardo la seguì fin dal primo momento in cui mise piede nella sala. Quando finalmente si incontrarono, lui le sorrise con un'espressione che mescolava sorpresa e ammirazione.
"Sei splendida," mormorò quando furono abbastanza vicini da parlarsi senza essere sentiti dagli altri.
Victoria arrossì leggermente. "Grazie, anche tu non sei da meno."
La serata proseguì tra brindisi, discorsi e interviste. I giornalisti cercavano di cogliere ogni sfumatura, facendo domande sugli obiettivi della squadra e sul legame tra i giocatori. Ma c'erano anche sguardi curiosi che si posavano su Victoria e Kenan, interessati a quella vicinanza che sembrava andare oltre il semplice rapporto di amicizia.
A un certo punto, Kenan si avvicinò di nuovo a lei, questa volta con un bicchiere di succo di frutta. "Ho pensato che potessi preferirlo allo champagne," disse, offrendoglielo.
Victoria sorrise, accettando il bicchiere. "Mi conosci già troppo bene."
Restarono lì, vicini, in un angolo meno affollato della sala. La conversazione fluì naturale, mentre le risate di sottofondo e le luci scintillanti creavano un'atmosfera quasi intima. Poi, in un momento inaspettato, Kenan le sfiorò la mano, un gesto quasi involontario che parlava di un desiderio nascosto.
Victoria lo guardò, i loro occhi si incrociarono di nuovo. C'era qualcosa di diverso in quel contatto, un'intesa che nessuno dei due osava ancora mettere in discussione.
