Tornammo a casa verso tarda sera, avevamo deciso di cenare nei pressi di Central Park. Ci eravamo comportati come una vera coppia, non ci eravamo preoccupati di chi ci vedesse, ci eravamo tenuti per mano, baciati ogni tanto, avevamo riso come non ridevo da tempo insieme a lui. Probabilmente era stata la serata più bella serata che avevamo passato insieme. Era andato tutto così bene che non sembrava nemmeno essere reale. Tuttavia mi ero rilassata e per quelle ore ero riuscita a non pensare a tutti i problemi che facevano parte della mia vita.
«Non ti ho mai visto tanta rilassata da quando sei tornata.»notò Jessica mentre cambiavo alcuni libri nell'armadietto. «Sicura di non nascondermi nulla?» chiese alzando un sopracciglio.
"A parte avere una relazione nascosta con mio fratello, aver fatto gare clandestine e essere finita parecchie volte in ospedale, non ti nascondo nulla." avrei voluto dirle, ma mi limitai a scuotere la testa energicamente in segno di negazione.
«Lo spero.» sospirò appoggiando la schiena contro la schiera di armadietti azzurri. Mi dispiaceva non raccontarle tutto, forse un giorno glie lo avrei raccontato oppure, nel peggiore dei casi lo avrebbe scoperto da sola.
La campanella suonò avvisando che l'ultima lezione di quella giornata stava per avere inizio. Insieme a Jess ci dirigemmo in classe aspettando che iniziasse e soprattutto finisse prima del previsto.
Tuttavia sembravo essere troppo di buon umore per odiare e continuare a lamentarmi della spiegazione di storia che la professoressa stava sostenendo interrottamente da quando era entrata. Mi domandi come facesse a parlare così tanto respirando poche volte.
«Tra cinque settimane ci sarà l'esame, dunque non vi farebbe male ascoltare.» affermò facendo sobbalzare alcuni compagni di classe che sembravano essere altrove, come la sottoscritta.
Pochi minuti dopo la campanella suonò e mi affrettai ad uscire. Dovevo trovare Alex e chiedergli cosa fosse realmente successo durante la mia assenza. Jessica mi guardò in cerca di riposta alle sue domande interiori quando la salutai e corsi fuori dalla classe. Mi guardai intorno, ma del biondo non c'era traccia. Uscì nell'atrio della scuola, ma al posto di vedere Alex, vidi Taylor fumarsi una sigaretta. Probabilmente stava aspettano il mio migliore amico oppure Brayan.
«Mel» mi salutò sorridendo dolcemente. Ricambiai il sorriso e guardai la sigaretta che desideravo fumare in quel preciso istante. «Nemmeno per sogno, scordatelo. Meglio se muoio io prima di te.» affermò. Quasi non risi a quelle parole. Ogni tanto riusciva a tirare fuori della dolcezza.
«Se moriamo insieme è meglio.» ridacchiai cerando di strappandogliela di mano, ma lui fu più veloce e affermò un mio braccio per poi far andare a diretto contatto la mia schiena il suo petto.
«La risposta era no.» sussurrò al mio orecchio facendomi venire i brividi. Quando in lontananza intravidi il mio migliore amico seguito da Jessica mi staccai da Taylor lo fulmini con lo sguardo per non avermi concesso nemmeno un tiro.
«Fumerò in tua assenza.» affermai mente il suo viso assunse un'espressione corrucciata. «Alex mi accompagni a fare delle compere?» domandai sorridendogli dolcemente. Lui annuì ricambiando il sorriso. Salutai Jessica con un bacio sulla guancia e feci altrettanto con Taylor, che però mi trattenne.
«Potevamo andare a fare compere insieme. NOI.» affermo scandendo l'ultima parola.
«Ti spiego a casa.» sussurrai come lui per poi staccarmi con un sorriso da ebete stampato in faccia.
«Non vi ho mai visti andare tanto d'accordo.» disse Jessica euforica. Il mio sorriso scomparve a quell'affermazione. Presi Alex per un polso e lo condussi alla sua macchina.

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Just Brothers
RomanceVive con il suo peggior nemico, ma se l'odio provato da entrambi si trasformasse in un altro sentimento? IN REVISIONE