Adeline Evans, una ragazza con un passato difficile, ormai ha imparato a sopravvivere, mascherando le sue fragilità.
Tutto cio che le rimane è la mamma e suo fratello, Kai, insieme al loro gruppo di amici.
Tutti loro, sono legati da passati complic...
A volte, principessa, a volte devi solo correre un rischio. - Aladdin
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Adeline's pov
11 anni fa...
La pioggia cadeva forte quella sera, tamburellando sui vetri. Cercavo di ignorarla, così come cercavo di ignorare le urla che rimbombavano nelle stanze accanto. Mamma e papà litigavano di nuovo. Succedeva sempre più spesso, e io ormai sapevo cosa fare: restare nel mio angolo, tenere la testa bassa e far finta di nulla.
Ero seduta sul tappeto del salotto, intenta a colorare il mio album delle principesse. Stavo riempiendo con cura il vestito della principessa Jasmine, la mia preferita. Adoravo il suo spirito libero, il modo in cui non lasciava che nessuno decidesse per lei. Lei era forte. Io no. Io restavo zitta, cercavo di farmi piccola, anche quando tutto dentro di me urlava.
Mi faceva ancora male la guancia. Papà mi aveva colpita prima, mentre litigava con mamma. Aveva detto che era stato un errore, che non voleva farlo. Ma faceva male lo stesso. Era la prima volta che succedeva? Forse no. Ma questa era la prima volta che mi faceva davvero paura.
Sentii passi pesanti nel salotto e alzai appena lo sguardo. Papà si stava mettendo il cappotto. Il cuore mi diede un piccolo sussulto.
"Dove vai, papà?" chiesi, senza alzare del tutto la testa dal mio disegno.
Lui si fermò solo un attimo. "Esco, piccola. Ho delle commissioni da fare per il lavoro. Torno presto, promesso."
Sapevo che non era vero. Lui prometteva sempre, ma non tornava mai presto. Abbassai lo sguardo su Jasmine e continuai a colorare. "Va bene, papà. Torna presto."
Lui si chinò su di me e mi accarezzò piano i capelli. "Ti amo, piccola mia."
Stringevo forte la matita blu, ma non risposi. Anche se non dovrei, io lo amo. Anche se fa male. Anche se mi fa paura.
Quando la porta si chiuse, mi sforzai di concentrarmi su Jasmine. Lei non aveva paura. Lei era coraggiosa. Se fossi stata come lei, magari non mi sarei sentita così piccola. Così impotente.
Stavo riempiendo il cielo dietro di lei quando sentii bussare alla porta.
"Vado io!" esclamò Kai, alzandosi in fretta dal divano. Io rimasi ferma, troppo concentrata sulla mia principessa per far caso a quello che succedeva intorno.
Poi sentii la voce di mamma preoccupata. "Xavier? Tesoro, cosa ci fai qui?"
Il mio pastello si fermò di colpo. Xavier?
Alzai la testa e lo vidi. Era in piedi sull'uscio, i vestiti completamente inzuppati, i capelli biondi e riccioluti appiccicati alla fronte. E sulla guancia sinistra... un livido violaceo.