Adeline Evans, una ragazza con un passato difficile, ormai ha imparato a sopravvivere, mascherando le sue fragilità.
Tutto cio che le rimane è la mamma e suo fratello, Kai, insieme al loro gruppo di amici.
Tutti loro, sono legati da passati complic...
Alcune persone non meritano il nostro sorriso, figuriamoci le nostre lacrime. -Charles Bukowski
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Kai's pov
"Se non esci da quel bagno adesso, giuro che sfondo la porta!" urlo, sbattendo il pugno contro il legno della porta come se volessi sfondarlo sul serio.
"Tranquillo, sei sempre così agitato! dammi solo altri cinque minuti." Disse Addie con una voce calma che aumentava la mia rabbia.
"Cinque minuti che sono diventati quindici! Cosa diamine devi ancora sistemarti?"
Sento un sospiro esasperato, seguito dallo scatto della serratura. La porta si apre, e Addie mi lancia un'occhiata che potrebbe fulminarmi sul posto.
"Sono stata lì dentro per esattamente 14 minuti, ho battuto ogni record. Dovresti smetterla di lamentarti così tanto sai? Sei tu quello che perde mezz'ora per sistemare quel ciuffo solo per Ivy."
"Molto spiritosa." ribatto, entrando e chiudendomi la porta alle spalle. Lei continua a borbottare mentre si allontana, e io scuoto la testa. È sempre così.
Ogni mattina una lotta per il bagno, ma è il nostro rituale.
In meno di dieci minuti ero pronto, dimostrazione che era lei ad essere semplicemente lenta. Adesso che avevo finito, mi toccava aspettare la principessina che si stava ancora preparando lo zaino.
Mentre passo davanti al mobile in corridoio, noto un vaso di rose finte. Tra tutte, una spicca: una rosa blu. Perfetta.
Con le mie perfette doti da investigatore professionista, ho scoperto che le rose blu sono le preferite di Iv.
Mi fermo un attimo e la prendo senza dire nulla, infilandola nello zaino con un gesto rapido.
All'improvviso, sento una presenza dietro di me. Mi giro di scatto e trovo Addie che mi fissa con le sopracciglia aggrottate. "Che stai facendo adesso?" chiede, incrociando le braccia e fissandomi con aria sospettosa.
"Niente che ti riguardi" le rispondo, con un sorriso furbo.
Quando finalmente siamo pronti, o meglio, quando lei si decide a essere pronta, usciamo di casa. lo cammino davanti con passo deciso, mentre Addie mi segue con il suo solito passo lento e distratto.
"Se mi fai arrivare in ritardo anche oggi, ti lascio qui" dico, guardandola sopra la spalla.
"Non farne una tragedia Kai, la macchina non si volatizza se fai qualche minuto di ritardo sai?" Disse lei calma come al solito prendendo la giacca prima di uscire di casa.
"Certo, non si volatilizza, ma ti lascio senza passaggio, così dopo sei tu quella che deve volatilizzarsi." dissi con un sorrisetto, guardandola mentre cercava di tenere il passo.
"Vaffanculo, Kai Evans," ribatté Addie, stringendo lo zaino con forza e lanciandomi uno sguardo che avrebbe potuto incenerirmi sul posto.
"Anche tu Adeline 'Sono sempre in ritardo' Evans" risposi con un tono scherzoso, aprendo la portiera della macchina e salendo.