15. 𝑻𝒉𝒆 𝒃𝒆𝒈𝒊𝒏𝒏𝒊𝒏𝒈 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒆𝒏𝒅³

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Volevo il mondo intero o niente
-Charles Bukowski

Volevo il mondo intero o niente-Charles Bukowski

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Adeline's pov

Il cuore mi martellava nel petto,non riuscivo più a pensare lucidamente. La figura scura, con la maschera da Ghostface era lì, davanti a noi, e puntava una pistola alla testa di Kai.

Mi paralizzai, non riuscivo a muovermi. Solo una frase continuava a rimbombare nella mia testa. Kai, mio fratello, era in pericolo.

Kai
era
in
pericolo.

Avevo già visto quel Ghostface, alla festa, era proprio accanto a Xavier. No, non poteva esserlo. Quel Ghostface, l'ho visto con Xavier, era Archer...

Non è più un gioco, tutti sono paralizzati dalla paura eppure mio fratello sembra impassibile, anche dei io riesco a percepire la sua paura.

La tensione nell'aria era palpabile. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal Ghostface.

E proprio in quel momento, Xavier si avvicinò, la sua voce piena di tensione. "Archer, che cazzo fai?"

La voce di Xavier ruppe il silenzio, ma non sembrò calmarlo. Al contrario, fece crescere la mia paura. Quel Ghostface non era solo un gioco. La sua presenza era troppo intensa, troppo reale. Sentii il battito del suo cuore accelerare, un misto di terrore e rabbia che la paralizzava.

La voce del Ghostface si fece più bassa, quasi un sussurro minaccioso che rimbombava nelle mie orecchie, facendomitremare. "Archer? Oh, povero Archer..." ridacchiò, la risata distorta che mi faceva gelare il sangue. "Sta per fare una brutta fine, non ti preoccupare."

Il mio cuore si fermò per un attimo a quella voce profonda e irriconoscibile. Quel suono, quella risata, era inquietante.

"Lascia stare mio fratello! " dissi, la mia voce più forte di quanto avessi pensato, ma tremante per la paura che mi stava assalendo. Ogni fibra del mio corpo urlava per fermare quella situazione prima che fosse troppo tardi, ma non avevo idea di cosa fare.

Il Ghostface ridacchiò di nuovo, il suono basso e crudele che si intrecciava con il silenzio circostante. "Il tuo fratellino?" rispose. "Sei così ingenua, piccola Addie... pensi davvero che il tuo caro fratellino uscirà da tutto questo illeso?"

La paura mi bloccava il respiro, ma non potevo fermarmi. Mi feci coraggio e feci un passo deciso in avanti. "Lascialo andare!" urlai, la voce tremante ma piena di determinazione. "Non fargli del male!" La mia mente era in tumulto, ma non potevo permettere che succedesse qualcosa a mio fratello.

Le mie gambe si mossero senza che potessi fermarle, e in un attimo mi ritrovai più vicino di quanto avessi voluto.

Mi fermai solo quando sentii di nuovo la sua voce, adesso seria. "Fai un altro passo, stellina, e faccio saltare la testa al tuo fratellino" Notai immediatamente il suo dito spostarsi sul grilletto e mi immobilizzai.

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