Capitolo 37

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Ho fatto il capitolo più lungo del solito, per scusarmi dell'eterna attesa.

Ci saranno errori, non ho avuto tempo di controllare bene, scusate.

Buona lettura :)

Non appena varcai la porta di casa, buttai a terra il borsone con la roba dentro e non mi meravigliai della velocità che impiegò mia madre a raggiungermi, o meglio a bloccarmi la strada. Non l'avevo mi vista tanto arrabbiata e minacciosa, non avevo fatto nulla di male in passato che la portasse ad infuriarsi tanto. Non che adesso lo avessi realmente fatto.

"Posso passare?" sbottai quando mi accorsi che non aveva intenzione di spostarsi, bensì cercava qualcosa alle mie spalle.

"Taylor?" domandò non vedendolo e posando poi lo sguardo su di me.

Feci una leggera smorfia e risposi ovvia "E' a Miami"

Sgranò gli occhi non aspettandosi quella riposta da parte mia. Probabilmente desiderava ci fosse pure lui e non solo sua figlia, ma sapevo che infondo non le dispiaceva ci fossi solo io, anzi, così avrebbe potuto benissimo scatenare la sua ira su di me.

"Questa è l'ultima volta che te lo chiedo Melissa, che cosa significano quelle foto?" chiese a denti stretti picchettando il piede a terra.

"Nulla di cui ti debba preoccupare, definiscila una stupida fase adolescenziale" riposi alzando le spalle. Non potevo di certo dirle che lui era il ragazzo di cui mi ero innamorata, il ragazzo per cui avrei dato la mia stessa vita purché di salvare lui.

"Nulla di cui mi debba preoccupare? TI ha dato di volta il cervello? Melissa hai baciato tuo fratello! Hai..chissà cosa hai fatto con tuo fratello! Se lo venisse a scoprire John sarebbe la fine del nostro matrimonio!" sbottò. Rimasi interdetta per qualche secondo elaborando quello che aveva detto.

"E' successo e basta, non doveva accadere, non posso più farci niente, nemmeno tu puoi. E poi non è mio fratello, lui non è mio fratello mamma, lui non è sangue del mio stesso sangue, non lo è mai stato e degli stupidi fogli dove ci sono le vostre firme che testimoniano il vostro matrimonio, non ci faranno diventare fratelli" riposi alterandomi. Avevo passato tutto il pomeriggio a pensare e a sfogarmi, avevo finito le lacrime, avevo finito tutto. Il viaggio mi aveva aiutato a chiarire le idee, in qualche modo era riuscito a farlo. Io e Taylor non ci eravamo più visti da quando aveva deciso di mettere fine alla nostra relazione. Avevo chiesto ad Alex la macchina e dopo qualche esitazione me l'aveva concessa.

"Si che posso, o almeno posso far sì che questo non accade mai più. E che ti piaccia o no lui è tuo fratello, lui è figlio di John e lui è mio marito, non importa se siete fratelli di sangue o no, lui è tuo fratello e basta" dichiarò. La guardai negli occhi e risi amaramente.

"Non siamo fratelli. In ogni caso, fidati, che non succederà più, ne adesso e ne mai" affermai seria, serissima.  Era finita, tra me e lui era finita.

"Non mi importa Melissa, io non mi fido più di te come non mi fido di lui, l'unica cosa giusta da fare è separarvi" concluse. Sgrani gli occhi, che aveva intenzione di fare? Ci saremmo comunque dovuti separare per andare all'università, lui aveva fatto domanda ad un'altra università.

"Ci separeremo in ogni caso, andremo a due università diverse" le feci notare alzando.

"Taylor ha fatto domanda a due università, entrambe lo hanno accettato e alla NYU gli offrono qualcosa riguardo al Basket, ovviamente quella è la tua stessa università, quindi.."la bloccai.

"Quindi cosa?" non capivo a quale conclusione volesse giungere e avevo lo strano presentimento che non fosse nulla di elettrizzante.

"Quindi hai due opzioni, o frequenti l'università a Los Angeles, oppure vai a Londra"

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