Capitolo 36

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I'm back :)

Leggete la nota d'autore alla fine per favore :)

Buona lettura :)

«Come diavolo fa ad avere delle nostre foto!? Quale razza di coglione fa foto a degli sconosciuti, a persone che si stanno baciando?!» sbottò Taylor sferrando un pungo al muro della camera dell'hotel.

Il mio cellulare riprese a suonare. Avevo perso il conto di quante fossero le chiamate perse da parte di mia madre.

Non avevo parlato per l'intera durata del viaggio e Taylor, durante quel tempo, aveva fatto il pieno di irritazione, ovviamente il tutto si era amplificato quando, una volta dentro la camera, gli avevo riferito tutto e mia madre aveva inviato le stesse foto a lui. Delle fottute foto in cui io e Taylor ci baciavamo.

Mi tirai con forza i capelli mentre continuavo a camminare avanti e indietro per la stanza. Alex invece era seduto sul bordo del letto con le mani fra i capelli e lo sguardo rivolto verso terra.

Era l'ironia del destino, le cose stavano andato troppo bene e se nulla tra me e Taylor ci faceva litigare, qualcosa dall'esterno l'avrebbe fatto e cosa se non meglio di foto che ci ritraevano mentre ci baciamo. L'unico giorno in cui ci eravamo davvero lasciati andare l'unico giorno in cui ci eravamo concessi di comportarci come una vera coppia.

Chiunque avesse fatto quelle foto era al corrente della nostra storia, al corrente che quel giorno saremmo andati là e che, non so come avesse capito, ci saremmo comportati come mai avevamo fatto in pubblico.

Sembrava essere una vendetta.....La vendetta alla quale eravamo stati avvertiti.

«Michael» sussurrai. Taylor smise di prendere a pugni il muro e Alex mi prestò la sua attenzione. «Chi se non Michael lo avrebbe fatto» dichiarai. Sarei dovuta arrivarci prima, era tanto evidente e scontato che non mi era nemmeno passato per la testa.

«Io lo ammazzo quel figlio di puttana» urlò Taylor dirigendosi a passo spedito verso la porta della camera. Mi affrettai a pararmi davanti a lui e bloccargli il passaggio posando le mani sul suo petto.

Potei sentirlo rilassarsi un minimo e tirai un piccolo sospiro di sollievo. Accarezzai dolcemente il suo petto sperano di calmarlo ulteriormente e lui, con mia sorpresa, si lasciò andare abbracciandomi. Probabilmente riversai il resto delle lacrime, mi svuotai di tutto e per un secondo mi sentì priva di problemi, lontano da quello che stava accadendo. Si allontanò e mi lasciò un dolce bacio sulla fronte e si girò verso Alex.

«Cosa farete? Insomma cosa avete intenzione di dire ai vostri genitori?» domandò Alex torturandosi le mani. Era nervoso e irritato, forse quanto noi. «Non potete nemmeno nascondere l'evidenza, si vede che non è un fotomontaggio si vede che si tratta di pura verità» spiegò a denti stretti.

Non c'era nulla da fare se non rassegnarsi, se non rispondere a mia madre e dirle la verità, vedere come l'avrebbe presa, vedere che cosa sarebbe successo una volta dopo averle confessato tutto.

«La verità» risposi con un filo della voce prima di scivolare con la schiena contro il muro e sedermi a terra.

«Lo sai che non ci lascerebbero Melissa, se no glie lo avremmo già detto e adesso saremmo in altre condizioni» ribatté Taylor.

«Allora cosa vuoi fare? Nascondere l'evidenza? Credi che mia madre ci crederebbe? Avrebbe sempre sospetti, fondati, sempre. Se tutto questo non fosse successo, se io e mia madre non ci fossimo trasferiti da voi, se io quella sera non avessi ceduto, se noi due non ci fossimo innamorati.» affermai. Taylor mi guardò ad occhi sgranati.

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