Liam continuava a fissare me e i miei compagni di viaggio, mentre io non facevo altro che fissare i suoi occhioni marroni. Si chiamava Liam vero? Non credo che in questo momento mi stava prendendo per una pazza malata?!
«C-chi sei?» lo vidi sconvolto. Che avevo mai detto di male?
«Ehm.. io..» che gli dicevo adesso?
«Nessuno mi chiama mai così..» perché come si chiamava? Non poteva essere.
«Scusa, io.. ti ho scambiat..» sotterratemi.
«Io mi chiamo James, Liam è il mio secondo nome.» quindi non avevo sbagliato totalmente.
«Oh, io..» che cosa potevo dire? Ero rimasta magicamente senza parole.
Mi si era formato un groppo in gola.
«Come fai a sapere il mio nome? Ci conosciamo per caso?»
«Io sì..» non volevo che mi prendeva per pazza pure lui.
«Ma tu sei.. Mary?!» rimasi scioccata. Liam James Payne... o meglio James Liam Payne mi conosceva, conosceva il mio nome. Potevo morire, sì, ora.
«S-sì, sono io!»
«Mia sorella ascolta sempre le tue canzoni.. Se sa che sei venuta qui inizia a sclerare -sorrisi- po-potresti fare un autografo per lei?» così impacciatamente sfogliò il suo block notes in cerca di un foglio bianco e uscì dal suo grembiule una penna. La presi e lasciai la mia impronta su quel foglio.
«Grazie mille» sorrisi nuovamente.
«E così tu mi conosci.. come fai?»
«La storia è un po' lunga.. ti va se stasera usciamo?» domandai. «Una semplice passeggiata al parco..» specificai, non volevo fraintendimenti.
«Dovrei lavorare..»
«Sei proprio come ti immaginavo!» dissi pacatamente.
Vidi la sua espressione corrucciata, era confuso, glielo si leggeva negli occhi, e si portò pure una mano sulla testa. «Lunga storia, ti spiego stasera!»
Lo salutai con la mano e poi andammo via dal quel bar.
Una volta usciti da lì, Danielle mi si affiancò sconvolta, con lo sguardo perso nel vuoto.
«Che succede?» mi affrettai a chiedere.
«Q-quello era L-Liam?»
«Sì!» sorrisi.
«Ed io ero probabilmente, ipoteticamente, fidanzata con quel figo da paura?»
«Hey, calma i tuoi ormoni!» e scoppiamo tutti a ridere.
**
Mi ero preparata per andare al parco, speravo vivamente che Li.. ehm.. James, si presentasse, anche perché era abbastanza importante per me, fargli sapere l'ipotetica vita, fargli conoscere i suoi ipotetici compagni di viaggio, fratelli e colleghi.
Entro nel parco e inizio ad incamminarmi, ero abbastanza riconoscibile, ma non importava se qualcuno mi fermava per strada: quella cittadina era abbastanza tranquilla.
Guardavo insistentemente l'orologio del telefono, il tempo sembrava non passare quando invece a me sembrava passata un'eternità.
Vedevo coppiette felici che si tenevano per mano, passeggiare tranquillamente, oppure stare seduti sotto un albero a bearsi della bellezza del tramonto.
Poi c'erano quelle mamme disperate, che cercavano di richiamare l'attenzione dei propri figli, inutilmente, che in realtà stavano trascorrendo il loro tempo a fare l'altalena oppure a rincorrersi.
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Like a star || Niall Horan
FanfictionLa protagonista di questa storia sono io; mi chiamerò Mary Anderson. Ad un tratto si sveglia e scopre che i 'one direction' non esistono e allora fa delle ricerche su di loro ma succede qualcosa.. Non vi dico nient'altro e vi lascio alla storia, ci...