Adeline Evans, una ragazza con un passato difficile, ormai ha imparato a sopravvivere, mascherando le sue fragilità.
Tutto cio che le rimane è la mamma e suo fratello, Kai, insieme al loro gruppo di amici.
Tutti loro, sono legati da passati complic...
Sono proprio le cose che amiamo a renderci vurnerabili
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Logan's pov
La stanza è completamente buia, eccetto per la luce fioca di un lampione che filtra dalla finestra, i nostri suoni la riempiono. Lei è sopra di me, il suo corpo si muove con passione contro il mio, le sue mani sulla mia pelle, il suo respiro affannato.
Il mio controllo è andato a farsi fottere.
Ogni tocco, ogni movimento, ogni gemito uscito dalla sua perfetta bocca mi fa desiderare sempre di più, ogni secondo. La mia mente è completamente annebbiata dalla passione e l'immenso desiderio. Non c'è spazio per pensare ad altro. "Cazzo..."
Con le mie mani strinsi i suoi fianchi incitandola a continuare, il suo corpo si muove ad un ritmo che mi fa impazzire. "Logan..." il mio nome tra le sue labbra suona così dannatamente bene . Non voglio che ciò finisca.
Il suono improvviso della vibrazione del mio telefono mi fa risvegliare dalla trance in cui ero caduto. Voltai la testa e vidi lo schermo acceso del mio telefono: una chiamata, da un numero sconosciuto. Lei continuò a muoversi su di me e io cercai di non perdere il momento.
Con una mano strinsi il suo fianco e con l'altra afferrai il mio telefono. "Non dirmi che risponderai davvero" disse lei, contrariata, tra respiri affannosi.
Mossi la mia mano dal suo fianco alla sua bocca che sfiorai con il mio pollice. "Non emettere neanche una singola parola."
"Pronto?" risposi alla chiamata tenendo la mia voce ferma senza lasciar trasparire nulla.
"Salve, lei è un parente di Liam Kelley? Abbiamo trovato il suo numero tra gli importanti." Liam? cosa diamine è successo adesso? Fermai immediatamente la ragazza e la spinsi via dalle mie gambe. "Si,sono il fratello. Chi parla?"
"Qui è St, John's Hospital. Suo fratello è ricoverato, in condizioni gravi. Adesso è in sala operatoria. Le consiglio di venire subito." Tutto il mio mondo a quelle parole si fermò. Liam. Mio fratello. In ospedale. "Sto arrivando" Riagganciai la chiamata e iniziai subito a vestirmi "Scusa, devo andare in ospedale"
Mi vestii in fretta la mente correva in mille direzioni. Il respiro mi era ancora pesante, il cuore martellante nel petto. Non riuscivo a togliermi dalla testa le parole dell'infermiere: condizioni gravi. La testa mi girava. Liam, mio fratello. Non sapevo cosa fosse successo, ma il suo nome era tutto ciò che riuscivo a sentire. In che guaio si è cacciato? Cazzo.
"Logan, aspetta!" La voce della ragazza, ancora seduta sul letto, mi fece tornare alla realtà. Si stava alzando, ma io non potevo fermarmi. Non avevo tempo.
"Non ora," risposi in un tono più duro di quanto volessi, e senza guardarla, uscii dalla stanza senza nemmeno un'altra parola.
Mentre correvo giù per le scale, il mio respiro si faceva sempre più affannoso. Non riuscivo a pensare a niente se non a Liam, la paura mi stava avvolgendo.