Capitolo 2

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Nessuno dei due osò parlare. Io ero sempre più lontana da lui. Potevo cadere benissimo da un momento all'altro. Ero sulla punta del banco. Lo vedevo con la coda dell'occhio che mi stava scrutando ancora una volta. Mi cominciai a preoccupare sempre di più. Dopo così tanti anni la paura cominciava di nuovo a consumarmi.

DRINNN!!!

Finalmente l'ora passò, non ce la facevo più. Ora, lui, non mi stava più guardando, menomale.

Entrò la preside.

-Ragazzi, oggi potete uscire un'ora prima, perché non c'è la vostra insegnante di matematica-

Oddio! Mi sembrava un sogno. Tutti annuimmo. Appena usci dalla classe, tutti esultarono. Ognuno di noi prese le proprie cose e se ne andò. Io fui l'ultima ad uscire. Non volevo incontrarlo. Uscì dalla classe e anche dalla scuola. Di solito c'era Alice ad aspettarmi, ma questa volta non la vidi. Mi vennero i brividi, senza di lei sono persa. La chiamai al telefono, ma non c'era niente da fare, era spento, partiva la segreteria. Perché lo tiene sempre spento?!! Mi fa venire un nervoso quella ragazza. Decisi di fare la cosa migliore. Andare a casa da sola, ma questa volta in pullman. Di solito ritornavo con lei a piedi. Però se sono da sola preferisco andare in pullman, anche se la cosa mi spaventava parecchio, perché l'idea di stare insieme a mille persone, che possono sembrare normalissime, ma dietro, magari hanno una storia assurda, come un carcerato oppure come un pedofilo. Le persone che mi preoccupano di più sono i ragazzi della mia età e gli uomini di sessant'anni. Secondo me sono le più pericolose.

Comincio ad avviarmi alla fermata, il biglietto non lo prendo, tanto a quest'ora i controllori non passano neanche a morire. Arrivo alla fermata e mi siedo, non c'era nessuno, meglio così, niente figure imbarazzanti. Guardo bene il cartello degli orari dei pullman, e vidi che il mio pullman passava tra mezzora. Perfetto. Avevo il tempo di ascoltare la mia adorata musica. I miei Idoli. 

Passarono dieci minuti, minuti di vera musica a tutto volume. Una favola. Amo la musica, è la mia vita. Stavo ascoltando "Good Enough" delle Little Mix. Bellissima canzone, mi faceva ricordare tantissimi momenti belli e brutti della mia vita, che è ancora da percorrere passo per passo con il giusto tempo, come si dice, ogni cosa ha suo tempo.

Vidi in lontananza un ragazzo, che si stava avvicinando sempre di più a me, anzi alla fermata del autobus. Si avvicinò man mano. Lo guardai bene...indovinate chi era?....Zayn...

Frozen memories // Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora